Le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane al centro del dibattito tra governance, marketing culturale e mecenatismo

Giambrone (Agis): “Codice dello Spettacolo grande opportunità, serve visione condivisa e fiducia tra Stato e istituzioni culturali”. Macciardi (Anfols): “Teatri lirici motori di sviluppo e coesione: serve una visione di lungo periodo”.

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Martedì 01 Luglio 2025
Roma - 01 lug 2025 (Prima Pagina News)

Giambrone (Agis): “Codice dello Spettacolo grande opportunità, serve visione condivisa e fiducia tra Stato e istituzioni culturali”. Macciardi (Anfols): “Teatri lirici motori di sviluppo e coesione: serve una visione di lungo periodo”.

Si è svolto presso l’Università LUISS di Roma un pomeriggio di confronto sul ruolo strategico delle Fondazioni lirico-sinfoniche italiane, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, culturale e dei media, insieme ai sovrintendenti dei principali teatri d’opera del Paese.

L’incontro, organizzato da ALSOG LUISS e ANFOLS ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul presente e sul futuro della lirica italiana, con un focus specifico sulle sinergie di marketing, le opportunità offerte dal mecenatismo, la comunicazione e i modelli di governance. Dopo i saluti istituzionali del Prof. Gaetano Quagliariello, Dean della LUISS School of Government, dell’On. Gianmarco Mazzi, Sottosegretario al Ministero della Cultura con delega alle Fondazioni lirico-sinfoniche, del Dott. Francesco Giambrone, Presidente AGIS, e del Prof. Fulvio Macciardi, Presidente ANFOLS, i lavori sono stati introdotti dal Dott. Domenico Barbuto, Segretario Generale AGIS.

Il primo panel tecnico di discussione, moderato dal Dott. Nicola Grazioso (ALSOG LUISS) e dal Dott. Fabio Carducci, caporedattore de Il Sole 24 Ore di Roma, si è incentrato sulle azioni sinergiche di marketing per i teatri d’opera, con un focus particolare sulle strategie di broadcasting e narrowcasting, sull’Art Bonus e sulle più attuali forme di mecenatismo culturale.

In particolare, il Prof. Francesco Giorgino ha approfondito il ruolo dell’Inbound Marketing e del Content Marketing come paradigmi centrali per il settore culturale, fondamentali nella creazione e nella gestione del valore.

Il Prof. Michele Costabile (LUISS Guido Carli) ha incentrato il proprio intervento sulle strategie di marketing orientate al risanamento e al rilancio delle Fondazioni LiricoSinfoniche. La Prof.ssa Mihaela Gavrila (Sapienza Università di Roma) ha infine affrontato il tema delle nuove narrazioni per intercettare e coinvolgere le platee contemporanee dei teatri.

Il Dott. Fabrizio Zappi di RAI Cultura ha sottolineato come la lirica possa rappresentare un dialogo tra passato e presente, capace di contribuire a sanare le profonde divisioni del mondo. Un obiettivo, questo, che costituisce una delle grandi sfide del servizio pubblico televisivo.

Il Dott. Andrea Compagnucci di Esserci LAB ha, invece, presentato l’intervento "Da Teatro a Sistema", illustrando un percorso volto a massimizzare le risorse attraverso una visione integrata e sistemica delle attività teatrali. Infine, l’Ing. Carolina Botti, referente per l’Art Bonus del MIC, ha offerto una sintesi dei risultati raggiunti dallo strumento fiscale, evidenziandone l’impatto concreto a sostegno della cultura e della valorizzazione del patrimonio.

Dopo una breve pausa, il secondo panel istituzionale moderato dal Dott. Nicola Grazioso (ALSOG LUISS), dal titolo “La governance delle Fondazioni lirico-sinfoniche” ha visto confrontarsi l’On. Gianmarco Mazzi, l’On. Federico Mollicone, l’On. Matteo Orfini e il Prof. Fulvio Macciardi.

Il dibattito ha offerto uno spazio di approfondimento sulle sfide e le prospettive future per il sistema lirico-sinfonico italiano, alla luce delle recenti evoluzioni normative e del mutato contesto economico e culturale. L’ampia partecipazione e la qualità degli interventi hanno confermato la centralità del settore nella vita culturale del Paese e la necessità di un rinnovato impegno istituzionale, manageriale e creativo per valorizzare e sostenere il patrimonio della lirica italiana.

“Il Codice dello Spettacolo rappresenta un’opportunità molto significativa che il nostro mondo attende da tempo e che ora non possiamo permetterci di sprecare”, ha dichiarato Francesco Giambrone, Presidente dell’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), intervenendo all’incontro.

Giambrone ha sottolineato l’importanza dell’avvio della discussione sulla prima bozza del Codice, consegnata alla Conferenza Unificata dal Sottosegretario Mazzi: “È un passaggio che aspettavamo da anni, qualcosa che sembrava simile all’attesa di Godot. Chissà, forse questa volta Godot arriva davvero”.

Nel suo intervento, il presidente AGIS ha posto l’accento sulla necessità di definire con chiarezza il quadro giuridico e finanziario entro cui operano le Fondazioni lirico-sinfoniche e l’intero comparto dello spettacolo: “Servono certezze sulla figura giuridica, che oggi oscilla in maniera ambigua tra pubblico e privato. E servono certezze di un finanziamento triennale stabile. Ma soprattutto, è urgente riconoscere il valore reale del nostro lavoro, che va ben oltre i numeri”.

“Lo sviluppo competitivo – ha aggiunto – non può basarsi solo su parametri quantitativi. Le nostre attività producono un impatto intangibile e profondo: parliamo di inclusione sociale, contrasto alla dispersione scolastica, lotta alla criminalità organizzata, sviluppo, occupazione. Tutto ciò non si misura con un algoritmo”.

Giambrone ha infine lanciato un appello a costruire un grande patto tra lo Stato, le istituzioni territoriali e gli enti culturali e di spettacolo, “fondato sulla fiducia, sulla condivisione di una visione di Paese e su un progetto comune per il futuro del Paese”.

“Siamo un settore trainante di una dimensione importante, quella della cultura, che tanto identifica la storia del nostro Paese”, ha detto Fulvio Macciardi, presidente dell’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche).

Macciardi ha ribadito la capillarità del comparto lirico in Italia e il legame identitario culturale che esso rappresenta: “In ogni piccola città, in ogni piccola provincia c’è un teatro che è nato anche per fare dell’attività lirica, perché c’è un’identificazione profonda tra la nostra cultura e la nostra storia”.

A fronte di un contesto in rapido mutamento, Macciardi ha sottolineato la necessità di superare rigidità burocratiche e legislative per favorire un sistema più duttile, capace di sostenere un processo di rinnovamento. “Parliamo di sviluppo competitivo perché dobbiamo certamente portare avanti un sistema di tradizioni che ci contraddistingue, ma anche rispondere ai tempi estremamente veloci che viviamo”.

Il presidente ANFOLS ha poi ricordato il ruolo centrale delle Fondazioni lirico-sinfoniche nello sviluppo dei territori: “Siamo produttori di lavoro, di sviluppo, di ricadute positive. Dove c’è un teatro, il benessere sociale della comunità cresce. Dobbiamo abbandonare l’idea antica dei teatri lirici come nicchie riservate, e fare in modo che le comunità entrino in sintonia con la nostra missione”.

Infine, Macciardi ha lanciato un invito a guardare al futuro con una prospettiva ampia: “La soluzione non è pensare a cosa succederà domani, ma dove saremo tra dieci o vent’anni. Serve una visione capace di programmare uno sviluppo competitivo che sia anche portatore di valori assoluti”.


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