Gianmarco Tognazzi a Rtl 102.5: "Grave danno economico e di immagine della categoria dello spettacolo"
"Ringrazio chi oggi ricorderà mio padre"
(Prima Pagina News)
Martedì 27 Ottobre 2020
Roma - 27 ott 2020 (Prima Pagina News)
"Ringrazio chi oggi ricorderà mio padre"
L’attore Gianmarco Tognazzi è intervenuto questa mattina in diretta su RTL 102.5 all’interno di Non Stop News condotto da Fulvio Giuliani, Giusi Legrenzi e Pierluigi Diaco.

Gianmarco Tognazzi, intervistato oggi in occasione dei 30 anni dalla scomparsa del padre Ugo Tognazzi, ha commentato il momento di grande difficoltà del settore dello spettacolo: “Io penso che l’emergenza sanitaria imponga di fare delle scelte, il problema non è che si poteva arrivare alla chiusura di teatri, cinema e palestre, ma sta nel modo e nel messaggio falsato che può arrivare alla gente. Il fatto di chiudere solo quelle categorie non è il problema, ma lo è la risposta del Ministro Franceschini data ieri sulle motivazioni, dicendo che la curva è fuori controllo e che si impone questa decisione perché la categoria degli artisti a marzo non si è lamentata. Il ministro Franceschini ha forse dimenticato che a marzo non abbiamo chiuso delle categorie ma l’intero Paese. Il problema sta nel decidere se chiudere tutto o non chiudere tutto, perché le mezze misure abbiamo visto non hanno avuto nessun effetto. Il messaggio che è passato è che i luoghi di propagazione del virus sono quelli che sono stati chiusi e questo è un grande danno all’immagine del settore che invece secondo me, molto coraggiosamente, aveva deciso con i produttori e distributori di continuare ad uscire anche sapendo di avere un bacino di utenza estremamente ridotto. Era una forma di solidarietà nei confronti del pubblico e avendo impegnato anche parecchi soldi per rispettare, in questi luoghi, tutte le misure di sicurezza. Sono solidale con tutte le associazioni di categoria perché la situazione è davvero mortificante, oltre al grave danno che subirà il settore. Non è possibile che questa categoria sia ritenuta importante solo quando serve a qualcuno e mai quando serve alla compattezza della categoria. La contraddizione di queste misure sta distinguere questi luoghi da altri luoghi simili come i musei e le chiese, dove si partecipa in modo più attivo rispetto al cinema o al teatro,mantenendoli aperti. La categoria si è data una mano da sola: io sono portavoce del nuovo IMAIE,con cui abbiamo cercato di essere vicino a livello economico, in modo immediato, a quegli artisti che avrebbero subito dal blocco un grave danno economico”.

A proposito dell’anniversario dalla scomparsa del padre, Tognazzi dice: “Ci tengo soprattutto a ricordare che oggi sono passati 30 anni da quando Ugo ci ha lasciati e volevo ringraziare tutti coloro i quali in questi giorni e in particolare oggi, faranno maratone e servizi su Ugo, ricordandolo e facendo quel lavoro di grande importanza che è tramandare la cultura. Quello di cui il nostro Paese avrebbe bisogno è rimettere la cultura al centro”.

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