“Unaltroteatro”, la grande sfida tecnologica di Davide Borgobello e Arturo Scognamiglio al servizio del teatro

Il progetto “Unaltroteatro” nasce come la prima piattaforma on-demand italiana per lo spettacolo, la formazione e la didattica. Un progetto tutto italiano, ma che guarda e si ispira alle grandi realtà internazionali.

(Prima Pagina News)
Lunedì 17 Agosto 2020
Napoli - 17 ago 2020 (Prima Pagina News)

Il progetto “Unaltroteatro” nasce come la prima piattaforma on-demand italiana per lo spettacolo, la formazione e la didattica. Un progetto tutto italiano, ma che guarda e si ispira alle grandi realtà internazionali.

Sono due i visionari protagonisti di questa storia, Davide Borgobello 30 anni di Udine (a destra) e Arturo Scognamiglio 36 anni di Napoli (a sinistra), giovani nati agli estremi opposti dell'Italia, che ormai da quattro anni lavorano in sinergia per ideare e sviluppare modi nuovi di concepire teatro, cinema e cultura in senso generale. “L'idea, è la creazione di una piattaforma per contenuti audiovisivi delle principali opere teatrali italiane e contestualmente la realizzazione di percorsi formativi e strumenti di supporto all'insegnamento che, attraverso il teatro, aiutino l'apprendimento della grande letteratura italiana, ma anche della letteratura e della lingua inglese”. “Quest’ultimo punto - sottolinea Davide Borgobello - nasce da una partnership con un colosso del teatro digitale, con cui stiamo operando per portare nella piattaforma italiana le opere delle più grandi compagnie teatrali inglesi (Globe Theatre, Rojal Shakespeare Company, Old Vic ecc.)” “Abbiamo a disposizione più di mille contenuti tra opere teatrali audivisive on demand, percorsi formativi e tollkit di supporto all'insegnamento, che sottotitoleremo in italiano col supporto dei migliori traduttori sul mercato. “Il nostro fine - precisa il manager - è far sì che la nostra piattaforma sia disponibile gratuitamente in tutti i gradi dell'istruzione pubblica italiana attraverso un accordo con il MIUR, rendendo possibile un nuovo modo di concepire la didattica a distanza, essenziale per il momento che stiamo vivendo e che permetta di usare il teatro non come semplice mezzo di espressione, ma come strumento innovativo per l'insegnamento di innumerevoli materie, dalle lingue straniere alla letteratura, fino alla storia.” Parallelamente al progetto per l'educazione, la start up di Borgobello e Scognamiglio sta progettando l'ideazione di una seconda piattaforma più "snella", fruibile a pagamento da utenti privati, per la visione live e on demand del grande teatro italiano e, grazie ad accordi internazionali, distribuire molti dei nuovi contenuti nostrani in più di 90 paesi, nei quali il partner del loro progetto è già presente, permettendo la diffusione della cultura italiana nel mondo”. Un progetto, che sta trovando in questi giorni l'appoggio e il supporto del MIBACT, nato per sdoganare il concetto di teatro, ormai forse da troppo tempo relegato a intrattenimento quasi di nicchia e, nell'immaginario collettivo, ristretto a una elité. Da questa riflessione si sono fatte largo infatti le motivazioni più intime che hanno spinto i creatori a mettere in piedi questo progetto ambizioso; ce le ha spiegate in modo esaustivo Arturo Scognamiglio: “Il Teatro purtroppo, nella società in cui viviamo, non ricopre il ruolo che dovrebbe, sia dal punto di vista formativo, sia dal punto di vista sociale. Le cause sono molteplici, ma uno dei fattori principali è che non suscita interesse. Non ha appeal per le nuove generazioni, sempre più legate alla tecnologia e ai prodotti, per lo più degradanti, che grazie ad essa sono alla portata di tutti. Ma una cosa che ho imparato è che il World Wild Web non ha una negatività in sé, la negatività casomai sta nell’utilizzo che se ne fa. Un mattone è un mattone, può essere lanciato per colpire qualcuno e con lo stesso si può costruire una casa. Non si può più ignorare che il teatro e chi ne fa parte devono iniziare a pensare di poter combattere ad armi pari con gli altri sistemi di divulgazione e comunicazione. C’è troppa disparità tra la capacità comunicativa e di raggiungibilità delle persone, tra chi allestisce uno spettacolo attraverso il quale esprime una visione del mondo, e uno youtuber, che offre contenuti o argomenti che influenzano il modo di pensare di chi non ha ancora la capacità critica o analitica di confutare determinate affermazioni. La cultura deve iniziare a gestire quegli strumenti per arrivare ad ampliare una comunicazione di massa, per offrire il proprio punto di vista e per dare la possibilità di farsi ascoltare" E’ inutile sottolinearlo, siamo qui in presenza di un progetto di grande innovazione, ma soprattutto di grande interesse antropologico, formativo e culturale insieme. Una vera e propria sfida moderna tutta italiana, che fa i conti con il futuro e che presto farà tanto parlare di questi due giovani amanti dello spettacolo e del teatro e che allo spettacolo e al teatro hanno scelto di dedicare il resto della loro vita futura. Che dire di più? In bocca al lupo ragazzi!


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