Clima, Greenpeace Italia: "Le aziende inquinanti devono pagare i costi delle ondate di calore"

Federico Spadini: "Introdurre meccanismi specifici come multe o forme di tassazione".

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Mercoledì 10 Settembre 2025
Roma - 10 set 2025 (Prima Pagina News)

Federico Spadini: "Introdurre meccanismi specifici come multe o forme di tassazione".

"Molte delle ondate di calore verificatesi da inizio secolo non sarebbero state possibili senza l'enorme contributo in termini di emissioni delle principali aziende petrolifere, che pertanto devono essere le prime a pagare il costo economico della crisi climatica che stanno causando, anziché farlo ricadere sul resto della società".

Lo chiede Greenpeace Italia in una nota, riferendosi ad uno studio dell'istituto ETH Zürich pubblicato su Nature, secondo cui le emissioni di 180 grandi società dei combustibili fossili e del cemento hanno intensificato e reso molto più probabili oltre 200 ondate di calore in tutto il mondo dal 2000 al 2023.

"Da tempo sappiamo con certezza che l'intensificazione delle ondate di calore è una diretta conseguenza della crisi climatica di origine antropica, ma da oggi possiamo anche stimare il contributo e le responsabilità delle aziende più inquinanti, a partire dalle compagnie dei combustibili fossili", ha dichiarato Federico Spadini della campagna Clima di Greenpeace Italia, chiedendo che le aziende dei combustibili fossili "vengano costrette a pagare per i disastri climatici che stanno contribuendo a provocare mediante l'introduzione di meccanismi specifici come multe o forme di tassazione promosse dai governi".


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