Cinema: Wim Wenders, 80 anni nel segno del viaggio interiore

Esponente di spicco del Nuovo Cinema Tedesco, è nato a Dusseldorf il 14 agosto del 1945. Tra i suoi capolavori, "Alice nella città", "Paris, Texas" e "Il Cielo Sopra Berlino".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 13 Agosto 2025
Roma - 13 ago 2025 (Prima Pagina News)

Esponente di spicco del Nuovo Cinema Tedesco, è nato a Dusseldorf il 14 agosto del 1945. Tra i suoi capolavori, "Alice nella città", "Paris, Texas" e "Il Cielo Sopra Berlino".

Uno dei mostri sacri del cinema contemporaneo ed esponenti di spicco del Nuovo Cinema Tedesco compie 80 anni: stiamo parlando di Wim Wenders.

Nato a Dusseldorf il 14 agosto del 1945, si trasferisce a Parigi nel 1966. Nella Capitale francese, lavora come incisore nello studio dell’artista americano Johnny Friedlander.

L'esperienza parigina si rivelerà fondamentale per la sua carriera: passa intere giornate alla Cinémathèque, vedendo tre o quattro film al giorno e anche sette nei weekend, cosa che gli permette di maturare una cultura cinefila che traspare in ogni suo film.

Tornato in Germania, dal 1967 al 1970 studia all'Accademia del Cinema di Monaco. La sua opera di esordio, il corto "Scenari", risale al 1967, mentre l'anno dopo realizza "Lo stesso giocatore spara di nuovo", "Ciak film", di cui cura la regia insieme a Gerhard Theuring, e "Victor I", oltre a iniziare a collaborare con la rivista "Filmkritk" e il quotidiano "Süddeutsche Zeitung", in qualità di critico cinematografico.

Durante gli anni Settanta, Wenders è tra le colonne del Nuovo cinema tedesco, movimento che vuole rompere gli schemi del cinema tradizionale.

Il tema del viaggio è il fulcro di quella che, poi, sarà chiamata “la trilogia della strada”: il primo film, del 1973, è "Alice nella città", che Wenders gira in parte negli Stati Uniti e che narra l'amicizia tra un giovane reporter e una bambina. Quest'opera si aggiudica il premio della critica tedesca nel 1974, ed è considerata, ancora oggi, il miglior lavoro fatto da Wenders. Completano la trilogia i due film "Falso movimento" e "Nel corso del tempo". I tre film vedono come protagonista Rüdiger Vogler.

Il successo mondiale, però, arriva nel 1984, con "Paris, Texas", film scritto con Sam Shepard, dove il desolato deserto americano diventa lo specchio di un uomo in cerca di sé stesso e della sua famiglia. Qualche anno dopo, con "Il Cielo Sopra Berlino", Wenders regala al mondo una perla, in cui un gruppo di angeli invisibili osserva la Capitale tedesca e ascolta i pensieri degli uomini, portando ad una fusione delicata tra realtà e metafora.

Nella sua carriera, non mancano documentari memorabili, come "Buena Vista Social Club", del 1999, che fa scoprire al mondo i musicisti cubani, anziani eppure pieni di energia e voglia di vivere, e "Pina", un omaggio 3D alla coreografa Pina Bausch, che sembra una coreografia continua. Nel 2014, invece, lavora a "Il sale della terra", che è dedicato al fotografo brasiliano Sebastiao Salgado, mentre nel 2018 realizza "Papa Francesco – Un uomo di parola".

Lontano dalle mode, negli ultimi anni Wenders si è dedicato ai viaggi e a raccontare storie che parlano di luoghi e persone reali. Con il film "Perfect Days" (2023), ambientato in Giappone, Wenders torna a un cinema intimo e contemplativo, che scorge la bellezza nei gesti quotidiani.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

80 anni
cinema
PPN
Prima Pagina News
Wim Wenders

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU