Vaccini: somministrazioni. Al 26 maggio (aggiornamento ore 6.13), il 36,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 21.677.111) e il 17,9% ha completato il ciclo vaccinale (n. 10.647.817), con alcune differenze regionali.
Nonostante le Regioni utilizzino la quasi totalità delle dosi a disposizione, il mancato decollo delle consegne si riflette sul numero di somministrazioni settimanali, stabili rispetto alla settimana precedente (+0,7%) con una media mobile a 7 giorni intorno a 485 mila inoculazioni al giorno. (3-Fine)
Vaccini: copertura delle categorie prioritarie. Il 78,9% degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con importanti differenze regionali: se Puglia, Veneto, Lombardia, Molise, Provincia autonoma di Trento, Lazio ed Emilia-Romagna superano l’80%, Calabria e Sicilia restano ancora sotto il 70%.
In dettaglio:
Over 80: degli oltre 4,4 milioni, 3.662.072 (82,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 421.570 (9,5%) hanno ricevuto solo la prima dose.
Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 1.821.288 (30,5%) hanno completato il ciclo vaccinale e 3.047.328 (51,1%) hanno ricevuto solo la prima dose.
Fascia 60-69 anni: degli oltre 7,3 milioni, 1.686.671 (22,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 3.370.777 (45,8%) hanno ricevuto solo la prima dose.
Soggetti fragili e loro caregiver: a questa categoria sono state somministrate 6.785.309 dosi, su cui è impossibile effettuate ulteriori analisi, perché tuttora per questa categoria non sono noti il denominatore totale e la sua distribuzione regionale, né la suddivisione tra 1a e 2a dose.
"Complessivamente – precisa Gili – oltre 3,7 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino e più precisamente: 7,6% degli over 80 (n. 336.061); 18,4% della fascia 70-79 (n. 1.099.757); 31,3% di quella 60-69 anni (n. 2.306.916)". A fronte di una fascia 60-69 in cui il rallentamento della curva delle somministrazioni è iniziato con percentuali di copertura ancora relativamente basse e con oltre 2 milioni di persone attualmente non protette dal vaccino, spicca l’impennata della fascia 50-59 anni.
"Più in generale – commenta il Presidente – alcune Regioni, piuttosto che utilizzare altre strategie per aumentare la copertura vaccinale degli over 60, stanno ampliando in maniera molto diversificata i target anagrafici con l’obiettivo primario di mantenere elevato il numero delle somministrazioni".
"Se da un lato il mix tra riaperture graduali, progressione della copertura vaccinale nelle persone a rischio, comportamenti virtuosi della popolazione ed effetto della stagionalità apre la strada a un prudente ottimismo – conclude Cartabellotta – dall’altro è indispensabile rilevare tre criticità nella gestione della pandemia e della campagna vaccinale. Innanzitutto, i nuovi criteri per assegnare i colori alle Regioni disincentivano la ripresa del contact tracing proprio quando la riduzione dei casi lo renderebbe fattibile; in secondo luogo, la mancata implementazione di strategie vaccinali a chiamata attiva per aumentare la copertura delle fasce più fragili; infine, non è nota la strategia per identificare tempestivamente ogni possibile ripresa del contagio".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News