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Con queste parole è stata inaugurata, a Palazzo Doebbing , a Sutri la mostra collettiva “Eccentrici e solitari”, curata da Vittorio Sgarbi, deputato e sindaco della cittadina della Tuscia, da poco riconosciuta tra i borghi più belli d’Italia. Presente il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’attore ed ex deputato Luca Barbareschi, il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci e il vice sindaco di Sutri Lillo Di Mauro.
In realtà a Sutri, c’è stata una vera e propria festa che dalla piazza principale si è poi trasferita a Palazzo Doebbing con tanto di sbandieratori arrivati appositamente da Amelia e da Orte, musici in sontuosi abiti medievali e cavalieri a cavallo con mantello bianco e stelle marine rosse del centro ippico Totano di Amelia.
Un vero e proprio inno alla gioia come quello presente in una famosa opera paradisiaca, ricca di felicità e festa, realizzata dalla celebre pittrice amerina Grazia Cucco intitolata “La ricchezza del mondo” esposta a Milano Expò 2015, in rappresentanza dell’Umbria, commissionata proprio da Vittorio Sgarbi, all’epoca Commissario ai grandi Eventi per il Comune di Amelia.
Grazia Cucco, scoperta da Giulio Rapetti in arte Mogol, è molto amata e stimata dal sindaco di Sutri che l’ha fortemente voluta tra i numerosi artisti presenti alla mostra tanto da aver scelto di riprodurre una sua opera per gli inviti e le locandine della mostra. Il quadro si intitola “natura porca” e raffigura un meraviglioso rospo immerso in una gioiosa natura, tanto cara alla pittrice, esposto in una mostra a Spoleto a Palazzo Pinciani nell’ambito di una importante mostra curata sempre da Vittorio Sgarbi.
Nella mostra di Sutri la sala dedicata alla pittrice amerina vibra di emozioni, colori, che solo le sue straordinarie opere sanno evocare. Si tratta di composizioni fantasiose, enigmatiche, surrealiste dove regna una raffinata precisione dei dettagli oltre che della tecnica pittorica.
I dettagli delle sue opere sono fondamentali perché nascondono delle vere e proprie sorprese. Esaminandole attentamente si notano delle miniature di un erotismo ancestrale, mai volgare che invita a riflettere perché oltre all’amore per la natura e per gli insetti, la creazione dei suoi paesaggi straordinari è resa ancora più frizzante dalla presenza inaspettata di suore e preti in atteggiamenti esplicitamente sessuali, ma ironici che non cadono mai nella volgarità e che, al contrario, attraggono lo sguardo in modo delicato e leggiadro. Sono sempre nascosti nei suoi straordinari paesaggi incantati e magici, vanno solo cercati.
I suoi quadri sono una sorta di scatole cinesi perché sono una scoperta continua che lascia senza fiato. Lo sguardo di chi osserva una sua opera viene colpito, nell’immediatezza, dal soggetto in primo piano e poi guardandola bene si nota che l’opera prende vita, piano piano, all’interno perché i dettagli diventano tanti piccoli quadri dentro il più grande.
Ci sono delle cose che vanno proprio cercate e che fanno parte della sua straordinaria creatività pittorica e della sua immaginazione. E’ un vero e proprio genio, un dono di Dio, magia pura. E’ una persona unica dotata di trasparenza, voglia e gioia di vivere, che prende vita grazie al fanciullino sempre vivo dentro di lei.
Nelle sue opere, tutte rigorosamente realizzate su secolare tavola lignea, oltre alla curiosità naturalistica per i fiori, le piante, i frutti c’è la passione per il Medioevo e le architetture.
Gli insetti e, soprattutto, le mantidi religiose sono sempre presenti. Questi personaggi sono ancora più affascinanti perché si trasformano, diventando persino marziani . Sembrano creature di un altro mondo. Il fascino di questi personaggi è incredibile e mai scontato. La perfezione del dettaglio crea una suggestione unica che risiede in una tecnica pittorica di altissimo livello che lei ha acquisito da sola e fin da piccola.
Racconta spesso che il suo primo disegno risale all’età di tre anni. Era un’ape. Un giorno mentre si trovava nella scuola materna, fu punta da un insetto che non seppe descrivere. Le venne spontaneo disegnarlo su un foglio e lo riprodusse così fedelmente che tutti seppero riconoscerlo meravigliandosi per la perfetta riproduzione. Da quel momento, ha continuato la sua crescita artistica volta all’esaltazione della natura in tutte le sue forme in un continuo e perenne contrasto fra natura e uomo, tra sacro e profano, tra religiosi e religione.
“Il suo è un mondo popolato di contadini e di suore, di animali e di insetti dove le forme e le dimensioni sono arbitrarie e non corrispondenti alle misure convenzionali – dichiara Sgarbi descrivendo le sue opere - così da consentirle una percezione del grande e del piccolo come quella di Gulliver, in una terra conosciuta e sorprendente.
Ciò che nelle invenzioni della Cucco sorprende – continua il Sindaco di Sutri - è l’originalissima sintassi che, alterando la misura delle cose, crea situazioni imprevedibili e offre del mondo un’immagine nuova, complessa e originale che avrebbe deliziato Max Ernst e Dorothea Tanning, senza alcun artificio o costruzione.
Ciò che entra negli occhi ed esce dalla mente di Grazia Cucco è assolutamente originale e autentico, e presuppone una verginità dello sguardo che si incrocia con i turbamenti della psiche”.
“Grazia Cucco con la sua coreografia straordinaria e di festa, con i musici, gli sbandieratori e i cavalli, qui a Sutri ha voluto festeggiare in anticipo anche me perché il mio compleanno sarà il prossimo 8 maggio ” .
Diversi i celebri artisti che Vittorio Sgarbi ha voluto a Palazzo Doebbing in quella che definisce “una mostra che è una vera e propria Biennale” riferendosi a quella di Venezia i cui non condivide la scelta fatta per il Padiglione italiano.
Tra gli artisti presenti a Sutri spiccano: Gaetano Pesce, noto architetto, scultore e designer, Alexandra Maxaculi, talentuosa disegnatrice, Marco Lodola con le sue creazioni luminose, Vittorio Pescatori, poeta sublime della fotografia che nei suoi scatti ha immortalato la dolce vita caprese raccontando la magica atmosfera di quando si arriva a Capri. Eleonora Barbareschi, artista sublime figlia del noto attore Luca, che insieme ad Alessandra Mantovani espone come “aMeBe”. La mostra prodotta da Contemplazioni è stata resa possibile grazie a Intesa San Paolo.