Inflazione, Bankitalia: nel 2022 prezzi al consumo in aumento del 3,5%, Pil a +3,8%
L'aumento dei contagi e il peggioramento della fiducia hanno danneggiato in particolare la spesa per i servizi. Le imprese prevedono, per quest'anno, un rallentamento degli investimenti.
(Prima Pagina News)
Venerdì 21 Gennaio 2022
Roma - 21 gen 2022 (Prima Pagina News)
L'aumento dei contagi e il peggioramento della fiducia hanno danneggiato in particolare la spesa per i servizi. Le imprese prevedono, per quest'anno, un rallentamento degli investimenti.
Nella media di quest'annno, i prezzi al consumo dovrebbero registrare un aumento di 3,5 punti percentuali, per poi aumentare dell'1,6% il prossimo anno e dell'1,7% nel 2024.

E' quanto emerge dal bollettino economico diramato oggi dalla Banca d'Italia.

Per quest'anno, inoltre, la media dei componenti di fondo sarebbe dell'1% e dovrebbe arrivare a toccare l'1,6% nel 2024, grazie alla riduzione dei margini di capacità inutilizzata e all'andamento delle retribuzioni.

Per quanto riguarda il Pil, invece, è prevista una crescita del 3,8% per il 2022, del 2,5% per il prossimo anno e dell'1,7% nel 2024. Dunque, entro la metà di quest'anno, il Pil dovrebbe avere un recupero rispetto alla scorsa estate, quando era sotto i livelli pre-pandemia di 1,3 punti percentuali.

"La crescita in Italia è rimasta elevata nel terzo trimestre del 2021, sostenuta dall’espansione dei consumi delle famiglie. Successivamente il prodotto ha rallentato: sulla base dei modelli della Banca d’Italia, nel quarto trimestre il PIL avrebbe registrato una crescita attorno al mezzo punto percentuale. L’incremento del valore aggiunto si è indebolito sia nell’industria sia nel terziario", prosegue Bankitalia.

Le prospettive di crescita sono soggette a molti rischi, principalmente verso il ribasso: nel breve termine, l'incertezza che fa da sfondo al quadro previsivo è collegata alla situazione sanitaria e con le tensioni dal lato dell'offerta, che potrebbero essere più durature di quanto atteso e avere un grado più elevato di trasmissione verso l'economia reale. Nel medio termine, invece, le proiezioni restano ancora condizionate alla messa in atto dei programmi di spesa previsti nella manovra di bilancio e alla realizzazione di tutti gli interventi contemplati dal Pnrr.

Il nuovo aumento dei contagi da Covid-19 e il relativo peggioramento della fiducia hanno penalizzato, in particolare, la spesa per il settore dei servizi. Stando alle intenzioni registrate dai sondaggi di novembre e dicembre, per quest'anno le imprese prevedono un rallentamento degli investimenti.

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