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“Amo questa città, ma senza certezze è impossibile programmare. Amareggiato, sto valutando altre soluzioni”.
“Amo questa città, ma senza certezze è impossibile programmare. Amareggiato, sto valutando altre soluzioni”.
Dopo anni di investimenti, risultati sportivi e un progetto che ha ridisegnato il panorama sportivo locale e non solo, Alessio Bizzaglia, imprenditore e promotore di una delle realtà polisportive più strutturate del Lazio,ha deciso di lasciare Pomezia.
La notizia, che circolava da giorni negli ambienti sportivi, ha trovato conferma diretta. Bizzaglia ha ammesso di aver iniziato diversi colloqui per trasferire l’intero progetto sportivo in un altro Comune, a causa delle crescenti incertezze legate al futuro degli impianti sportivi comunali, su cui si fonda buona parte dell’attività della Polisportiva.
“È una decisione dolorosa, che non avrei mai voluto prendere – ha spiegato –. Ringrazio l’attuale amministrazione comunale per il supporto dimostrato e per aver cercato di aiutare il nostro progetto sportivo, so che ci sono stati impegno e attenzione, ma purtroppo non è bastato. In queste condizioni, senza certezze né prospettive concrete sugli impianti, è impossibile andare avanti”.
“Questa – ha aggiunto – era la città dove avevo deciso di mettere radici, investire nel tempo, creare qualcosa che restasse. Ma non si può progettare un futuro se ogni stagione si riparte da zero, senza risposte e senza garanzie”.
La Polisportiva Bizzaglia, oggi punto di riferimento per centinaia di famiglie del territorio, con oltre 1000 tesserati riunisce calcio a 11, calcio a 8, futsal, basket, rugby, pallavolo e majorettes, con attività sia giovanili che a livello nazionale. In pochi anni ha riportato entusiasmo e partecipazione, diventando una delle realtà multisportive più dinamiche del Lazio.
Non si parla solo di numeri: i risultati parlano da soli. La Fortitudo Pomezia è stabilmente in Serie A di futsal e in questa stagione ha raggiunto sia le Final Eight di Coppa Italia che i playoff scudetto. Le Diamond Majorettes hanno recentemente conquistato il titolo italiano, guadagnando la qualificazione ai prossimi campionati mondiali. E ancora, Pallavolo Pomezia ha debuttato in Serie B2 nazionale, mentre il Pomezia Rugby è finalmente tornato con una prima squadra dopo anni di settore giovanile.
Il valore creato sul territorio non si misura solo attraverso le vittorie, ma anche e soprattutto attraverso gli investimenti infrastrutturali. Bizzaglia ha speso oltre 500mila euro nello Stadio Comunale di Pomezia, per rimettere in sesto un impianto fondamentale per la città, senza alcun intervento da parte del Comune.
Nonostante questo, da anni il Pomezia Calcio è costretto a giocare a porte chiuse, perché le tribune restano prive dell’autorizzazione di pubblico spettacolo, rendendo inagibili ampi settori dell’impianto.
Situazione simile anche al Palalavinium, casa della Fortitudo: qui l’imprenditore ha investito oltre 100mila euro per adeguare la struttura agli standard della Serie A di futsal, garantendo sicurezza, capienza e agibilità per gare di livello nazionale senza alcun aiuto da parte dell’Ente. Un sistema sportivo articolato, con uno staff di decine di operatori tra tecnici, dirigenti e collaboratori, che ha generato indotto, aggregazione sociale e ha restituito agli impianti della città un ruolo centrale nella vita collettiva. È proprio la gestione delle infrastrutture, tutte di proprietà comunale, a rappresentare oggi il nodo cruciale.
“Non è un problema di bandi o di regole, ma di prospettiva – spiega Bizzaglia –. Dopo anni di investimenti nelle infrastrutture, nel territorio, nei giovani, servirebbe un percorso condiviso, che dia continuità. La nostra realtà oggi rappresenta Pomezia a livello nazionale, eppure ci troviamo ogni anno a dover ripartire senza sapere se potremo continuare a lavorare negli stessi impianti”.
Una posizione che riflette un malessere crescente nel mondo sportivo locale, aggravato dall’imminente scadenza di alcune concessioni e dalla mancanza, ad oggi, di una visione unitaria sul futuro della gestione degli spazi pubblici. Secondo fonti vicine alla Polisportiva, sarebbero due i Comuni ad aver già manifestato interesse per accogliere il progetto sportivo di Bizzaglia: Anzio e Fiumicino. Entrambe piazze con solidi legami sportivi e con impianti in grado di garantire continuità.
“La speranza è sempre quella di poter continuare qui, dove tutto è nato – conclude Bizzaglia –. Ma oggi, davanti a questa incertezza, siamo costretti a valutare alternative. Lo dobbiamo agli atleti, alle famiglie, a tutto ciò che in questi anni abbiamo costruito insieme”. Nel silenzio delle istituzioni locali, una delle realtà più virtuose del territorio potrebbe presto voltare pagina. E con essa, un pezzo importante dello sport pometino.