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Foad Aodi: “La vera guarigione parte dalla diagnosi sincera, per una cura giusta sia nel nostro Paese che in Medio Oriente e nel mondo”.
Foad Aodi: “La vera guarigione parte dalla diagnosi sincera, per una cura giusta sia nel nostro Paese che in Medio Oriente e nel mondo”.
È stata una giornata intensa e carica di speranza quella di ieri, 20 maggio, nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, dove si è svolta una tavola rotonda di altissimo profilo, promossa dall'Unione Forense italiana e Nessuno Tocchi Caino con il supporto e la partecipazione degli esponenti di AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), UMEM (Unione Medica Euromediterranea), AISC_News, CO-MAI (Comunità del mondo arabo in Italia) e il Movimento Internazionale Uniti per Unire.
A nome dei nostri Movimenti è intervenuto il Prof. Foad Aodi, medico, giornalista internazionale, esperto di salute globale, direttore responsabile di AISC_News, membro del Registro Esperti FNOMCEO, quattro volte consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma e docente all’Università di Tor Vergata. La diagnosi sincera per curare l’Italia e il mondo
Nel suo intervento, Aodi ha incarnato il cuore pulsante del dibattito: la necessità di una “diagnosi” profonda e sincera per curare le ferite politiche, sociali e umane che da troppo tempo dividono il nostro Paese e il mondo. Medico con una lunga esperienza sul campo e giornalista attento alla dimensione globale della salute, ha ribadito come solo attraverso la verità, il confronto aperto e senza pregiudizi sia possibile avviare un processo di riconciliazione che riguardi non solo la politica italiana, ma anche scenari internazionali delicatissimi come quello mediorientale. Aodi ha utilizzato la metafora clinica dell’anamnesi e della diagnosi per sottolineare l’importanza di un’analisi accurata dei problemi, che consenta di individuare la “cura” più efficace, sia nella politica interna sia nel dialogo internazionale. Il suo appello al coraggio politico di “svoltare pagina” si è accompagnato a un invito a guardare ai giovani come attori fondamentali per costruire un futuro di pace, superando divisioni ideologiche e culturali radicate.
Carceri e giustizia: l’impegno di Nessuno Tocchi Caino e UIF
Al centro del confronto anche la situazione delle carceri italiane, tema fondamentale grazie all’impegno storico di Nessuno Tocchi Caino, rappresentata da Rita Bernardini, presidente, e Sergio D’Elia, segretario, che hanno lanciato un appello per un sistema penitenziario più umano e rispettoso dei diritti. Elisabetta Rampelli, presidente nazionale dell’Unione Italiana Forense (UIF), ha sottolineato il ruolo essenziale della giustizia come pilastro di una società riconciliata. Relatori di spicco, un confronto trasversale.
Tra i partecipanti: On. Federico Mollicone (presidente Commissione Cultura Camera), Roberto Rampi (ex senatore e delegato Consiglio d’Europa), On. Michela Di Biase (segretario Commissione Giustizia), Loris Facchinetti (scrittore e socio fondatore Movimento Uniti per Unire), Sen. Marco Scurria (segretario 4ª Commissione Politiche UE), Padre Paolo Jacovelli (cappellano Rebibbia Nuovo Complesso), On. Gianni Cuperlo (presidente 1ª Commissione Affari Costituzionali), Augusto Fonseca (scrittore), Patrizia Patrizi (ordinaria Psicologia Giuridica Università di Sassari), Piero Sansonetti (direttore L’Unità), Mattia Feltri (giornalista), Elisabetta Zamparutti (tesoriere Nessuno Tocchi Caino).
Serve un confronto costruttivo, basta con la politica divisiva
"Per quanto riguarda la politica italiana, credo sia necessario avviare un confronto costruttivo. Non si può continuare a litigare o a scontrarsi su ogni proposta. Serve responsabilità, anche nelle dichiarazioni pubbliche, per trasmettere un messaggio di unità alla società italiana. Non possiamo dividerci sistematicamente ogni volta che emerge un’idea. È fondamentale sostenere i percorsi di riconciliazione, basandosi sui punti che uniscono e affrontando con serietà e rispetto i punti che dividono. Una politica che si fonda sulla contrapposizione permanente non è produttiva per nessuno. La pace si costruisce parlando con i nemici Per quanto riguarda la politica estera, e in particolare il Medio Oriente, credo che la pace si possa raggiungere solo attraverso il dialogo diretto tra le parti in conflitto. La pace si costruisce parlando tra nemici, non attraverso troppi mediatori o deleghe. Solo con un confronto autentico tra israeliani e palestinesi, senza filtri e senza tergiversazioni, si potrà uscire da un circolo vizioso di guerre e violenze che si protrae da troppo tempo".
Dal cuore della politica italiana al dramma mediorientale Aodi ha esteso il discorso al conflitto in Medio Oriente, rilanciando un appello per un cessate il fuoco immediato e un urgente sostegno sanitario a civili, bambini e donne in Palestina. Ha ricordato il messaggio di Papa Francesco pronunciato in Vaticano, che ha ribadito la necessità di pace e dialogo tra palestinesi e israeliani. Giovani e futuro: la chiave per la riconciliazione Uno dei passaggi più intensi ha riguardato il ruolo imprescindibile delle nuove generazioni nella costruzione della pace.
“Non ci sarà riconciliazione senza il coinvolgimento attivo di giovani di tutte le fedi e culture in Terra Santa”, ha detto Aodi, evidenziando come il futuro della convivenza pacifica passi proprio da loro.
Giornalismo coraggioso per costruire ponti
Come direttore di AISC_News, Aodi ha ribadito l’importanza di un’informazione libera, trasparente e coraggiosa, capace di raccontare verità scomode ma necessarie per creare ponti, non muri. Eventi culturali e formazione Durante l’incontro sono stati presentati i libri “Sono stato l’assistente del dott. Mengele” e “Nell’inferno sovietico”, curati e tradotti da Augusto Fonseca, e “Il Secolo Madre” di Loris Facchinetti, momenti di memoria e riflessione per alimentare il processo di riconciliazione.
Il COA di Roma ha riconosciuto l’evento con 3 crediti formativi. La conclusione di Aodi: “Rivolgo i miei complimenti agli organizzatori e a tutti i relatori presenti: si è trattato di un convegno eccellente.
Alla fine, l’Unione Italiana Forense e Nessuno Tocchi Caino, insieme alle associazioni rappresentate da me rappresentate, con AISC News internazionale, presenti in 120 Paesi, hanno concordato un progetto di collaborazione duratura sui delicati temi affrontati oggi in modo globale, che saranno presto approfonditi e discussi in incontri monotematici: politica interna, giustizia, politica estera, Medio Oriente e dialogo interculturale e interreligioso”.
Le citate associazioni, insieme, continueranno a costruire ponti con altre iniziative pubbliche, culturali e politiche, per mantenere vivo il dialogo e promuovere la riconciliazione a tutti i livelli.