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Nel 40º anniversario dell’assassinio del Commissario Beppe Montana, Apamri e le sue figure istituzionali rendono omaggio alla memoria di uno dei protagonisti più determinati nella lotta a Cosa Nostra, simbolo indelebile del servizio allo Stato.
Nel 40º anniversario dell’assassinio del Commissario Beppe Montana, Apamri e le sue figure istituzionali rendono omaggio alla memoria di uno dei protagonisti più determinati nella lotta a Cosa Nostra, simbolo indelebile del servizio allo Stato.
Quarant’anni fa, il 28 luglio 1985, il Commissario di Polizia Giuseppe “Beppe” Montana veniva ucciso a sangue freddo a Porticello, borgo marinaro di Santa Flavia. Tornava da un’uscita in barca quando fu raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco, sparati da sicari di Cosa Nostra.
Nato ad Agrigento il 18 ottobre 1951, Beppe Montana è stato uno dei più tenaci e brillanti funzionari di Polizia degli anni ’80. In servizio alla Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo, era impegnato in prima linea nella cattura dei latitanti mafiosi. Il suo operato contribuì all’arresto di numerosi esponenti di spicco dell'organizzazione criminale, indebolendone la struttura e incidendo sugli assetti interni.
Montana fu anche tra gli estensori del celebre “rapporto dei 162”, una mappatura avanzata e dettagliata dell’organigramma di Cosa Nostra, che permise di comprendere e anticipare gli sviluppi della guerra di mafia in atto in quegli anni. Un lavoro che contribuì significativamente all’evoluzione delle indagini antimafia.
Nel 2025, a quarant’anni dalla sua tragica scomparsa, la figura di Montana viene ricordata dall’Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana (APAMRI), con un’iniziativa commemorativa guidata dal Segretario Generale Michele Grillo, che dichiara: “Beppe Montana rappresenta una figura centrale nella storia della lotta alla criminalità organizzata. È giusto, oggi più che mai, onorarne la memoria e il ruolo che ha avuto nel rafforzare la presenza dello Stato nei territori più difficili del nostro Paese”.
Al ricordo si uniscono i vertici e rappresentanti dell’Associazione: il Cavaliere Ufficiale OMRI Riccardo Di Matteo, Presidente dell’APAMRI; il Cav. di Gran Croce Giuseppe Trieste, presidente onorario il Segretario per le Relazioni Istituzionali e Internazionali Pierluigi Fragomeni; la Presidente del Comitato Fondatore On. Carla Giuliano; le Vice Presidenti On. Beatriz Colombo e On. Maria Stefania Marino, quest’ultima conterranea del Commissario Montana e particolarmente legata alla memoria del funzionario agrigentino.
Il ricordo del Commissario Montana resta oggi un simbolo di dedizione, sacrificio e servizio alla Repubblica Italiana. La sua storia continua a ispirare nuove generazioni di servitori dello Stato, impegnati nella tutela della legalità e nel contrasto alla criminalità organizzata.