MO: L'Iran ha sete, le riserve idriche al minimo storico

Il governo degli ayatollah starebbe negoziando con quattro paesi confinanti, Turkmenistan, Afghanistan, Tagikistan e Uzbekistan, l'importazione di acqua. Con un deficit del 44%, le riserve idriche essenziali potrebbero prosciugarsi nel giro di poche settimane - ha affermato il ministro dell'Energia Abbas Aliabadi

(Prima Pagina News)
Mercoledì 16 Luglio 2025
Teheran - 16 lug 2025 (Prima Pagina News)

Il governo degli ayatollah starebbe negoziando con quattro paesi confinanti, Turkmenistan, Afghanistan, Tagikistan e Uzbekistan, l'importazione di acqua. Con un deficit del 44%, le riserve idriche essenziali potrebbero prosciugarsi nel giro di poche settimane - ha affermato il ministro dell'Energia Abbas Aliabadi

L'Iran ha sete. Teheran sta infatti negoziando con quattro paesi confinanti l'importazione di acqua. Lo ha affermato ieri 15 luglio 2025, il ministro dell'Energia Abbas Aliabadi, citato dal quotidiano Iran International, avvertendo che le riserve idriche essenziali potrebbero prosciugarsi nel giro di poche settimane. "Siamo in trattative con Turkmenistan, Afghanistan, Tagikistan e Uzbekistan" - ha affermato Aliabadi, sottolineando che cinque anni di siccità hanno lasciato l'Iran con un deficit del 44% a causa delle precipitazioni e rispetto alle medie di lungo termine. La scarsità d'acqua sta colpendo gran parte del Paese, tra cui Teheran, Khorasan, Markazi, Hormozgan e le province di Sistan e Baluchistan. Aliabadi ha avvertito che la diga di Mamloo della capitale potrebbe scomparire entro un mese, e che anche le condizioni delle dighe di Latian e Karaj stanno peggiorando. Ha citato un calo del 30-40% delle precipitazioni e delle riserve delle dighe in tutto il Paese. Gli abitanti di Teheran lamentano invece di ricevere bollette dell'acqua esorbitanti. L'amministratore delegato della Tehran Water and Wastewater Company, Mohsen Ardakani, ha esortato le famiglie a preparare serbatoi di stoccaggio e pompe, affermando che potrebbero verificarsi interruzioni nei prossimi giorni. I dati ufficiali mostrano che l'80 percento delle falde acquifere iraniane è già stato esaurito.


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