Carburanti, Unem: volano le vendite della benzina, +8,6% a settembre

Bene il gasolio (+3,4%), tiene il jet fuel (+1,9%), andamento positivo anche per lubrificanti (+0,8%%) e bitumi (+11%), in controtendenza il bunker marina (-19,4%). Si rafforza la discesa dei prezzi dei carburanti.

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Giovedì 23 Ottobre 2025
Roma - 23 ott 2025 (Prima Pagina News)

Bene il gasolio (+3,4%), tiene il jet fuel (+1,9%), andamento positivo anche per lubrificanti (+0,8%%) e bitumi (+11%), in controtendenza il bunker marina (-19,4%). Si rafforza la discesa dei prezzi dei carburanti.

A settembre le vendite al mercato di prodotti petroliferi sono cresciute dello 0,4% (+17.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2024. Dinamiche influenzate in parte da un giorno lavorativo in più e dal clima mite e soleggiato che ha spinto i carburanti per la mobilità, cresciuti complessivamente del 4,4%. È quanto fa sapere l’Unem.

In particolare, la benzina venduta sulla rete torna in forte crescita (+8,7%, +63.000 tonnellate), così come il gasolio motori (+3,4%, +66.000 tonnellate).

Nuovo incremento per il jet fuel (+1,9%) che raggiunge un livello record per il mese di settembre. Cresce anche il gpl autotrazione (+4,6%, +6.000 tonnellate), ma ancora di più il canale combustione (+13,2%, +14.000 tonnellate).

Quarto mese positivo consecutivo per i lubrificanti (+0,8%) trainati sempre dal canale autotrazione (+7,3%) che ha più che controbilanciato la frenata di quello industria (-5,6%). Avanzano anche i bitumi (+11%), favoriti da un meteo molto benevolo che ha aiutato i lavori stradali.

In controtendenza il bunker marina (-19,4%, -50.000 tonnellate), che continua a riflettere il progressivo spostamento dei volumi da olio combustibile (-42,1%) a gasolio (+46,2%), effetto dell’applicazione dal 1° maggio scorso delle norme ambientali derivanti dal passaggio del Mar Mediterraneo ad un’area SECA.

Per quanto riguarda i consumi petroliferi totali, che comprendono anche le attività industriali, a settembre va rilevato un progresso dello 0,3% (+13.000 tonnellate), nonostante la flessione della petrolchimica netta (-54%, -119.000 tonnellate) che è stata in larga parte compensata dalle esportazioni di virgin naphta da parte delle raffinerie italiane.

Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in calo dalla metà di settembre fino ad oggi, la benzina in media a settembre è stata pari a 1,707 euro/litro (-6 centesimi vs settembre 2024), mentre il gasolio a 1,632 (-2 centesimi). Era dal 2021 che nel mese di settembre i prezzi di benzina e gasolio non erano così bassi. A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio si confermano inferiori di 2,5 centesimi euro/litro rispetto alla media dell’area euro.

Relativamente ai primi nove mesi del 2025, le vendite al mercato sono state pari a 38,2 milioni di tonnellate, con un calo del 2,4% (-957.000 tonnellate) rispetto al 2024. In particolare, si rafforzano i consumi totali di benzina, che hanno sfiorato i 7 milioni di tonnellate (+3,9%, +250.000 tonnellate), e quelli del jet fuel, vicini a 3,9 milioni di tonnellate (+2,4%, +90.000 tonnellate), a fronte di un calo del gasolio totale (-1,5%, -273.000 tonnellate), praticamente interamente dovuto al solo gasolio motori.

Sostanzialmente stabili i lubrificanti (+0,4%) e il gpl (+1,3%), il cui canale autotrazione è diminuito dell’1,7%. I bitumi scendono del 2%.

Quanto ai consumi petroliferi totali, pari nei primi nove mesi a circa 42,3 milioni di tonnellate, la flessione è stata del 2,7% (circa -1,2 milioni di tonnellate) rispetto allo stesso periodo 2024, dovuto al forte calo della petrolchimica netta che da sola pesa per il 48%, seguita dal parimenti rilevante calo dei bunkeraggi, che complessivamente perdono 350 mila tonnellate. Positive invece le attività di raffinazione (+0,7%, 19.000 tonnellate).


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