10 fari in Sardegna diventeranno hotel, bar e musei

La Regione e l'Agenzia del Demanio sigleranno l'intesa, quest'ultima avrà il compito di stimare il valore del bene, i costi per la ristrutturazione - che saranno a carico dei privati - e i canoni di concessione o locazione, al massimo 50 anni. Secondo una stima del 2013 della Conservatoria delle Coste, per ristrutturare tutti i fari servirebbero complessivamente oltre 13 milioni di euro.

di Gianfranco Sammarco
Mercoledì 28 Giugno 2017
28 giu 2017 (Prima Pagina News)

La Regione e l'Agenzia del Demanio sigleranno l'intesa, quest'ultima avrà il compito di stimare il valore del bene, i costi per la ristrutturazione - che saranno a carico dei privati - e i canoni di concessione o locazione, al massimo 50 anni. Secondo una stima del 2013 della Conservatoria delle Coste, per ristrutturare tutti i fari servirebbero complessivamente oltre 13 milioni di euro.

Il programma di valorizzazione integrato riguarda il vecchio faro di Razzoli, il faro di Punta Filetto nell'isola di Santa Maria, l'ex stazione di vedetta di Marginetto nell'arcipelago di La Maddalena, l'ex faro di Capo d'Orso a Palau, l'ex stazione segnali di Capo Sperone a Sant'Antioco, l'ex stazione semaforica di Arzachena, l'ex stazione di vedetta di Capo Figari a Golfo Aranci - da cui Guglielmo Marconi inviò il primo segnale radio - l'ex stazione di Punta Falcone a Santa Teresa di Gallura, l'ex stazione semaforica di Punta Scorno e il faro di Capo Comuni a Siniscola.Tutti i fari si trovano all'interno di parchi o aree marine protette, all'interno quindi della fascia protetta dei 300 metri dal mare.


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