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I dati della Fondazione Veronesi ci dicono che in Italia sono circa 60.000 le persone che ogni anno vengono colpite da arresto cardiaco. Usare un DAE già nei primi secondi dell’emergenza aumenta fino a 3 volte le possibilità di sopravvivenza se anche i soccorritori non professionisti intervenissero utilizzando un defibrillatore.
A causa della paura di sbagliare o di causare gravi danni alla persona colpita da arresto cardiaco, le “persone comuni” preferiscono aspettare l’arrivo dell’ambulanza piuttosto che provare ad agire subito. Purtroppo, numerose ricerche ci dicono che più si aspetta a erogare la scarica elettrica che fa ripartire il cuore, più aumenta la possibilità di morte e danni neurologici irreversibili.
A partire dall’agosto 2021 la legge italiana è intervenuta dando la possibilità a chiunque, anche se non formato nel primo soccorso, di usare un defibrillatore. Sono già molte le città italiane che si stanno dotando di DAE nei luoghi pubblici, in ottemperanza alla legge che li rende obbligatori per scuole e università, uffici pubblici e mezzi di trasporto.
Nella legge viene anche specificato che ogni persona che sia testimone di arresto cardiaco, in assenza di personale formato nel primo soccorso BLSD, può intervenire usando un defibrillatore e provando a salvare una vita senza il timore di ripercussioni a livello legale. In questo caso viene infatti applicato l’articolo 54 del Codice Penale, che sancisce la non punibilità dal momento che chi soccorre lo fa in stato di necessità e non è dunque penalmente perseguibile.
Si capisce quindi come sia indispensabile non solo avere un defibrillatore a portata di mano, ma averne uno perfettamente funzionante e utilizzabile immediatamente in caso di bisogno. In che modo è possibile assicurarsi che un DAE sia sempre pronto all’uso?
I defibrillatori automatici DAE con monitoraggio da remoto rappresentano una sicurezza in tema di defibrillatori di ultima generazione. Ma come verificare se il proprio defibrillatore è in buono stato?
Normalmente tutti i DAE di ultima generazione, come i Mindray, eseguono degli autotest giornalieri e comunicano lo stato di efficienza di elettrodi e batterie attraverso una luce verde lampeggiante. Se, al contrario, la luce è di colore rosso o è addirittura spenta, il DAE avrà bisogno di manutenzione.
Ma come tenere sotto controllo il funzionamento dei DAE se gli apparecchi sono numerosi e dislocati in diverse aree? Molti marchi di defibrillatori hanno quindi messo a disposizione una tecnologia di controllo che, come AED-Alert 2.0 di Mindray, permette di controllare i dispositivi in remoto in un unico luogo.
Questo servizio consente di conoscere tutte le informazioni necessarie in tempo reale su ciascun dispositivo installato:
● Stato del dispositivo: consente di sapere se i dispositivi hanno dei problemi o le batterie e gli elettrodi necessitano di essere sostituiti e manutenuti.
● Registri e avvisi di salvataggio: si segnala quando un DAE viene utilizzato e viene stilato un registro del soccorso.
● Localizzazione: stato della connessione 4G e avviso quando un defibrillatore viene spostato dalla teca.
● Accessori: il sistema di gestione remota consente di tenere sotto controllo le date di scadenza delle parti deteriorabili del DAE (elettrodi e batterie).
Non è quindi necessario recarsi di persona nei luoghi in cui sono installati i defibrillatori ed è possibile ricevere avvisi in tempo reale per conoscere in ogni momento lo stato di salute dei DAE.
È quindi chiaro come un defibrillatore tenuto costantemente sotto controllo aiuti a salvare molte più vite: una manutenzione attenta tramite controllo di gestione remota eviterà che, al momento del bisogno, il DAE non funzioni aumentando così il rischio di morte da arresto cardiaco.