"Luigi Tivelli e l’Academy Spadolini del talento: merito e concorrenza per far ripartire l’Italia dei giovani"

Dall’intervista su Il Tempo un messaggio forte: serve una rivoluzione culturale per valorizzare i veri talenti italiani.

(Prima Pagina News)
Domenica 27 Luglio 2025
Roma - 27 lug 2025 (Prima Pagina News)

Dall’intervista su Il Tempo un messaggio forte: serve una rivoluzione culturale per valorizzare i veri talenti italiani.

Merito, concorrenza, talenti italiani e ascensore sociale: sono questi i temi al centro della recente intervista a Luigi Tivelli, presidente dell’Academy Giovanni Spadolini,(NELLA FOTO) pubblicata sul quotidiano Il Tempo a cura del giornalista Francesco Subiaco. Un confronto a tutto campo in cui Tivelli, giurista, politologo, scrittore ed editorialista, racconta la missione della neonata Academy Spadolini del Talento: far emergere i giovani migliori del Paese e creare le condizioni per il loro successo in Italia, senza dover fuggire all’estero.

Nell’intervista Tivelli denuncia un paradosso: “L’Italia è un Paese di talenti, ma molti sono costretti ad andare via”. Da qui nasce lo spin-off dell’Academy dedicato ai valori fondanti di merito e concorrenza, le vere leve per far funzionare l’ascensore sociale bloccato da anni di immobilismo, protezionismi e logiche sindacali.

Tra le iniziative più concrete spicca il Premio Spadolini per il servizio alle istituzioni, che si terrà a Sabaudia il 18 agosto, con una giuria d’eccezione composta da figure come Lamberto Dini, Giuseppe De Rita, Andrea Monorchio e Giuliano Urbani. Un riconoscimento pensato per valorizzare figure che, con il loro percorso, hanno saputo coniugare competenza e spirito di servizio.

Ma non è tutto: altri due premi – lo Spadolini-Guglielmo Negri alla Camera dei Deputati in autunno, e lo Spadolini-Maccanico a Milano entro il 2025 – completeranno il ciclo di eventi dedicati alla promozione di una cultura del talento e del merito.

Tivelli sottolinea anche il valore simbolico di atleti come Jannik Sinner e Jasmine Paolini, emblemi di una gioventù che vede nell’allenamento, nello studio e nel sacrificio le vere chiavi del successo. Un modello che, secondo Tivelli, va promosso e raccontato per contrastare la narrativa del disimpegno e dell’assistenzialismo.

Infine, un messaggio chiaro: “Se riusciremo ad aggregare i migliori veri underdog italiani attorno ai valori del merito e della concorrenza, faremo un grande servizio al Paese”. Un richiamo forte all’esempio di figure come Lamberto Dini, partito da origini umili e arrivato ai vertici dello Stato, ma anche a tanti giovani oggi ignorati da media e politica.

L’intervista a Luigi Tivelli non è solo una riflessione, ma un vero manifesto per un’Italia che vuole rinascere a partire dai suoi giovani e dai suoi talenti. Una lettura indispensabile per chi crede ancora che il futuro si costruisca con la fatica, la competenza e la visione.


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