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Giudicando in maniera distaccata senza lasciarsi prendere la mano dai ragionamenti politici pur, non indifferenti, nella giornata conclusiva due i fatti di maggior rilievo: le lacrime sinceri di Maria Elena Boschi ed il tono alto molto più del solito di Matteo Renzi a conclusione dei lavori, quello della Boschi è stato personale e politico avendo voluto l’ex ministro alle pesanti osservazioni ricevute negli ultimi anni “mi hanno maltrattata come donna, come parlamentare, come ministro e come figlia non ne parliamo”: e meno male che mio padre è stato assolto dalle accuse sulla vicenda Etruria.
Quanti hanno lasciato, anche dopo il PD Italia Viva sono “ingrati”. E qui commozione e lacrime attenuate da applausi e standing ovation. E’ seguito un dibattito di grande livello incentrato su Hannah Arendt super citata da Renzi sui temi della giustizia e della vicenda Open di cui in tanti si sono detti indignati per il silenzio vigliacco di cui pur sempre è venuto alla Leopolda.
E’ stata espressa grande sorpresa per il fatto che i magistrati hanno impiegato più forse dell’ordine (300 militari per le perquisizioni agli indagati che per tentare di catturare Matteo Messina Denaro e dal fondo, hanno sbagliato Matteo).
Nei vari interventi è stata vista con commenti positivi la decisione di Renzi di partecipare a tutte le udienze del processo Open quando ci sarà.
Commenterò tutte le 92.000 cartelle scritte dai P.M. poi con Scalfarotto la decisione di recuperare in parlamento il disegno di legge Zan bocciato al senato.
Ma come fa Renzi a caricarsi di cotanti impegni? Chi vuol far politica deve sapere che per farla seriamente ci vuole passione impegno ma soprattutto fatica come ha confermato l’ex Ministro Bellanova oggi viceMinistro, che con Italia viva ha parlato di lancio della “costituente del riformismo”, abbandonato dal PD che si è piegato alle logiche populiste.
Alle 13 in punto con vestito nero camicia e cravatta il saluto finale di Renzi che ha citato il famoso intevento di Aldo Moro ai gruppi parlamentari il 28 febbraio 1978 che ha salvato la stabilità della politica ecco perché la discussione sul centro mi fa venire l’orticaria, anche se da quel punto si vincono le elezioni in europa e nel mondo. Shulz ha vinto le elezioni perché è andato a prendere i voti della Merkel oramai in uscita. Macron ha vinto perché ha capito che si riparte dal centro, l’abbandono di Blair dalla vita politica non ha più fatto vincere i laburisti. Lo scenario futuro secondo Renzi: Salvini resta dov’è la Meloni insegue la Lepen mentre Berlusconi non entra in questo gioco, il PD sceglie la sfida contro la destra e si allea con i cinquestelle, rinnegando le comuni battaglie, mentre Italia Viva dovrà occupare quello spazio.
Cosi si europeizza la politica. “quando un bambino viene lasciato morire di freddo in una foresta bielorussa la politica italiana deve dire che l’Europa è un’altra cosa ed ha il volto di Draghi e non di Conte. Sul prossimo Presidente della Repubblica non si è precisato anche se ha detto che è stato un grande elettore di Mattarella. Adesso quello che conta è il prestigio internazionale, la forza della esperienza politica e personale. Un presidente che garantisca transizioni democratiche a livello europe. Ed ancora, smentendo il presidente dell’ARS sicialiana Miccichè lancia la candidatura di Davide Faraone oggi capo gruppo al Senato di IV a sindaco di Palermo, dove continuerà a fare politica sempre con gli occhi di sua figlia Sara come è noto autustica. L’arrivederci al prossimo hanno con Grazia Deledda :”figlio che vuoi fare da grande?: lo scrittore. Allora sei matto! figlio che vuoi fare da grande?: lo scrittore te l’ho già detto, ma che farai da grande?: stessa risposta” e la scrittrice sia ringraziato il Dio.
Il pensiero finale a Steve Jobs: la cultura e la competenza vincono sempre.