La zanzara giapponese invade l'Italia: quali sono i rischi e come difendersi
Rizzoli (Fond. Mach): "Il timore è che dall'area orientale del Nord Italia si trasferisca a quella occidentale".
(Prima Pagina News)
Martedì 28 Settembre 2021
Venezia - 28 set 2021 (Prima Pagina News)
Rizzoli (Fond. Mach): "Il timore è che dall'area orientale del Nord Italia si trasferisca a quella occidentale".
L'Italia Settentrionale è invasa dalla zanzara giapponese (Aedes japonicus), una fra le tre specie di insetti più invasive al mondo. La prima Regione a essere interessata dall'invasione è il Friuli Venezia Giulia, dove l'insetto è stato individuato a fine estate.

Si tratta di una zanzara che ha origine in Asia, nasce e vive nei boschi, si riproduce ed è presente soprattutto nelle aree umide o con temperature particolarmente fredde, ma si diffonde molto velocemente nelle aree urbane.

"La zanzara giapponese nasce nei boschi, ma in Europa e da noi la troviamo nelle città e persino nei piccoli centri immersi nella natura", ha spiegato a Repubblica il dottor Fabrizio Montarsi, responsabile del laboratorio di parassitologia dell'Istituto zooprofilattico di Padova.

Con un aspetto e le dimensioni che la rendono simile alla Tigre, la zanzara giapponese è capace di adattarsi al clima mite e temperato del Centro e del Sud dell'Europa, riuscendo a sopravvivere all'inverno, ed è molto aggressiva, specialmente durante il giorno.

"Il timore è che dall'area orientale del Nord Italia si trasferisca nella parte occidentale", ha detto al sito di Repubblica Annapaola Rizzoli, medico veterinario della Fondazione Edmund Mach.

La zanzara giapponese fa da vettore alla cosiddetta "encefalite giapponese", emicrania che comporta mal di testa pulsanti, disturbi gastrointestinali e febbre, ma secondo gli esperti potrebbe essere anche per altre malattie infettive come la febbre del Dengue e la Chikungunya.

"Un'altra delle conseguenze sarebbe la cefalea giapponese ma in Europa finora non abbiamo riscontrato alcun caso. Perché il virus venga trasmesso occorre infatti che ci siano l'insetto, il virus e lo stesso identico ambiente in cui questa trasmissione è possibile, tipicamente quello del Sudest asiatico", ha aggiunto Montarsi.

La zanzara giapponese, escluse tutte le variabili del caso, preferisce vivere in zone umide. "Il successo dell'invasione della zanzara giapponese è dovuto anche alla sua notevole resistenza alle lunghe distanze e - ha evidenziato Rizzoli - alla capacità di svilupparsi in una serie di contenitori naturali e artificiali in cui ci sia ristagno d'acqua", per cui bisogna intraprendere tutte le misure utili a far sì che l'insetto non proliferi, "a cominciare dal non lasciare aperti i contenitori che possono colmarsi di acqua, non accatastare materiali, usare le reti antizanzare, vuotare e capovolgere gli annaffiatoi, mantenere pulite le aree in cui si vive".

Aspettando gli accertamenti degli esami di laboratorio in merito alla pericolosità di questo insetto, la Regione Veneto ha reso noto che in Italia è disponibile un vaccino, che può essere somministrato attraverso un'iniezione intramuscolare a tutti i soggetti che abbiano almeno due mesi di età. Per la vaccinazione completa è prevista la somministrazione di due dosi a circa un mese di distanza l'una dall'altra.

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