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Il sindaco di Massa Carrara dott. Francesco Persiani ha tagliato il nastro inaugurale della seconda mostra personale di Guglielmo Spotorno in città: “Il pensiero prima del colore” in un contesto scenografico, quello dell’imponente Castello Malaspina di Massa, che oltre ad essere uno dei più vasti complessi fortificati della Toscana è di fatto, un museo a cielo aperto, che ben documenta l'architettura dal Trecento al Cinquecento.
L’esposizione di Guglielmo Spotorno ben s’inquadra nel contesto del premio che precede – in territorio italiano - la promozione della nuova grande mostra di successo “Pace e Amore”, che rappresenterà l’arte coeva presso l’Official Event di arte contemporanea, Expo Dubai-Abu Dhabi 2021.
La personale è a cura di Giammarco Puntelli, commissario dell’evento in Expo, e di Flavia Motolese, storico dell’arte e curatrice della ricerca antica su Guglielmo Spotorno. Sono in mostra oltre 40 opere; sui temi e sui cicli approfonditi negli anni dall’istinto, dalla riflessione che hanno segnato le realizzazioni pittoriche del maestro; intriganti e complesse le opere ispirate al concetto della realtà vista attraverso l’elemento della sfera, suggestive le tele che raccontano la città, e quelle che propongono i canti del suo amato.
Guglielmo Spotorno, lo ricordiamo, è uno degli artisti che porta avanti la sua vita d’artista, usando la pittura con sensibilità e attenzione assoluta, considerandola una straordinaria vera via verso la conoscenza e i tempi del prossimo futuro.
Ogni sua opera è in qualche senso un'attesa a una risposta: attraverso la pittura interroga sé stesso e cerca di capire innanzitutto questo nostro tempo comune, con tutte quelle accortezze e quei lampi della mente che illuminano le zone meno visibili in prossimità dei nuovi tempi e dei colori che l’umanità si troverà innanzi nei “nuovi giorni”.
La sua pittura – infatti - è luce che rischiara, intuizione e calore del colore, meditazione intellettuale che appartiene al pathos della sua anima.
Per il maestro l’Arte non è una via di fuga dalla realtà, ma al contrario, ma al contrario, è compiere una vera indagine sul mondo e sull’umanità, alla ricerca della scoperta delle dinamiche che tutto muovono.
Il taglio complesso e intimo che lo spinge anche nella realizzazione delle opere pittoriche è quello di poter continuare a soddisfare quell’urgenza di conoscenza, che già nel 1971 lo aveva spinto verso i territori della filosofia teoretica e, per questo aveva portato a termine, con il completamento degli studi e, il conseguimento della laurea in filosofia.
Tracce importanti Spotorno segnano anche i suoi rapporti di vita nel mondo delle relazioni umane e delle sue belle amicizie: Gianni Brera, Giovanni Agnelli, don Luigi Giussani.
Oggi le opere del maestro sono presenti in tanti musei e fondazioni internazionali, tra cui ricordiamo il museo della Permanente a Milano e il San Raffaele a Milano. Una delle sue opere è collocata magnificamente nell’aula San Bonaventura presso l’Università Cattolica di Milano.
L’appuntamento al Castello Malaspina per la nuova mostra è fino al 18 luglio. Si potrà accedere alle sale espositive da martedì a domenica dalle 16.30 alle 19.30.