“Sono Andrea Ravenni, amministratore della Ravaservice srl con sede a Padova, Venezia, Milano e Sesto Fiorentino e che dal 2006 opera nel campo degli allestimenti per eventi. Le scrivo la presente in quanto quotidianamente leggiamo di vari settori fortemente colpiti dalla pandemia, ma non viene mail rivolta l’attenzione verso l’event industry.
Era il 23 febbraio 2020, stavamo disallestendo degli eventi per la settimana della Moda a Milano quando arrivò la prima chiamata di annullamento per un evento del giorno successivo. Da quel giorno si è tutto fermato. È passato ormai un anno dall’inizio della pandemia. È cambiata la nostra vita, è cambiato il Governo ma non è cambiata la Event Industry, ferma dal primo giorno e con lei le sue aziende e i suoi collaboratori.
Un’ industria che non si vede, ma che realizza tutto ciò che vediamo “dal vivo”, da sempre parte del “Made in Italy”. 1 milione di piccoli e grandi eventi che producono *65,5 miliardi di Euro di fatturato *36,2 miliardi di Euro di impatto su PIL.
Un settore strategico per il Paese, con 569 mila addetti, che coinvolge 56,4 milioni di partecipanti e occupa il 40% delle stanze degli alberghi, garantendone la sopravvivenza. (*stima su dati Oxford Economics e Istituto AstraRicerche/ADC Group)
Un intero comparto, e parliamo soprattutto di PMI, sta affrontando una crisi senza precedenti che si traduce in un drammatico calo fino a oltre l’80% del fatturato a causa della pandemia e che rischia di chiudere definitivamente i battenti dopo gli ultimi provvedimenti governativi e la pressoché totale indifferenza sulla drammatica situazione, che impone lo stop a convegni, convention, matrimoni, presentazioni, spettacoli teatrali, concerti e tutto ciò che è eventi ed intrattenimento.
La nostra struttura ogni anno allestisce circa 180 eventi tra aziendali e privati su tutto il territorio Nazionale, nel 2020 questi eventi si sono ridotti a 64 tra eventi reali ed eventi virtuali, in streaming o sulla nostra piattaforma online con una riduzione dell’ 84% del fatturato. Alla luce di quanto appena scritto, chiedo a lei ed alla sua redazione di trovare il modo di dare voce al nostro settore ed alla nostra professione che sta pagando un prezzo altissimo.
Resto a sua disposizione per approfondimenti, informazioni e discuterne insieme, ringraziandola fin d’ora per il tempo dedicatomi, la saluto cordialmente, Andrea Ravenni”
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