Michel Houellebecq, tra Pasolini e politica internazionale: la lunga intervista a Gennaro Sangiuliano su TV7 Tg1 - VIDEO

Provocatorio e lucido, lo scrittore francese ha affrontato temi letterari, culturali e politici durante la lunga intervista al corrispondente  da Parigi, Gennaro Sangiuliano, andata in onda su TV7, lo storico settimanale del Tg1.

(Prima Pagina News)
Sabato 27 Settembre 2025
Roma - 27 set 2025 (Prima Pagina News)

Provocatorio e lucido, lo scrittore francese ha affrontato temi letterari, culturali e politici durante la lunga intervista al corrispondente  da Parigi, Gennaro Sangiuliano, andata in onda su TV7, lo storico settimanale del Tg1.

Michel Houellebecq torna a far parlare di sé con una lunga intervista a Gennaro Sangiuliano, trasmessa su TV7, lo storico settimanale del Tg1. Lo scrittore francese, tra gli autori più letti e discussi d’Europa, si è espresso con la consueta vena provocatoria su letteratura, società e geopolitica, confermando ancora una volta la sua capacità di toccare corde profonde del dibattito contemporaneo.

Al centro della conversazione, l’ammirazione per Pier Paolo Pasolini e il lavoro a un poema a cui Houellebecq sta dedicando tempo e riflessione. Sul piano politico, però, lo scrittore non ha risparmiato giudizi netti, denunciando la perdita di valore del voto popolare a vantaggio di élite prive del consenso democratico. Una riflessione che si lega al suo pensiero più ampio sulla crisi dell’Occidente, ispirata alla visione di Oswald Spengler: una civiltà non solo in difficoltà economica, ma in declino soprattutto nei valori e nella capacità di trasmettere senso collettivo.

Interrogato da Sangiuliano, Houellebecq ha anche affrontato i delicati equilibri internazionali: la guerra a Gaza, secondo lo scrittore, tocca da vicino la Francia in quanto Paese con la più grande comunità musulmana d’Europa e, allo stesso tempo, con la più numerosa comunità ebraica del continente. Un nodo che rivela quanto le tensioni globali siano sempre più intrecciate con la società francese.

Altro tema centrale è stato il "politicamente corretto", che Houellebecq ha definito senza mezzi termini «fastidioso». Per lui si tratta di una forma di censura culturale che condiziona il dibattito pubblico e rende più fragile il pensiero critico. Inevitabile anche una riflessione sulla politica interna francese e sulla figura del presidente Emmanuel Macron, giudicato «un personaggio incomprensibile, privo di convinzioni ben definite».

L’intervista di TV7 si è confermata un ritratto intenso e senza filtri di uno scrittore che continua a dividere e ad affascinare. Houellebecq, con il suo sguardo disilluso ma lucido, resta un intellettuale capace di scuotere opinioni, riportando al centro questioni di grande peso culturale e politico.


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