Polizia, Chianese (ES): domani funzionari di nuovo in piazza contro riordino carriere iniquo

Dichiarazione del Segretario generale del Sindacato di Polizia Equilibrio e Sicurezza

(Prima Pagina News)
Mercoledì 13 Novembre 2019
Roma - 13 nov 2019 (Prima Pagina News)

Dichiarazione del Segretario generale del Sindacato di Polizia Equilibrio e Sicurezza

“Lo avevamo già detto in tutte le sedi e lo abbiamo ribadito oggi in audizione al Senato: dal riordino i poliziotti non si aspettano le piccole mancette proposte, ma concrete opportunità di carriera che sanino davvero le gravissime inadempienze del Ministero dell’interno, l’unico in tutto il Comparto sicurezza e difesa ad aver accumulato un ritardo ormai ventennale nell’espletamento di moltissimi concorsi interni e aver addirittura omesso di bandirne altri, danneggiando tutti i poliziotti”. Così Vincenzo Chianese, Segretario generale del sindacato di polizia Equilibrio Sicurezza, che aggiunge: “Innanzitutto è inammissibile che gli appena 60 milioni destinati al riordino da questo Esecutivo siano prelevati dalle risorse destinate al funzionamento delle amministrazioni, senza che nella legge di bilancio siano immediatamente restituiti. Questo potrà ripercuotersi, tra l’altro, sulle divise e sulle dotazioni dei poliziotti e, quindi, sulla sicurezza nostra e dei cittadini”. “E non basta – prosegue il sindacalista: nei correttivi proposti, per i ruoli di base e per quelli intermedi c’è solo una distribuzione a pioggia di pochi spiccioli, mancando del tutto quegli interventi che tutti i sindacati della Polizia di Stato chiedono a gran voce per far sì che il ruolo agenti e assistenti vengo unificato di fatto a quello dei sovrintendenti e che questi ultimi possano andare a riempire le ben 12.000 vacanze nel ruolo degli ispettori, un fenomeno che solo la Polizia di Stato lamenta”. “In questo contesto esemplare è il caso della ‘pugnalata alle spalle’ che lamentano i funzionari del ruolo ad esaurimento della Polizia di Stato i quali – si accalora Chianese – ancora attendono la qualifica di commissario capo, la confluenza nella carriera ordinaria e un equo ristoro pensionistico: misure sulle quali tutti i sindacati, oggi a Palazzo Madama, ma anche il Capo della Polizia ed il Governo Conte 1, si erano detti d’accordo, ma che il Governo Conte 2 si accingerebbe ora a negare”. “Domani questi instancabili servitori di uno Stato che sembra essersi dimenticato di loro, ancora una volta manifesteranno difronte a Montecitorio, proprio durante l’esame della conversione del decreto-legge 104, all’interno del quale, per il riordino delle carriere, sono state inserite risorse aggiuntive inadeguate, oltretutto sottratte proprio alla macchina della Sicurezza, per essere poi distribuite a pioggia, senza risolvere le ingiustizie ultraventennali di cui essi sono vittime” conclude.


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