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Il bilancio iniziale parla di nove persone rimaste ferite. Katz: "I colpi più pesanti sono partiti".
Il bilancio iniziale parla di nove persone rimaste ferite. Katz: "I colpi più pesanti sono partiti".
L'aviazione militare israeliana è tornata a colpire Damasco, la Capitale della Siria: è quanto riporta l'agenzia Sanaa. L'emittente televisiva israeliana Channel 12, inoltre, ha fatto sapere che ci sono stati attacchi vicino al Palazzo della Presidenza Siriana.
"I colpi più pesanti sono partiti". E' quanto ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, che ha pubblicato un video della televisione siriana che fa vedere un conduttore sorpreso da un attacco israeliano sullo sfondo nel centro di Damasco.
La tv di Stato ha riferito anche di un secondo attacco, nei pressi del Ministero siriano della Difesa. Nella Capitale siriana è stata sentita una forte esplosione.
In precedenza, Katz aveva avvisato che ci sarebbero stati pesanti attacchi se le forze del regime non si fossero ritirate da Sweida, città drusa del Sud. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha descritto la situazione nella città drusa come "molto grave" e ha chiesto ai drusi israeliani di non attraversare il confine con la Siria. Gli scontri in città sono proseguiti anche quest'oggi.
Secondo quanto ha svelato l'ufficio stampa del Ministero Siriano della Salute all'agenzia di stampa Sanaa, il bilancio del raid aereo israeliano al centro di Damasco parla di 9 feriti. Si tratta, ha evidenziato il Ministero, di un bilancio iniziale.
Un secondo raid aereo israeliano ha colpito il quartier generale del ministero della Difesa siriano, nel pieno centro di Damasco. L'attacco è avvenuto a poche ore di distanza dal raid con droni, che ha colpito lo stesso edificio. Questo nuovo attacco ha provocato danni significativi. I media statali siriani parlano di "diversi feriti", ma non ci sono ulteriori dettagli. L'edificio è situato vicino alla trafficata piazza degli Omayyadi.
Nel corso delle ultime 24 ore, 94 palestinesi hanno perso la vita nella Striscia di Gaza. E' quanto fa sapere il Ministero della Salute dell'enclave, gestito da Hamas, aggiungendo che altre 252 persone sono rimaste ferite. Dal 7 ottobre 2023, spiega il Ministero su Telegram, i morti sono 58.573 e i feriti sono 139.607.
Tel Aviv ha fatto sapere che invierà più truppe al confine con la Siria, dopo aver promesso che gli attacchi saranno intensificati se l'esercito governativo non lascerà il Sud del Paese. "In base alla valutazione della situazione" l'esercito israeliano "ha deciso di rafforzare le sue forze nell'area del confine siriano", riferisce una dichiarazione.
Stando a quanto riferiscono fonti mediche riprese da Al Jazeera, almeno 60 palestinesi sono morti all'alba a Gaza, 11 dei quali bambini. Nel bilancio ci sono sia le vittime degli attacchi di Tel Aviv sia le ventuno persone uccise in un punto di distribuzione alimentare a Khan Younis.
La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha accusato alcuni "agitatori tra la folla" di aver causato una calca, ma il comunicato è stato definito "falso e fuorviante" dall'ufficio media della Striscia di Gaza. Stando alle autorità sanitarie della Striscia, 15 persone sono morte soffocate, mentre altre 6 sono state uccise a colpi d'arma da fuoco. Stando alla ricostruzione dell'ufficio media, la Ghf ha "invitato centinaia di migliaia di cittadini a prendere gli aiuti in un centro chiamato 'SDS3' nel sud della Striscia" e dopo aver radunato le persone "ha chiuso i cancelli di ferro". In seguito, sarebbe stato "aperto il fuoco sulle persone affamate, con il soffocamento di massa e la morte immediata" di molti "a causa della calca in uno spazio chiuso".
Una forte esplosione è stata sentita stamani a Damasco, capitale della Siria. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Sanaa, precisando che l'origine dell'esplosione non è ancora chiara.
Nel corso delle ultime 24 ore, le Idf hanno colpito oltre 120 obiettivi "terroristici" in tutta la Striscia di Gaza, inclusi cellule "terroristiche", strutture militari e ulteriori siti infrastrutturali "terroristici". Lo hanno reso noto le stesse Idf, in un comunicato su Telegram, secondo cui le truppe di terra, coadiuvate dallo Shin Bet, continuano "l'attivita' operativa" nella Striscia.
L'esercito di Tel Aviv "continuerà a colpire le forze del regime" siriano finché non si ritirerà dalla città drusa di Sweida, nel Sud della Siria. Così, in una nota, il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, citato dai media locali. "Il regime siriano deve lasciare in pace i drusi a Sweida e ritirare le sue forze - ha detto -. Come abbiamo chiarito e ammonito, Israele non abbandonerà i drusi in Siria e rafforzerà la politica di smilitarizzazione che abbiamo deciso. L'Idf continuerà a colpire le forze del regime fino al loro ritiro dall'area e presto aumenterà la risposta contro il regime se il messaggio non verrà recepito".
Dalle prime ore di stamani, sono almeno 20 i palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani a Gaza. Lo riferiscono i corrispondenti di Al Jazeera Arabic.
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati Francesca Albanese ha detto che le sanzioni che gli Usa le hanno imposto per le sue critiche in merito alla posizione della Casa Bianca su Gaza sono una "violazione" della sua immunità.
L'Iran ha voglia di parlare, ma io "non ho fretta" di farlo. Così il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa Bloomberg.
Gli Stati Uniti, d'intesa con Gran Bretagna, Francia e Germania, hanno fissato alla fine di agosto la scadenza per il raggiungimento di un accordo sul nucleare con l'Iran. Nel caso in cui non si raggiunga un accordo per quella data, partiranno sanzioni severe contro Teheran. Lo riferisce il sito Axios citando alcune fonti, secondo cui l'intesa è stata raggiunta dal Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, con i Ministri degli Esteri britannico, francese e tedesco. Le sanzioni verranno attivate in base al meccanismo di "snapback", che prevede la riattivazione di quelle previste dall'Onu e revocate in base all'accordo del 2015.