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Per il Rettore del Campus calabrese di Arcavacata Nicola Leone è un giorno solenne. O meglio, è uno dei tanti giorni di festa che da quando è diventato Rettore si gode per via dei tanti riconoscimenti internazionali che arrivano sul suo tavolo.
La notizia del giorno è che anche quest’anno l’UniCal è stata inserita nel World University Rankings 2024, che è la prestigiosa classifica dei migliori atenei del mondo stilata dalla rivista inglese Times Higher Education, e che valuta la qualità della ricerca e didattica delle università.
Secondo una nota ufficiale diffusa dal Campus calabrese, “L’UniCal cresce in tutti i parametri presi in considerazione e scala la classifica mondiale passando dalla posizione 801 dello scorso anno alla 501, su un totale di ben 1904 università esaminate. A livello nazionale l’UniCal guadagna 20 posizioni e raggiunge il 27esimo posto, salendo sul terzo gradino del podio tra gli atenei a sud di Roma”.
Gli esperti di questo mondo spiegano che “A incidere maggiormente sulla valutazione complessiva è il punteggio di 69.6 conquistato per la qualità della ricerca (Research Quality). In questo parametro vengono presi in esame il numero di citazioni, la rilevanza delle pubblicazioni e l’impatto dei progetti di ricerca”.
-Ma in quali settori specifici l’Unical primeggia?
La crescita più rilevante, - rispondono all’Unical- riguarda la didattica (Teaching): qui l’UniCal è passata da 17.1 a 34.9, migliorando soprattutto nei dati relativi al rapporto studenti di dottorato/laureati triennali e studenti di dottorato/staff accademico. Buono anche il risultato (47.4) ottenuto nel parametro riferito alla frequenza con cui la ricerca dell’università viene citata in brevetti industriali (Industry).
Il dato forse più interessante del momento secondo noi è invece un altro.
Dall’indagine diffusa si consolida, infatti, la “prospettiva internazionale dell’UniCal” che nell’International Outlook passa dal punteggio di 37.9 al punteggio di 43.2, grazie all’aumento del numero di studenti internazionali (passati dal 3,3% al 5,4%) e alla introduzione del nuovo indicatore sullo studio all’estero, cui viene assegnato il punteggio di 48. Il che è davvero emblematico per un Campus che fino a ieri pareva destinato a restare isolato per sempre.
Ma la nota ufficiale dell’Unical chiarisce che “Un leggero miglioramento (da 18 a 19.5) si registra pure nel parametro che fa riferimento al contesto territoriale in cui viene svolta la ricerca (Research Environment) grazie ad un aumento della reputazione dell’attività scientifica. In questo parametro l’UniCal è penalizzata dal fatto che vengono valutati gli introiti sui quali incide negativamente la debolezza del tessuto socio-economico del territorio”.
Il Times Higher Education, infine, evidenzia l’evoluzione positiva del rapporto donne/uomini all’interno della comunità accademica (da 57:43 a 62:38) e del numero di studenti per ogni componente dello staff universitario (da 23.2 a 16.1).Molte cose insomma sono migliorate rispetto al passato, e molte altre- fa sapere dal chiuso della sua stanza il Rettore Nicola Leone- sono in arrivo nei mesi e negli anni che verranno.