Arte, Roma: 39 anni dalla Maxitela di Carlo Riccardi a Piazza del Popolo

Un omaggio all’happening che legò per sempre arte e monumenti nella memoria di Roma.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 13 Agosto 2025
Roma - 13 ago 2025 (Prima Pagina News)

Un omaggio all’happening che legò per sempre arte e monumenti nella memoria di Roma.

Arte, Roma: 39 anni dalla Maxitela di Carlo Riccardi a Piazza del Popolo
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Sono passati trentanove anni da quel caldo sabato d’estate del 1986, quando Carlo Riccardi, artista, fotografo e pittore, avvolse “incravattando” l’obelisco diPiazza del Popolo con una delle sue celebri MaxiTele.

Un gesto artistico unico nel suo genere, che seppe unire stupore, provocazione e impegno civile.

L’happening, improvviso e inaspettato, sorprese romani e turisti: molti si fermarono incuriositi, mentre i vigili urbani circondavano l’obelisco per assistere (e forse vigilare) su quell’operazione tanto insolita quanto potente dal punto di vista simbolico.

L’obiettivo di Riccardi era chiaro: sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sullo stato dei monumenti italiani e stimolare le istituzioni a valorizzare e tutelare il patrimonio artistico del Paese.

Un atto poetico e civile che, ancora oggi, resta nella memoria collettiva come una delle performance più iconiche della Roma contemporanea.

Un pioniere della Street Art ben prima che il termine “street art” entrasse nel linguaggio comune, Riccardi aveva già portato nelle piazze d’Italia ed’Europa le sue gigantesche tele. Il movimento da lui fondato, “Art on the Way”, trasformava gli spazi urbani in gallerie a cielo aperto, senza però alterare permanentemente i luoghi: opere itineranti, apparizioni lampo che lasciavano intatto il contesto, ma segnavano profondamente chi le vedeva. Tra le sue performance più memorabili: Piazza della Signoria a Firenze, la MaxiTela per Giovanni Paolo II, srotolata nella Sala Nervi in Vaticano. il Chiostro di San Domenico a Siena, il Teatro Impero di Terracina, la Galleria Raphael di Francoforte, esposizioni a Barcellona e Basilea.

Nel 1987, Roma accolse altre sue imponenti installazioni: da Castel Sant’Angelo a Piazza Navona, da San Pietro al Foro Italico, fino alla spiaggia di Ostia.

Riccardi arrivò persino a “esporre”sott’acqua, nel mare di Ponza, e durante eventi internazionali come il Meeting di Rimini e l’Expo di Milano.

Artista totale, nato a Olevano Romano il 3 ottobre 1926, Carlo Riccardi non fu solo pittore e performer, ma anche uno dei primi fotografi italiani a documentare la storia del nostro Paese.

Il suo archivio conta oltre tre milioni di scatti, un patrimonio visivo di inestimabile valore. Negli anni Settanta fondò il movimento Quinta Dimensione, con un manifesto firmato da oltre sessanta artisti, tra cui Pericle Fazzini, Emilio Greco, Umberto Mastroianni e Franco Gentilini.

Il simbolo, un cerchio con due linee parallele dipinto con vernice fluorescente, è ancora oggi visibile al buio. Il messaggio era potente: “Riportare l’Uomo al centro”, coniugando antropocentrismo, cibernetica e una visione astrale dell’essere umano.

Il ritorno in Piazza del Popolo nel 2016, per il trentesimo anniversario della prima MaxiTela,Riccardi tornò in Piazza del Popolo con l’opera “Diamoci una mano”, realizzata insieme a cinquanta artisti e amici. Anche in quell’occasione il messaggio era di unione e dialogo tra i popoli, attraverso il linguaggio universale dell’arte.

Un’eredità luminosa la Maxitela del 16 agosto 1986 non fu solo un’opera d’arte, ma un gesto visionario che ancora oggi ci parla della necessità di custodire e proteggere la bellezza.

Come disse Pierre Carnac, amico e biografo di Salvador Dalí: "Nel 4000 un solo quadro ricorderà il nostro tempo: ilcerchio luminoso di Carlo Riccardi".


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