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Nelle estati del 1980 e del 1985, la mafia colpiva duramente lo Stato assassinando il Procuratore Gaetano Costa, il Vice Questore Ninni Cassarà e l’Agente Roberto Antiochia. L’APAMRI, con il segretario generale Michele Grillo, ne onora la memoria e il sacrificio.
Nelle estati del 1980 e del 1985, la mafia colpiva duramente lo Stato assassinando il Procuratore Gaetano Costa, il Vice Questore Ninni Cassarà e l’Agente Roberto Antiochia. L’APAMRI, con il segretario generale Michele Grillo, ne onora la memoria e il sacrificio.
In una Sicilia attraversata dal dolore e dalla lotta, le estati del 1980 e del 1985 segnarono pagine drammatiche della nostra storia, macchiate dal sangue di chi ha scelto lo Stato e la legalità contro il potere mafioso. Oggi, l’APAMRI – Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti della Repubblica Italiana – ricorda tre figure straordinarie: il Procuratore Gaetano Costa, il Vice Questore Ninni Cassarà e l’Agente Roberto Antiochia, tutti assassinati dalla mafia per il loro incrollabile impegno nella difesa della giustizia.
Il Procuratore Gaetano Costa fu ucciso il 6 agosto 1980, solo e disarmato, mentre passeggiava per le vie di Palermo. Pagò con la vita la sua determinazione nel firmare personalmente mandati di cattura contro boss mafiosi, dimostrando un’integrità fuori dal comune.
Il Vice Questore Ninni Cassarà e l’Agente Roberto Antiochia caddero insieme il 6 agosto 1985 in un agguato a colpi di kalashnikov. Cassarà era uno degli investigatori di punta nella lotta a Cosa Nostra e stava collaborando con Giovanni Falcone. Antiochia, appena rientrato a Palermo per senso del dovere, scelse volontariamente di proteggerlo, trovando la morte in quel gesto di straordinaria lealtà.
A distanza di decenni, il loro ricordo è ancora vivido e profondamente radicato nel cuore delle istituzioni e dei cittadini. In questa giornata di memoria, il Segretario Generale dell’APAMRI, Commendatore Michele Grillo, ha voluto esprimere il cordoglio e la riconoscenza dell’intera associazione:
“Ricordiamo il procuratore Gaetano Costa, il vice questore Ninni Cassarà e l'agente Roberto Antiochia, caduti per mano mafiosa nelle estati del 1980 e del 1985. Servitori dello Stato di straordinaria dedizione, con ruoli e responsabilità diverse hanno operato con competenza e senso del dovere in anni particolarmente cruenti per il nostro territorio. Il ricordo di quegli eventi ci richiama alla necessità di continuare con determinazione il lavoro per garantire sicurezza, giustizia e legalità a tutti i cittadini. In questa giornata di memoria, rivolgo un pensiero di vicinanza e gratitudine alle loro famiglie, che hanno condiviso il peso di un sacrificio così grande.”
Le parole di Michele Grillo sono un monito attuale e concreto: non possiamo abbassare la guardia. Il sacrificio di Costa, Cassarà e Antiochia ci impone di proseguire nella difesa dei valori democratici e della giustizia.
Le commemorazioni si sono svolte con la partecipazione delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della cittadinanza, in un momento collettivo di riflessione, riconoscenza e impegno rinnovato. A Palermo, e in tutta Italia, il ricordo di questi servitori dello Stato resta un faro nella lotta quotidiana contro ogni forma di criminalità.