Novità in tutti i sensi in arrivo alla Rai per questo nuovo 2021. Intanto scade il mandato del’AD Salini, e quindi ai vertici dell’azienda avremo nuovi arrivi e nuove sorprese, e tutto naturalmente dipende dai nuovi assetti della politica.
E’ ancora presto per fare nomi e per azzardare ipotesi credibili, perché prima di tutto servirà capire se il Paese vivrà una crisi di governo, ipotesi questa molto probabile, ma anche se fosse un semplice rimpasto di governo potremmo avere in RAI i primi segnali del cambiamento in atto. C’è chi immagina in uscita Giuseppe Carboni, il direttore del TG1, salvo che Di Maio e Palazzo Chigi non decidano di sostenerlo ancora per un anno.
Vedremo. Fatto sta però che al TG1, dato il calo di ascolti registrato dalla gestione Carboni, molti potrebbero essere gli avvicendamenti. Primo fra tutti nella redazione cultura, dove a scaldare i motori per un incarico di prestigio- ci dicono- c’è Leonardo Metalli, uno degli eredi naturali e più effervescenti del mitico Vincenzo Mollica.
Storia la sua tutta da raccontare, piena di traguardi raggiunti e di progetti innovativi realizzati alla grande.
Di certo Leonardo Metalli passerà alla storia del mondo della comunicazione italiana per aver fondato nel 1990 L'Associazione Nazionale Giovani Giornalisti e redige la prima proposta di riforma dell'Ordine.
Sempre nel 1990 è responsabile del centro Media dei Mondiali di Calcio Italia ‘90, poi dell'Ufficio Stampa del Festival di Sanremo, del Salone Internazionale delle Attività Televisive, (Media Sat), e infine sempre in Rai, dell'European Song Contest.
La sua carriera inizia da vero “privilegiato”, nel 1994 svolge infatti il suo praticantato al TV Radiocorriere, scrivendo di cultura e spettacoli e curando gli inserti speciali e le manifestazioni canore. Da questo momento sarà un continuo succedersi di eventi e di avvenimenti che segneranno in maniera marcata e fortemente positiva tutta la sua carriera futura.
Nel 1994 Metalli diventa opinionista nella trasmissione Funari News per l’Associazione Giovani Giornalisti, costola di Stampa Romana della quale è Segretario Generale, e nel contempo collabora con Mino Damato in Rai.
Indimenticabile per lui- racconta- l’incontro con il grande Gianni Minà: è il 1992 quando inizia la sua collaborazione con Gianni Minà per una serie di programmi di Raiuno tra i quali “Voglio vivere così”, storie di grandi artisti internazionali, e “Dentro l’Olimpiade” speciale a puntate sulle Olimpiadi di Barcellona.
Dal 1995 viene assunto come giornalista all’Ufficio Stampa della Rai, dove si occupa di promozione e sviluppo delle trasmissioni culturali e divulgative, completando così il periodo di praticantato e diventando professionista.
Nel 1996 è con Giovanni Minoli per aprire la nuova struttura Raitre-Format. Dal 1997 al 1999 è al Tg2 nella redazione cronaca, agli esteri e in seguito alla cultura e spettacoli e in particolare negli approfondimenti delle rubriche “Costume e Società”.
Dal 1999 viene chiamato al TG1 per curare in video una rubrica quotidiana all’interno del rotocalco “Tg1 Prima”, inventa i reportage nelle case dei grandi artisti e personaggi italiani. Il 2000 è l’anno del grande salto oltreoceano.
Leonardo Metalli lavora con Raiuno come inviato negli Stati Uniti con il programma “Italia che vai mondo che trovi”, una serie da lui creata per raccontare le storie di grandi Italo Americani come il Giudice della Corte Suprema Antony Scalia intervistato in esclusiva, il primo ristoratore italiano negli Usa Tony May e il grande finanziere Larry Auriana.
E’ autore e conduttore di diversi programmi Rai tra cui “Rai: si Grazie”!, “Spot: Si Grazie!”, il “Codice Sanremo” e alcuni speciali con Renzo Arbore, dei quali oltre ad essere autore e conduttore insieme ad Arbore, è anche regista.
Ma la sua passione per la musica lo porta molto lontano. Su Rai International con Arbore scrive e presenta Oggi qui domani là, un racconto della vita, dei viaggi e dei personaggi scoperti nella lunga carriera dell’inventore dei più famosi format della televisione italiana.
Collabora per lungo tempo con Raisat e sui canali Rai del digitale terrestre, con una serie di trasmissioni biografiche sui grandi artisti del cinema e della Tv e, sempre con Renzo Arbore, in programmi di viaggi e spettacolo.
Collabora con Espresso e altri settimanali. Ha presentato diverse manifestazioni ed è autore di alcune pubblicazioni e brani musicali come L'urlo della Rete il primo inno del web. Attualmente è in forza al Tg1 come inviato Speciale e responsabile delle nuove iniziative web.
Nella redazione cultura è stato il curatore responsabile della rubrica musicale Tg1 Note, la più seguita rubrica musicale della TV italiana, che con il 32% di share ha fatto conoscere centinaia di artisti al debutto, inoltre ha curato la rubrica Tg1 Media, sull'analisi settimanale dei giornali italiani e stranieri.
E’ stato nel comitato promotore e organizzatore della struttura Nuovi Talenti Rai per la scelta di nuove figure professionali e nuovi artisti da utilizzare nei programmi Rai. E’ iscritto alla SIAE come autore di programmi e di musiche originali.
E' il promotore del Progetto di legge Telefono e WiFi libero con il canone Rai, il primo passo dello Stato verso la liberalizzazione del collegamento con la rete internet attraverso i 2200 ponti di trasmissione di Rai Way.
Ultima chicca della sua vita professionale, è stato tra i primi a credere nella promozione e realizzazione di un canale Rai in lingua inglese per diffondere il marchio Italia e le sue bellezze nel mondo, e tutt’ora collabora con il progetto “Italiana” di RaiCom. Come dire?
Da una storia professionale come la sua c’è da aspettarsi davvero di tutto, certamente non si meraviglierebbe nessuno se uno dei prossimi incarichi di prestigio in Azienda toccasse proprio a lui.
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