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Carabinieri insigniti della medaglia d’oro al valore civile.
Carabinieri insigniti della medaglia d’oro al valore civile.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 205° anniversario di fondazione dell'Arma dei Carabinieri, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Generale Giovanni Nistri, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Forza Armata. La foto di gruppo rende bene il senso della cerimonia che si è svolta questa mattina in Quirinale dove il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha ricevuto in forma solenne ma privata una folta delegazione dell’Arma dei Carabinieri. In prima fila, accanto al loro Comandante Generale Giovanni Nistri, ci sono loro, gli eroi di Linate, sono i carabinieri che nei mesi scorsi hanno evitato un vero e proprio attacco terroristico ai danni di una intera scolaresca di Crema. Ancora questa mattina davanti al Presidente della Repubblica il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale Giovanni Nistri non ha fatto altro che ripetere “non eroi”, ma solo “”carabinieri”, o meglio “straordinari ragazzi di questi giorni”. Anche oggi la semplicità e il rigore del Comandante Generale dell’Arma non conoscono davvero confini, e proprio questo fa di lui in Italia, e non solo, uno dei massimi punti di riferimento istituzionali del nostro Paese. Ma chi sono questi undici eroi? Eccoli i loro nomi, in ordine di grado e poi in ordine rigorosamente alfabetico: Appuntato Scelto Domenico Altamura, Appuntato Scelto Qualifica Speciale Andrea Celeste, Carabiniere Giovanna Calvaruso, Carabiniere Francesco Citarella, Carabiniere Scelto Aldo Alberto Leone, Maresciallo Capo Roberto Manucci, Carabiniere Francesco Nano, Appuntato Scelto Francesco Paolo Savona, Appuntato Scelto Diego Nicola Sanzani, Appuntato Scelto Simone Zerbilli, Carabiniere Donato Zigrino. A tutti loro va il grazie riconoscente del Paese, e a tutti loro va l’ammirazione generale di quanti ancora credono nella forza della democrazia e nella certezza di un sistema di sicurezza nazionale che funziona davvero. Ha ragione il Generale Comandante dell’Arma Giovanni Nistri quando dice “non chiamateli eroi”, perché sono molto più semplicemente dei carabinieri come tantissimi altri “che da domani torneranno al proprio reparto e sul proprio territorio per difendere la democrazia del nostro Paese”. “È un piacere – dice il Capo dello Stato- darvi il benvenuto al Quirinale in occasione del 205° anniversario che sottolinea la lunga storia dell'Arma. Ringrazio il Comandante Generale per questo splendido ricordo e per il colloquio di grande interesse che poc'anzi abbiamo avuto”. Poi immediatamente dopo il ricordo del Capo dello Stato ai caduti dell’Arma: “Vorrei rivolgere un saluto particolarmente affettuoso alla moglie e alla mamma del Vice Brigadiere Emanuele Reali, ringraziandole per essere presenti. Questo- sottolinea il Presidente Mattarella- ci richiama al ricordo dei numerosi caduti dell’Arma. Poc'anzi il Generale Nistri- aggiunge Mattarella- ha ricordato il numero di questi cinque anni: è una lunga serie di eroi caduti in servizio nell’Arma. Vorrei ricordare anch'io il Maresciallo Vincenzo Di Gennaro. L’intreccio tra momenti di lutto, di dolore, di sofferenza - che coinvolgono anche i tanti feriti in servizio - con i successi operativi e le grandi soddisfazioni, caratterizza la storia dell'Arma che ha accompagnato e accompagna la storia d'Italia e la vita quotidiana degli italiani e che viene ricambiata dall'affetto e dalla fiducia del nostro Paese”.(1-Segue) B.N.