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Il progetto sostiene la produzione dell”oro rosso” lucano, mette al centro la formazione digitale e green, e supporta la dieta mediterranea come unico modello di alimentazione sostenibile, con ricadute positive sia a livello economico, sia in termini di impronta ecologica.
Il progetto sostiene la produzione dell”oro rosso” lucano, mette al centro la formazione digitale e green, e supporta la dieta mediterranea come unico modello di alimentazione sostenibile, con ricadute positive sia a livello economico, sia in termini di impronta ecologica.
Il progetto “Patto territoriale per le competenze e l’occupazione. Centro multifunzionale della ruralità. Presidio dieta mediterranea” è stato presentato oggi presso il Complesso Monumentale Convento Sant’Antonio di Rivello e non affronta il tema della dieta mediterranea secondo la tradizionale scansione “prodotto- tavola-salute-benessere”, bensì attraverso il punto di vista più volte richiamato (e richiesto) dall’ Europa “energia, tecnologia, conservazione, sostenibilità e trasporto”: fattori che sempre di più entreranno a far parte dei disciplinari agro-alimentari. Al centro di tutto proprio il Complesso Monumentale Convento Sant’Antonio, che attraverso la sua nuova destinazione d’uso si propone di recuperare e integrare le attività economiche presenti nel territorio in una dimensione sistemica di filiera.
Il Complesso di Sant’Antonio è il luogo identificato, quindi, per la realizzazione di una formazione continua sia a livello manageriale (Smart Academy per la transizione aziendale con il Sistema Universitario) che a livello tecnico operativo (Centri tecnologici avanzati in collaborazione con gli ITS). La struttura è stata scelta, inoltre, perché permette di offrire servizi di ospitalità (anche per il personale docente) e ristorazione.
Quest’approccio punta a intervenire con il potenziamento della capacità di programmazione ed ottimizzazione dei processi formativi per la lavorazione del legno, formando - attraverso una Piattaforma Interregionale di Istruzione e Formazione Professionale (Digit Wood Vet) - studenti come falegnami digitali preparati sia per la transizioni green che digital. Questa particolare attenzione identitaria per l’utilizzo della filiera del legno, parte dalla nuova regolamentazione europea - approvata nel marzo 2024 - in materia imballaggi e catena caldo freddo - e si mette a servizio dell’eccellenza agroalimentare lucana e della sua produzione fragolifera, che rappresenta il 55% del valore della produzione ortofrutticola regionale e che coinvolge circa 12 mila addetti nei periodi di grande raccolta.
Marcello Magaldi, Assessore all’istruzione e alle politiche sociali, ha portato il saluto del Sindaco di Rivello Francesco Altieri e ha introdotto gli ospiti. “Se le tecnologie sono reperibili sul mercato, la vera sfida riguarda il capitale umano” - sono le parole del messaggio di Altieri - “I lavoratori dell’ecosistema agro-alimentare sono spesso lavoratori non qualificati, lavoratori anziani ovvero cittadini di paesi terzi con livelli di istruzione bassi. Di qui la scommessa di Rivello di investire sul recruitment di lavoratori altamente specializzati, puntando sulla formazione continua e sulle competenze trasversali”.
“Il Patto Territoriale per le Competenze è uno strumento di politica attiva del lavoro” - continua Leonardo Lorusso, Responsabile dell’Internazionalizzazione Indire - “che mira ad anticipare e indirizzare l’offerta formativa in base alle esigenze del mercato del lavoro, del territorio, promuovendo la collaborazione tra i diversi attori del territorio, pubblici e privati e sviluppando le competenze dei lavoratori e dei cittadini”.
Come ha affermato Patrizia Minardi, Ufficio Erogazioni Comunitarie in Agricoltura (Ueca) - Regione Basilicata: “La Regione, partner istituzionale, vuole costruire fiducia intorno a questo progetto e pensare già da oggi a chi verrà e a chi potrà usufruire di questo spazio multi attoriale”. Severino Romano, Professore dell’Università degli Studi della Basilicata, esperto nel settore della pianificazione forestale economica territoriale e ambientale e nella gestione delle risorse naturali, ha evidenziato come: “La questione fondamentale è che la Basilicata - oltre ad essere una regione molto bella - è una regione prettamente rurale, ma anche forestale (400 mila ettari su circa 1 milione). Stiamo quindi lavorando per mettere a sistema questo valore”.
Al progetto partecipano anche Ispromay, Federlegno Arredo, AFP Patronato San Vincenzo, INFAP - Istituto Nazionale Formazione e Addestramento Professionale, I.T.S. Efficienza energetica e WPA - Wiertz Pubblic Affair che si occupa di consulenza e pianificazione strategica in ambito Europeo, Nazionale e Regionale. All’incontro ha partecipato la cittadinanza rivellese.