Omicidio Nadia Cella, marito Cecere: "Mia moglie conosceva Soracco di vista"

"Mi disse da subito, nel 1997 quando ci conoscemmo, che era stata perquisita. Ma poi non ne parlammo più fino al 2021, quando siamo stati convocati in questura per la riapertura delle indagini".

(Prima Pagina News)
Giovedì 25 Settembre 2025
Genova - 25 set 2025 (Prima Pagina News)

"Mi disse da subito, nel 1997 quando ci conoscemmo, che era stata perquisita. Ma poi non ne parlammo più fino al 2021, quando siamo stati convocati in questura per la riapertura delle indagini".

"Mia moglie mi disse che conosceva Soracco di vista, forse lo aveva visto una volta a ballare.

Mi disse da subito, nel 1997 quando ci conoscemmo, che era stata perquisita. Ma poi non ne parlammo più fino al 2021, quando siamo stati convocati in questura per la riapertura delle indagini".

Lo ha detto stamani, in aula Lorenzo Franchino, marito di Anna Lucia Cecere, l'ex insegnante accusata dell'omicidio di Nadia Celli, avvenuto nel maggio del 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco, dove la donna lavorava.

Il commercialista, difeso da Andrea Vernazza, è a processo con l'accusa di favoreggiamento. A difendere Cecere sono gli avvocati Giovanni Roffo e Gabriella Martini.

"Quando siamo stati chiamati non sapevamo il motivo. Io mi arrabbiai moltissimo perché perdevo una giornata di lavoro", ha precisato l'uomo, sminuendo le minacce e gli insulti ricevuti dalla moglie, tutti intercettati e agli atti del processo: "Litigavamo perché era stato rovinato un mobiletto. Ma non mi ha mai alzato le mani o spaccato oggetti in casa".

Anche l'amica Maria Stella Favata ha evidenziato che "Anna Lucia le parlò di Soracco dicendo che non lo trovava per nulla interessante, anzi disse che era un Tersite", un personaggio che nell'Iliade di Omero era un antieroe per bruttezza e codardia. "C'era rimasta male che le fosse stato affibbiato questo interesse per lui".

Presente in aula, come testimone, anche un ex fidanzato della donna, Alexandre Vernengo: "Mi chiamò una mattina di maggio del 1996 ed era sconvolta perché le avevano perquisito casa ed era sospettata dell'omicidio. le chiesi se c'entrasse qualcosa e le mi rispose risentita 'Ma stai scherzando?".

La difesa di Soracco ha chiamato a testimoniare la docente universitaria Rosella Levaggi, che ha confermato che al pranzo al Lago di Rigopiano, avvenuto prima dell'omicidio, c'era lei e non la Cecere.


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