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Nel secondo trimestre, condizionato dagli scioperi, l'utile della Compagnia tedesca si è dimezzato a 469 milioni di euro.
Nel secondo trimestre, condizionato dagli scioperi, l'utile della Compagnia tedesca si è dimezzato a 469 milioni di euro.
“Abbiamo compiuto progressi decisivi dal punto di vista strategico con quattro progetti importanti: l’introduzione del nostro nuovo prodotto intercontinentale ‘Allegris’, il lancio di Lufthansa City Airlines, la vendita odierna di AirPlus e l’approvazione della nostra partecipazione in Ita Airways da parte della Commissione Ue” che “ci aiuteranno a rafforzare la nostra posizione di numero uno in Europa”.
Così il Ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, ha commentato i risultati ottenuti dal Gruppo nel secondo trimestre di quest'anno.
Trimestre che, per gli scioperi in diverse società del gruppo e nei partner esterni, oltre che per la normalizzazione dei prezzi dei biglietti e il calo dei rendimenti nelle regioni di traffico, vede l'utile netto dimezzato, passando dagli 881 milioni del secondo trimestre dello scorso anno a 469 milioni.
Secondo il colosso, gli scioperi “hanno avuto un impatto sugli utili del periodo di oltre 100 milioni di euro”. In più, si registra un aumento delle spese operative pari al +10%, per l'espansione delle operazioni di volo passeggeri e per gli aumenti dei costi dovuti all'inflazione.
Il fatturato, invece, registra un aumento del 7%, toccando i 10 miliardi di euro (lo scorso anno erano stati raggiunti i 9,4 miliardi). Secondo quanto spiega il Gruppo, l'aumento è dovuto principalmente all'espansione dell'11% del programma dei voli nel settore passeggeri e per la notevole performance del segmento Mro, che vede i ricavi aumentare del 16% rispetto al periodo precedente.