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Domani le autopsie sui corpi delle vittime dell'incidente al Vomero, per il quale ci sono quattro indagati.
Domani le autopsie sui corpi delle vittime dell'incidente al Vomero, per il quale ci sono quattro indagati.
Un nuovo incidente sul lavoro: è accaduto questa mattina a Pompei, nel Napoletano, dove due operai sono precipitati da un'altezza di quindici metri mentre stavano lavorando su un impianto per le telecomunicazioni.
L'incidente si è verificato nelle vicinanze della Stazione Ferroviaria locale: dalle prime informazioni, i due uomini erano ad un'altezza di quindici metri quando il cestello, per cause ancora ignote, ha ceduto, facendoli precipitare nel vuoto.
Sul posto si sono recati il 118, la Polizia di Stato e la Polizia Locale: i due operai sono stati trasportati fino all'Ospedale del Mare di Napoli, dove uno di loro è in prognosi riservata. L'altro, invece, ha traumi gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. I medici stanno controllando il loro quadro clinico costantemente.
Secondo una prima ricostruzione, il braccio idraulico del carrello elevatore su cui i due operai stavano lavorando avrebbe ceduto: il macchinario, tramite cui avevano raggiunto la cima dell'impianto di telecomunicazioni, si sarebbe inclinato all'improvviso, provocando la caduta.
L'area è stata chiusa alla circolazione dalla Polizia per consentire i rilievi, mentre la Procura di Torre Annunziata ha avviato un'indagine per stabilire eventuali responsabilità. Attualmente, non si sa se i due operai fossero dotati di dispositivi di protezione individuale, come casco e imbracatura.
La Procura ha anche disposto l’acquisizione del mezzo coinvolto e delle immagini di videosorveglianza dell’area. Gli inquirenti vogliono capire se ci siano stati malfunzionamenti o carenze nei dispositivi di sicurezza. Gli investigatori concentreranno la loro attenzione, in particolare, sulla manutenzione del carrello elevatore e sulle condizioni del cantiere. In contemporanea, ascolteranno i responsabili della ditta per cui lavoravano i due operai ed eventuali testimoni oculari dell'incidente.
Questo è il secondo incidente in pochi giorni nel Napoletano: proprio nel capoluogo, venerdì scorso, tre operai sono morti dopo essere precipitati per 20 metri a causa del ribaltamento del carrello elevatore su cui stavano lavorando. L'incidente ha riacceso i riflettori sulla sicurezza nei cantieri e sui controlli previsti per il settore dell'edilizia: due vittime, infatti, lavoravano a nero e nessuno era dotato di dispositivi di protezione.
In merito all'accaduto, ieri la Procura di Napoli ha notificato quattro avvisi di garanzia: i destinatari sono gli imprenditori Vincenzo Pietroluongo e Carlo Napolitano, Luca Luciani e Gianluca Di Franco. Le accuse contestate sono tutte incentrate sull'omicidio colposo plurimo.
Domani pomeriggio ci sarà il conferimento dell'incarico per l'esecuzione delle autopsie sulle salme delle tre vittime. L'obiettivo dell'inchiesta, condotta dal pm Stella Castaldo e dal procuratore aggiunto Antonio Ricci, è quello di verificare la regolarità del cantiere e l’idoneità del macchinario coinvolto nella caduta.