La giornalista australiana Cheng Lei a processo presso la Corte di Pechino
La giornalista australiana Cheng Lei, in forza alla tv cinese Cgtn è stata accusata di aver fornito illegalmente segreti di stato all’estero. Ha già subito 19 mesi di detenzione.
di Francesco Tortora
Giovedì 31 Marzo 2022
Dal nostro corrispondente a Bangkok - 31 mar 2022 (Prima Pagina News)
La giornalista australiana Cheng Lei, in forza alla tv cinese Cgtn è stata accusata di aver fornito illegalmente segreti di stato all’estero. Ha già subito 19 mesi di detenzione.

La giornalista australiana Cheng deve affrontare un processo presso un tribunale di Pechino nella giornata odierna con l'accusa di furto di segreti di stato dopo più di 19 mesi di detenzione. 

Cheng Lei, che era una conduttrice televisiva per l'emittente statale cinese CGTN prima di essere arrestata nell'agosto 2020, è stata formalmente arrestata un anno fa con il sospetto di aver fornito illegalmente segreti di stato all'estero. 

I membri della famiglia della Cheng hanno detto di essere convinti della sua innocenza. 

Cheng sarà processata questa mattina presso la Corte intermedia del popolo n. 2 di Pechino, secondo quanto anticipato da alcune fonti una settimana fa. Nessuna informazione sul suo caso è stata trovata sul sito web del tribunale, il che, secondo gli esperti, non è insolito per i casi che coinvolgono accuse di segreto di stato. 

Il ministro degli Esteri australiano Marise Payne ha detto in una dichiarazione di sabato scorso che il suo ministero aveva chiesto ai funzionari cinesi che fosse concesso ai funzionari australiani di assistere all'udienza di Cheng, in linea con un accordo consolare tra le due Nazioni. 

Payne ha detto che i funzionari australiani hanno avuto visite regolari con Cheng, la più recente il 21 marzo. 

L'Australia ha precedentemente detto di essere preoccupata per il benessere di Cheng e le condizioni di detenzione e per quella che ha detto essere una "mancanza di trasparenza" sul caso. 

I tribunali cinesi hanno un tasso di condanna ben oltre il 99 per cento, secondo i calcoli del China Justice Observer, un portale web locale. 

In una conferenza stampa all'inizio di questa settimana, un portavoce del ministero degli Esteri cinese non ha risposto direttamente a una domanda dei giornalisti se ai funzionari australiani fosse permesso di partecipare ma ha detto che i diritti di Cheng sarebbero stati pienamente garantiti. 

Lo scorso maggio, in un caso separato presso lo stesso tribunale, all'ambasciatore australiano in Cina è stato negato l'ingresso al processo del blogger australiano Yang Hengjun, accusato di spionaggio. In un processo dello scorso marzo dell'ex diplomatico canadese Michael Kovrig nello stesso tribunale, ai funzionari canadesi è stato negato l'ingresso. 

Cheng è nata in Cina e si è trasferita con i suoi genitori in Australia da bambina. Più tardi è tornata in Cina dove ha costruito una carriera televisiva prima con la CNBC, a partire dal 2003, e poi, a partire dal 2012, come un’importante conduttrice di notizie economiche per la CGTN in lingua inglese della Cina. 

Il processo arriva mentre le relazioni diplomatiche tra Australia e Cina rimangono tese, dopo che Canberra ha sollecitato una indagine internazionale sulla fonte della pandemia COVID-19 nel 2020 e Pechino ha risposto con rappresaglie commerciali. 


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