Lirica, Arena di Verona: Nabucco, Carmen, Rigoletto e Aida, all'Opera Festival arrivano le "regine" dell'estate

Appuntamenti dal 21 al 24 agosto.

(Prima Pagina News)
Martedì 19 Agosto 2025
Verona - 19 ago 2025 (Prima Pagina News)

Appuntamenti dal 21 al 24 agosto.

Quattro sere, quattro opere imperdibili. E un’Arena al lavoro giorno e notte per consentire la rotazione di allestimenti, cast internazionali, pubblico e lavoratori. Da giovedì 21 a domenica 24 agosto, il 102° Opera Festival mette in scena Nabucco, Rigoletto, Carmen e Aida.

Giovedì 21 agosto, alle 21, torna il baritono Amartuvshin Enkhbat come protagonista di Nabucco, nuova produzione con cui ha inaugurato il Festival 2025, ripreso anche da Rai. Di assoluto rilievo le due figlie di Nabucco: Olga Maslova quale temibile Abigaille e Aigul Akhmetshina quale Fenena. In scena anche Galeano Salas nei panni di Ismaele e il basso Simon Lim come Zaccaria. Completano il cast Gabriele Sagona –gran sacerdote di Belo–, Matteo Macchioni –Abdallo– e Daniela Cappiello – Anna.

Il Coro, preparato da Roberto Gabbiani, dà voce alle pagine più celebri, tra cui Va’ pensiero, mentre il Maestro Pinchas Steinberg guida l’Orchestra di Fondazione Arena. Grande impegno anche per i complessi Tecnici di Fondazione Arena nello spettacolo di Stefano Poda, che mostra lo scontro fra i popoli del libretto in un dualismo di colori e masse in perenne conflitto, particelle separate in attesa di ricongiungimento in una sola umanità. Tremila costumi, tessuti innovativi, duelli di scherma, simbolici effetti speciali. Ultima replica: 5 settembre. 

Venerdì 22 agosto, alle 21, seconda rappresentazione del capolavoro verdiano Rigoletto. Protagonista solo per una serata il baritono Amartuvshin Enkhbat, che avviò la sua carriera internazionale debuttando in Arena proprio in questo titolo otto anni fa. Nuovi interpreti per la singola data sono l’applaudito soprano Rosa Feola come Gilda, figlia di Rigoletto, e il tenore messicano-americano Galeano Salas come Duca di Mantova. Il sicario Sparafucile è Gianluca Buratto, la sorella Maddalena Martina Belli. Nel cast Smimmero, Maionchi, Zizzo, Macchioni, Ceriani, Rosalen, Inoue, Chikviladze.

L’Orchestra e il Coro di Fondazione Arena, quest’ultimo preparato da Roberto Gabbiani, sono diretti dal giovane Maestro Michele Spotti. I complessi tecnici areniani riprendono l’allestimento scenico con cui fu ricreato il primo Rigoletto sotto le stelle con la firma dell’architetto Ettore Fagiuoli: nelle grandi scene dipinte da Raffaele Del Savio secondo la tradizione italiana, scorci di Mantova, le sponde del Mincio dal Castello di San Giorgio alla rocca, e le stanze affrescate di Palazzo Te. I costumi di Carla Galleri e le luci di Claudio Schmid completano il disegno registico di Ivo Guerra di una corte libertina tra feste ed intrighi. Per Verdi, il capolavoro più coraggioso e controverso, “la sua opera migliore”. Repliche 30 agosto e 6 settembre, per l’ultima data del Festival. 

Sabato 23 agosto, alle 21, torna Carmen con i suoi più applauditi interpreti: protagonista Aigul Akhmetshina, con Francesco Meli (José), Mariangela Sicilia (Micaela), Erwin Schrott (Escamillo). Completano il cast Sofia Koberidze, Daniela Cappiello, Jan Antem, Vincent Ordonneau, Gabriele Sagona, Giulio Mastrototaro.

Alla guida di Orchestra e Coro di Fondazione Arena, Francesco Ivan Ciampa. L’opera è in scena a 150 anni dalla prima assoluta e dalla scomparsa prematura del suo compositore Georges Bizet, nonché per i 30 anni dello spettacolo ‘colossal’ firmato dal regista e scenografo Franco Zeffirelli, esordiente in Arena con questo allestimento. Costumi d’epoca di Anna Anni, luci di Paolo Mazzon, coreografie originali di El Camborio eseguite dal Ballo areniano e dalla Compañia Antonio Gades di Getafe. In scena 500 fra artisti del Coro, mimi, figuranti, corifee, bimbi, voci bianche di A.Li.Ve., cavallari, danzatori e animali. I tecnici areniani ricreano nei quattro atti dell’opera altrettanti paesaggi di Siviglia e dintorni, tra piazze, taverne e alture, fra briganti mercanti e toreri, con attenzione al dettaglio da set cinematografico. Repliche 29 agosto e 3 settembre.

Domenica 24 agosto, alle 21, in scena Aida di Verdi, ‘regina’ dell’Arena sin dalla prima notte d’opera del 1913. Protagonista è Maria Josè Siri, che prende il posto di Marina Rebeka. Yusif Eyvazov dà voce e corpo all’amato Radames e Agnieszka Rehlis per un’ultima volta alla principessa Amneris. In scena Simon Lim come gran sacerdote Ramfis, Youngjun Park come Amonasro – re nemico e padre di Aida – e, a completare il cast, Ramaz Chikviladze, Riccardo Rados, Francesca Maionchi. Daniel Oren dirige Orchestra e Coro di Fondazione Arena, nell’allestimento ‘di cristallo’ firmato da Stefano Poda che unisce antica simbologia egizia, alta moda e arte contemporanea. Si replica il 28 agosto e il 4 settembre.

I biglietti per tutte le date sono in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona, su Ticketone e alle Biglietterie di via Roma e di via Dietro Anfiteatro, oltre che in Arena. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65.

L’Arena di Verona Opera Festival 2025 conta sul sostegno di numerosi sponsor, in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, e poi Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, Forno Bonomi, Numia, RTL 102.5, Genny, che ha firmato le divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico, e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Metinvest, Saba Italia, SDG Group, Sartori di Verona, Palazzo Maffei e Mantova Village. Così come Caviar Service, ManPower Group e Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Ferroli. Oltre a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana dell’omonimo pastificio e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse, con il Gruppo Editoriale Athesis, media partner.


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