Pirateria online: le trappole per stanare gli utenti di IPTV illegali
Basta con i siti pirata per tv e non solo.
(Prima Pagina News)
Mercoledì 18 Ottobre 2023
Roma - 18 ott 2023 (Prima Pagina News)
Basta con i siti pirata per tv e non solo.

Il fenomeno delle IPTV illegali sta dilagando, espandendosi a macchia d'olio. Si parla di un problema particolarmente frequente nella Penisola, e che ha causato danni economici enormi, specialmente se si parla dei broadcaster che detengono regolarmente i diritti della trasmissione delle partite di Serie A. Ma la novità è la seguente: oggi le forze dell'ordine hanno ideato alcune trappole molto efficaci, che servono per "catturare" gli utenti che usufruiscono dei servizi di streaming illegale. In sintesi, non sono solo i proprietari di queste reti pirata a rischiare pene molto severe, ma anche gli spettatori. Meglio approfondire il discorso, perché riguarda decine di migliaia di utenti.

La Guardia di Finanza ha ideato una trappola per stanare gli utenti

Doveva succedere, e alla fine è successo: anche gli spettatori delle trasmissioni pirata sono entrati nel mirino della Guardia di Finanza. La GdF ha infatti ideato un sistema incredibilmente efficace per stanare gli utenti che usufruiscono di questi servizi pirata, e i primi test hanno portato ad un successo su tutta la linea. Vale dunque la pena di raccontare quanto è accaduto.

A maggio di quest'anno la Guardia di Finanza è riuscita ad identificare e a smantellare una delle reti di streaming pirata più importanti in Italia, ovvero la StreamCreed. Rispetto al passato, però, la GdF ha deciso di mantenere in piedi il servizio, gestendolo "in casa", per una ragione ben precisa: dare la possibilità agli utenti di continuare a guardare le partite in streaming illegalmente, per risalire ai loro IP e per punirli secondo quanto previsto dalla legge.

A tal proposito, chi desidera approfondire i rischi dell'IPTV pirata può leggere questo interessante articolo pubblicato da TPI, dove si trovano tutte le indicazioni in merito alle pene e alle multe, che possono raggiungere i 5.000 euro. Ritornando al focus della cronaca, tramite questa trappola la Guardia di Finanza è riuscita a denunciare e a multare migliaia di utenti.

Naturalmente non si parla di un caso isolato: il sistema funziona eccome, ed è stato applicato anche ad altre reti di streaming illegale. Ad esempio, è accaduto nuovamente a settembre, con questo risultato: 6.000 utenti intercettati, con multe intorno ai 1.000 euro.

Un approfondimento sui rischi delle IPTV illegali

In base a quanto riportato finora, appare chiaro che le istituzioni e le forze dell'ordine si stanno muovendo in modo molto concreto. L'obiettivo è quello di punire, senza alcuna distinzione, tutti gli attori che si rendono protagonisti del pezzotto. Non si parla dunque soltanto di chi trasmette le partite e gli altri contenuti video illegalmente, ma anche degli utenti che usufruiscono di questi servizi di streaming pirata.

La nuova legge anti pezzotto ha ulteriormente inasprito le pene, portando le multe a 5 mila euro e il periodo di detenzione in carcere a 3 anni. Si parla ovviamente di elementi che devono per forza mettere in guardia gli utenti: le IPTV portano dei rischi davvero elevati, sia economici sia penali. Come se non bastasse già questo, spesso i software usati per guardare questi contenuti sono ricchi di malware e di virus.


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