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“Senza cultura, senza comunicazione, senza ricerca e senza la diffusione di un autentico ambientalismo sostenibile, l’Italia non potrà mai raggiungere la sovranità energetica".
“Senza cultura, senza comunicazione, senza ricerca e senza la diffusione di un autentico ambientalismo sostenibile, l’Italia non potrà mai raggiungere la sovranità energetica".
A margine del convegno sul tema “Nucleare sostenibile e tutela dell’ambiente”, tenutosi presso la Camera dei Deputati, il professor Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente, ha ribadito la necessità di avviare in Italia una strategia fondata su una cultura dell’ambientalismo ragionevole, orientata a un mix energetico equilibrato che comprenda anche il nucleare sostenibile.
“Senza cultura, senza comunicazione, senza ricerca e senza la diffusione di un autentico ambientalismo sostenibile – ha dichiarato Pepe – l’Italia non potrà mai raggiungere la sovranità energetica e rimarrà, dal punto di vista geopolitico, dipendente da altri Paesi, costretta a importare gas e petrolio. Dobbiamo costruire un mix energetico fatto di tanto sole, tanto vento, ma anche di ricerca e sviluppo nel nucleare sostenibile”.
Il presidente di FareAmbiente ha ricordato che attualmente l’Italia acquista circa il 20% del proprio fabbisogno energetico dalle centrali nucleari situate oltre confine, sottolineando la necessità che il nostro Paese torni a produrre energia anche attraverso il nucleare, per garantire bollette più basse, ridurre le emissioni di CO₂ e favorire la decarbonizzazione, con l’obiettivo finale di eliminare progressivamente i combustibili fossili e migliorare la qualità dell’aria.
“Non si può realizzare la transizione ecologica senza il contributo del nucleare – ha proseguito Pepe – ma per farlo è indispensabile una strategia di comunicazione che contrasti la paura e promuova un’informazione scientifica corretta, coinvolgendo i cittadini in un percorso di consapevolezza e responsabilità. L’ambientalismo deve essere ragionevole, non ideologico né fondamentalista”.
FareAmbiente avvierà nei prossimi mesi una campagna di comunicazione territoriale in tutte le regioni italiane, coinvolgendo studenti, ordini professionali e comunità locali, con l’obiettivo di diffondere una cultura scientifica neutrale e libera da ideologie, opponendosi tanto al catastrofismo quanto al negazionismo.
“Vogliamo promuovere un ambientalismo realista e pragmatico – ha concluso Pepe – capace di coniugare progresso tecnologico, tutela dell’ambiente e benessere delle persone”.
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