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Parlando ai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza russo, il capo di stato ha ribadito la necessità di un controllo sulle armi strategiche. Accusa i Paesi occidentali, e Washington in primis, di aver creato disequilibri con i sistemi di difesa missilistici utilizzando anche dispositivi extra orbitali, il cosiddetto scudo spaziale
(Foto: Putin mentre si rivolge ai membri del Consiglio di Sicurezza russo)
Parlando ai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza russo, il capo di stato ha ribadito la necessità di un controllo sulle armi strategiche. Accusa i Paesi occidentali, e Washington in primis, di aver creato disequilibri con i sistemi di difesa missilistici utilizzando anche dispositivi extra orbitali, il cosiddetto scudo spaziale
(Foto: Putin mentre si rivolge ai membri del Consiglio di Sicurezza russo)
“Abbiamo diversi argomenti da discutere oggi, ma vorrei iniziare dalla situazione nell'ambito della stabilità strategica mondiale, che purtroppo, continua a deteriorarsi”.
Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin aprendo una riunione del Consiglio di Sicurezza russo.
Questo è dovuto ha continuato Putin - “ad azioni distruttive intraprese in precedenza dai Paesi occidentali, le basi di relazioni costruttive e di cooperazione pratica tra potenze nucleari sono state significativamente compromesse”.
L'inquilino del Cremlino non sembra ben digerire lo squilibrio strategico che di fatto si è venuto a creare dopo la caduta dell'URSS e ha lamentato che “Gradualmente, il sistema di accordi sovietico-americani e russo-americani sul controllo degli armamenti nucleari, missilistici e di difesa strategica – a lungo invocato per stabilizzare le relazioni tra le due maggiori potenze nucleari e per rafforzare la sicurezza globale – è stato quasi smantellato”.
In particolar modo sembra prendersela con le iniziative di difesa anti missile, sviluppate soprattutto dagli USA, che, a suo dire, mirerebbero a neutralizzare le capacità offensive russe a livello strategico.
“Attribuiamo le numerose sfide che si sono accumulate in ambito strategico dall'inizio del XXI secolo alle azioni distruttive dell'Occidente, alle sue dottrine destabilizzanti e ai programmi tecnico-militari progettati per minare la parità globale e perseguire una superiorità assoluta e schiacciante”.
Ma in una sapiente strategia del “bastone e della carota”, mostra disponibilità ad onorare ancora il NewStart, interpretando un po' la parte della vittima.
“Nonostante che abbiamo evidenziato gli estremi pericoli di un ulteriore deterioramento, abbiamo anche ripetutamente proposto idee concrete per soluzioni congiunte. Tuttavia, i nostri avvertimenti e le nostre iniziative non hanno ricevuto una risposta chiara”.
Poi in uno slalom minaccioso avverte: “I nostri piani per rafforzare la capacità difensiva del Paese vengono sviluppati tenendo pienamente conto dell'evoluzione della situazione internazionale e vengono attuati in modo completo e tempestivo”.
Mostra poi ancora disponibilità tendendo mani: “La Russia ha costantemente sostenuto il primato dei metodi politici e diplomatici per il mantenimento della pace globale, basati sui principi di uguaglianza, indivisibilità della sicurezza e rispetto reciproco degli interessi”.
E afferma che “l'ultimo importante risultato politico e diplomatico nel campo della stabilità strategica è stata la conclusione del Nuovo Trattato russo-americano per la riduzione delle armi strategiche (New START) nel 2010”.
Putin attribuisce la sospensione di quel trattato, avvenuto nel 2023, alle politiche poste in essere dall'amministrazione Biden.
“Nonostante ciò – continua il leader russo - entrambe le parti hanno dichiarato la loro intenzione di continuare a osservare volontariamente i limiti quantitativi centrali del trattato sulle armi strategiche offensive fino alla sua scadenza”.
In effetti negli ultimi 15 anni, questo accordo ha svolto un ruolo fondamentale nel mantenere l'equilibrio e il controllo delle armi strategiche offensive.
“Sulla base di un'attenta valutazione della situazione, prenderemo una decisione definitiva sull'opportunità di mantenere queste autolimitazioni volontarie. Riteniamo che questa misura sia fattibile solo se gli USA agiranno con uno spirito analogo e si asterranno da azioni che potrebbero minare o interrompere l'attuale equilibrio di deterrenza” - ha aggiunto.
Putin, arringando i membri del Consiglio di Sicurezza russo ha detto di voler chiedere alle agenzie competenti di mantenere una stretta supervisione delle attività americane relative all'arsenale START.
Con particolare attenzione ai piani USA per espandere le componenti strategiche del suo sistema di difesa missilistica, compresi i preparativi per il dispiegamento di intercettori nello spazio, le cosiddette guerre stellari.
Riteniamo che l'attuazione pratica di tali misure destabilizzanti potrebbe vanificare i nostri sforzi per mantenere lo status quo nel campo delle armi strategiche offensive. In questo caso, risponderemo in modo appropriato.
Tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza russo figurano il Vice Presidente del Consiglio di Sicurezza Dmitrij Medvedev, il Ministro della Difesa Andrej Belousov, il Capo del Servizio di Sicurezza Federale Russo (FSB) Alexander Bortnikov, il Capo dell'Amministrazione Presidenziale Anton Vaino, il Presidente della Duma di Stato russa Vjačeslav Volodin, il Rappresentante Speciale del Presidente russo per la Protezione Ambientale, l'Ecologia e i Trasporti Sergej Ivanov, il Ministro degli Interni Vladimir Kolokolcev, il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov, la Presidente del Consiglio della Federazione Russa Valentina Matvienko, il Primo Ministro russo Mikhail Mishustin, il Direttore del Servizio di Intelligence Estero Russo (SVR) Sergej Naryškin, l'Assistente Presidenziale Nikolaj Patrushev e il Segretario del Consiglio di Sicurezza Sergej Šojgu.