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Il parroco: "La sua sincerità ha fatto bucare tutti gli schermi".
Il parroco: "La sua sincerità ha fatto bucare tutti gli schermi".
"Le canzoni diventano ritornelli della vita. Sono come i lumini in chiesa, che continuano a muovere la fiammella anche quando non vi siamo". Così don Luigi Garbini, nel corso dell'omelia per i funerali di Ornella Vanoni, nella chiesa di San Marco, nel quartiere di Brera, a Milano.
"Ti benediciamo Signore perché ci hai dato Ornella", ha iniziato, ricordando episodi di vita e canzoni dell'artista. "La mia fede è troppo scossa ormai ma prego", è stato uno dei versi citati, per ricordare la fragilità della Vanoni, oltre alla sua sincerità, che le ha fatto "bucare tutti gli schermi".
Al termine dell'omelia, la tromba di Paolo Fresu ha fatto risuonare in chiesa le note de "L'Appartamento", uno dei brani più celebri dell'artista.
Il feretro dell'artista, scomparsa venerdì sera a 91 anni, è stato accolto da un lungo applauso.
Sulla bara di legno è stata appoggiata una grande composizione di fiori gialli. A officiare le esequie è don Luigi Garbini.
In chiesa, oltre ai figli e ai nipoti della cantante, ci sono anche molte personalità: il cantante Ron, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, i conduttori Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, la produttrice discografica Mara Maionchi, la cantante Dori Ghezzi, il cantautore Roberto Vecchioni, la cantautrice Gianna Nannini, la cantante e conduttrice Iva Zanicchi, l’assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il questore di Milano, Bruno Megale e il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia. Alle esequie stanno partecipando anche molti cittadini.
Le rose gialle, a forma di cuore, adagiate su un grande cuscino e accompagnate dalla scritta "Gino" sono l'ultimo omaggio di Gino Paoli, che ha anche inviato una grande composizione di fiori bianchi con su scritto "Famiglia Paoli".
Questa mattina, molte personalità hanno omaggiato l'artista alla sua camera ardente, al Piccolo Teatro Grassi, che è stata chiusa alle 13.
"Una grande maestra di libertà per tutte le ragazze, le donne e non solo", ha ricordato Serena Dandini. "Era parte della mia vita già prima di incontrarla. Mi dispiace di averla vista meno di quanto avrei voluto. Ha avuto sempre il coraggio di dire quello che voleva", ha detto Geppi Cucciari.
"Le sue canzoni rimarranno per sempre e ognuno si terrà la sua. Faccio fatica a immaginare che lei sia lì in quella bara", sono state le parole di Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti e grande amica dell'artista. "L'ultima volta che l'ho incontrata mi disse che, nonostante non fosse credente, era innamorata di Gesù", ha raccontato, invece, l'arcivescovo della Chiesa Ortodossa ucraino-russa Giovanni Climaco Mapelli.
Anche la cantante e produttrice discografica Caterina Caselli ha omaggiato la Vanoni: "Era una donna libera. Aveva il coraggio di cambiare. Era molto interessata e curiosa di sperimentare. Però sapeva scegliere sempre l'arte e la bellezza", ha ricordato.
Da Adriano Celentano, invece, un omaggio social: "Cara Ornella, Ti voglio ricordare come sei sempre stata: libera, simpatica, intelligente, colta, bella, con la tua voce eternamente unica. Un'Artista senza tempo!", ha scritto.
"Ha dato tanti colori diversi alle nostre vite, lascerà un grande vuoto ma anche tanta ricchezza", hanno detto i nipoti dell'artista, Camilla e Matteo, parlando con Eleonora Daniele a "Storie Italiane", su Rai1. "Ci ha insegnato a essere un po' artisti anche nella vita, nell'essere un po' in equilibrio tra i controsensi e a essere autoironici", ha continuato Camilla. "È stata in grado di regalare amore fino all'ultimo momento, se n'è andata con grande stile e dolcezza, come solo lei poteva fare. È sempre stata molto presente e ci ha sempre fatto divertire".
"Ci ha sempre visto per quello che siamo o per quello che ci meritavamo di essere", ha aggiunto Matteo. "Non sono mancate mai le chiamate e i momenti per stare insieme, si ricordava qualsiasi piccolo dettaglio della nostra vita. È stata una nonna meravigliosa".
Il nipote ha rivelato un ricordo tra i più divertenti: "Si diceva sempre a dieta ma non riusciva a trattenersi davanti ad un bel bicchierone di vino bianco e un pezzo di formaggio". "Le piaceva abbracciare persone sconosciute, era il suo tratto distintivo. L'ultimo abbraccio che mi ha dato? Mi ha detto che era molto fiera di me, dell'uomo che stavo diventando e questo mi ha riempito il cuore di gioia".
"Io l'ultimo abbraccio non lo ricordo, ma gliene avrei voluto dare un altro ancora sicuramente", ha concluso Camilla.
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