Unical, il ricordo di Pietro Bucci, rettore per nove anni, e il suo incontro con Papa Giovanni Paolo Secondo

Il prof. Pietro Bucci, terzo rettore dell’Università della Calabria negli anni accademici 1978/1987, per un ammontare di nove anni e tre mandati triennali di rettorato, è stato ricordato dal giornalista Franco Bartucci, decabno dei giornalisti d’ateneo e primo storico portavoce del Campus di Arcavacata, nel 25° anniversario della sua scomparsa, alla presenza dei figli Carlo e Francesca, dei vecchi rettori Aiello, Frega, Latorre e Crisci, e di vari docenti, ricercatori e studenti dello stesso Ateneo.

(Prima Pagina News)
Domenica 15 Dicembre 2019
Reggio Calabria - 15 dic 2019 (Prima Pagina News)

Il prof. Pietro Bucci, terzo rettore dell’Università della Calabria negli anni accademici 1978/1987, per un ammontare di nove anni e tre mandati triennali di rettorato, è stato ricordato dal giornalista Franco Bartucci, decabno dei giornalisti d’ateneo e primo storico portavoce del Campus di Arcavacata, nel 25° anniversario della sua scomparsa, alla presenza dei figli Carlo e Francesca, dei vecchi rettori Aiello, Frega, Latorre e Crisci, e di vari docenti, ricercatori e studenti dello stesso Ateneo.

L’iniziativa è stata promossa dal Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche in collaborazione con la sezione calabrese della Società Chimica Italiana e dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, con l’obiettivo di rinfrescarne la memoria, dopo un quarto di secolo, dalla sua scomparsa, di uomo colto, accademico, uomo di scienza, Rettore illuminato dell’Università della Calabria, politico, giornalista, ricco di una profonda fede ed umanità conquistata attimo per attimo durante il suo percorso di vita fino agli ultimi momenti del suo trapasso avvenuto a Roma il 10 ottobre 1994. Particolarmente toccanti sono stati gli interventi dei figli del prof. Pietro Bucci: Carlo, che lavora presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Laboratori Nazionali del Gran Sasso, e Francesca, impegnata in attività lavorative presso la Founding partner di Born Human Creative Agency di Torino, i quali hanno messo in luce il carattere e la personalità del loro padre, di uomo e scienziato, che non trascurava di concedere loro tempo prezioso in famiglia per giocare e ragionare su temi di attualità e di vita comune. Ne è venuto fuori un ritratto di uomo non comune, profondamente attaccato al lavoro e allo spirito di servizio, ad una volontà ferma e decisa di determinare attraverso il suo lavoro e il suo impegno la crescita sociale e civile della Calabria, partendo dall’educazione e dalla cultura dei giovani calabresi. E’ toccato al direttore del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, prof. Alessandra Crispini, presenziare, introdurre e moderare i lavori dell’evento, portando i saluti dell’attuale Rettore, prof. Nicola Leone, assente per motivi istituzionali, dando poi la parola al segretario portavoce dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, il giornalista Franco Bartucci, in rappresentanza del Presidente, prof.ssa Patrizia Piro, impegnata all’estero. Un intervento questo di Franco Bartucci -decano dell’Ufficio Stampa dell’Ateneo e primo vero portavoce storico del Campus- che ha contribuito a legare l’anniversario del 25° della scomparsa del prof. Bucci con il 10° anniversario istitutivo della stessa Associazione, voluta dal padre costruttore dell’Università della Calabria, Aldo Bonifati, “per tutelare e promuovere l’immagine positiva dell’Università, attraverso il racconto della sua storia quasi cinquantennale. Nell’intervento di Franco Bartucci non poteva mancare un riferimento al forte legame esistente tra il prof. Pietro Bucci ed il Santo Padre Giovanni Paolo II, oggi santo, messo a fuoco con l’incontro avvenuto in Vaticano l’8 settembre 2004, appositamente promosso per commemorare il decennale della scomparsa del terzo Rettore dell’Università della Calabria, con la consegna di un poster raffigurante le due figure in momenti ed occasioni diverse, nonché della bandiera della pace realizzata dagli studenti del Progetto Magellano in giro tra diverse università europee. Pietro Bucci, uomo di scienze, di grande umanità e fede che ha finito per consegnare al termine della sua vita all’intera comunità universitaria, presente al suo funerale nel Duomo di Cosenza, un testamento morale ed etico con la lettura della “Parabola dei Talenti”, guida nell’esercizio delle proprie funzioni amministrative e gestionali all’interno del Campus Universitario e non solo. La prof.ssa Marirosa Toscano, Presidente della Sezione Calabrese della Società Chimica Italiana ha poi tracciato un ritratto del prof. Bucci di “docente universitario nel rapporto molto umano con gli studenti entusiasmati dalla sua disponibilità al colloquio ed all’impegno verso lo studio e la ricerca”. Del prof. Pietro Bucci, quale pioniere per lo sviluppo dell’Università della Calabria, ne ha parlato il prof. Giuseppe Frega, già Rettore dal 1990 al 1999 e Pro Rettore nel periodo del Rettorato Bucci, dandone una descrizione precisa: “Un uomo con un carattere molto aperto con gli interlocutori che gli consentiva di assumere un tono personale, semplice, di grande empatia. Ha saputo realizzare la profonda saldatura tra fede e vita, tra passioni ideali dal profondo e ricerca scientifica, tra connessione vitale della famiglia, della professione, della società, della Chiesa”. Un intervento che ha percorso i diversi impegni del prof. Bucci, nonché Rettore ricordando la sua passione nel comunicare la vita dell’Università, attraverso una rubrica settimanale sulle pagine del Giornale di Calabria, la sua dedizione nell’organizzare il dipartimento di Chimica, come primo direttore, e successivamente la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, come Preside, prima di essere eletto il 31 ottobre 1978 Rettore dell’Università della Calabria. Un mandato triennale ch’ebbe in prima istanza l’impatto con le problematiche che derivavano dalla grave accusa di essere sede residenziale di alcune branche terroristiche, che riuscì a superare con un’azione di trasparenza e di impegno scientifico promozionale nazionale ed internazionale. Altri argomenti trattati hanno riguardato la nascita del Centro Sanitario, del Consorzio Universitario a Distanza, il suo impegno per istituire la Facoltà di Medicina con il ripiego qualche anno dopo sulla istituzione della Facoltà di Farmacia, che rappresenta oggi per l’area medica un fiore all’occhiello di primato assoluto nazionale. Una esperienza che lo ha portato ad accettare la nomina di primo Rettore del Campus Biomedico di Roma. In tutto questo non poteva mancare un riferimento alla scelta di affidare all’impresa costruttrice dell’Università una “Concessione” che le consentisse di superare i vari cavilli tecnici burocratici per la progettazione e realizzazione del progetto edilizio dell’Università. “Questo è il ritratto di Pietro Bucci – sono le parole del prof. Giuseppe Frega – uomo sapiente e uomo intelligente fusi insieme nel suo accattivante sorriso verso gli altri”. Delle ultime ricerche del prof. Pietro Bucci in Calabria ne ha parlato il prof. Giuseppe Chidichimo, suo allievo ed estimatore, più volte direttore del dipartimento di chimica, collaboratore diretto nella ricerca della Spettroscopia molecolare e Cristalli liquidi, che all’epoca negli anni settanta rappresentava una ricerca scientifica innovativa e che ha dato alla sua figura, come al dipartimento di chimica, una posizione di prestigio e primato assoluto nel nostro Paese. “Negli ultimi tempi – ha sottolineato il prof. Chidichimo con voce rotta dall’emozione – prima della sua scomparsa il compianto maestro Bucci è riuscito a risolvere problemi scientifici di grandissima difficoltà, nel campo di compositi liquido cristallini, attingendo le risorse dalle sue non comuni conoscenze della chimica, della fisica, della matematica e del calcolo automatico, nonché della sua intelligenza creatività”. Temi ripresi anche dallo stesso prof. Francesco Lelj Garolla Di Bard, del dipartimento di Scienze dell’Università della Basilicata, già Rettore dello stesso Ateneo, che con il prof. Bucci collaborò presso l’Università della Calabria in campo didattico e scientifico sugli aspetti innovativi della ricerca nel campo della chimica-fisica. “Le ricerche di Bucci a Pisa, Napoli e successivamente all’Università della Calabria – ha sottolineato – hanno aperto nuovi sentieri per la Spettroscopia molecolare e più in generale per la chimica fisica nazionale e internazionale, attraverso esperimenti che ancora oggi restano insuperati per il livello di previsione e per gli strumenti che sono stati utilizzati, in molti casi direttamente messi a punto dal grande sperimentatore”. Un carattere ed una personalità forte di uomo dei nostri tempi che Alessandro Pagano, autore della biografia: “Pietro Bucci Un “ponte” verso il futuro”, della Pellegrini Editore, ne ha rinnovato con il suo intervento una memoria fresca da segnalare alle nuove generazioni di studenti che frequentano i corsi dell’Università della Calabria per far crescere in loro entusiasmi ed attaccamento nei confronti della loro università. L’evento si è chiuso con la consegna, da parte della prof.ssa Marirosa Toscano, delle medaglie al merito scientifico Pietro Bucci, istituita da un quinquennio dalla Sezione Calabrese della Società Chimica Italiana, conferite a Emilia Paone e Mario Prejanò, con laurea e dottorato di ricerca, la prima presso l’Università Magna Grecia di Reggio Calabria, ed il secondo presso l’Università della Calabria. In conclusione il Rettore Pietro Bucci rappresenta per l’Università della Calabria una figura luminosa dei tanti primati italiani: la ricerca nel campo della Spettroscopia Molecolare e cristalli liquidi; la ricerca informatica con l’attivazione dei Consorzi Crai, Cud e Tebaid; il rapporto di collaborazione in materia didattica e scientifica con la Repubblica Popolare Cinese, sottoscritto nel 1979 con l’arrivo, nel campus universitario di Arcavacata, di un primo nucleo di studenti cinesi; l’istituzione nel 1980 di un ufficio stampa a sostegno del diritto d’informazione e trasparenza dell’Università, mentre nessun Ateneo statale italiano era dotato di tale ufficio; l’avvio nel 1988 del Progetto Erasmus per la mobilità degli studenti universitari italiani nell’area dell’Unione Europea, quale delegato nazionale del Ministero della Pubblica Istruzione; l’assunzione di responsabilità del mandato per svolgere le funzioni di primo presidente del Campus Biomedico di Roma ed altro ancora. Una figura che costituisce per l’Università della Calabria, insieme al primo Rettore, prof. Beniamino Andreatta, un punto di riferimento scientifico, etico, morale ed amministrativo molto alto da tenere in alta considerazione nel costruire il presente e il futuro della stessa università, bisognosa di trovare nuove motivazioni nel suo percorso di vita sia per l’immediato che per i prossimi anni. (B.N.)


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