Premio Nazionale Letterario Troccoli Magna Graecia, al via la 36esima edizione

Punto di riferimento ormai della cultura italiana, la cerimonia ufficiale di premiazione è prevista per il prossimo 26 maggio in Calabria, nel Teatro Comunale di Cassano all'Ionio.

di Pino Nano
Martedì 22 Marzo 2022
Cosenza - 22 mar 2022 (Prima Pagina News)

Punto di riferimento ormai della cultura italiana, la cerimonia ufficiale di premiazione è prevista per il prossimo 26 maggio in Calabria, nel Teatro Comunale di Cassano all'Ionio.

Il Premio Letterario Nazionale Troccoli Magna Graecia torna dopo due anni di fermo dovuto alla pandemia, con la sua 36^ edizione. Il Premio quest’anno -ricordiamo-è stato assegnato al romanzo Terra Santissima, di Giusy Staropoli Calafati, e solo a pochi giorni dalla notizia ufficiale della candidatura dello stesso romanzo al Premio Strega Edizione 2022.

“Sono ben lieto", scrive Martino Zuccaro, presidente del premio, nella lettera di comunicazione all'autrice "di comunicarle che il Comitato organizzatore del Premio Letterario Nazionale “Troccoli Magna Graecia”, dopo aver attentamente vagliato le segnalazioni pervenute da illustri personalità del mondo culturale, accademico e artistico italiano, nonché le istanze dei singoli e la sua personale attività culturale, ha approntato una terna di finalisti nella quale figura anche Lei. Dopo una ulteriore, scrupolosa cernita il Comitato ha scelto la Sua persona quale vincitrice della XXXVI edizione del Premio, nella Sezione Saggistica".

-Presidente Zuccaro, con quale obiettivo è nato 36 anni fa il Premio?

L’obiettivo del Premio è sempre stato quello di “promuovere e valorizzare la ricerca letteraria, storica e sociale di autori contemporanei, approfondire l’opera dello scrittore Giuseppe Troccoli allo scopo di onorarne la memoria e di garantirne la continuità nel ricordo del messaggio educativo, mettere in evidenza l’impegno e l’opera di personalità illustri, che svolgono la propria attività in campo letterario, universitario, artistico e giornalistico”.

-Il Premio cosa rappresenta oggi per la Calabria e per la Sibaritide?

Occorre precisare che il Premio inizialmente era circoscritto alla Sibaritide ed è nato per approfondire l’opera dello scrittore Giuseppe Troccoli, poeta, scrittore, autore di opere teatrali e di critica letteraria. Egli, infatti, ha pubblicato i testi narrativi Lauropoli, Lettera ad Aldo, La piana illuminata, oltre alle sillogi di poesia. L’ombra che ne la mente passa, Il Sogno di Medusa e A bocca chiusa. Pensi che la prima copia di quest’ultima gli è stata consegnata dall’Editore Jan Juglar a Firenze, in un letto d’ospedale dal quale non si sarebbe più rialzato, nel 1962.

-Troccoli ha pubblicato anche vari testi di critica letteraria e teatrali?

Sì, certamente. Pubblicò alcuni commenti critici: Il Decameron (La Prora), Letteratura latina (Minerva Italica), Ugo Foscolo, liriche e prose (Vallecchi); diede alle stampe, inoltre, i saggi critici Giovanni Verga, studio critico, (Barbera), Saggi Danteschi, (Le Monnier) e Purgatorio dantesco, (La Giuntina). Mentre per il teatro pubblicò La vita che scherza, Gli occhi, Tormento, trilogia drammatica (Editrice Moderna), in seguito riveduta e ampliata da titolo La madre e l’altare (editore Landi). Di Troccoli si sono interessati sotto il profilo critico Attilio Momigliano, Massimo Griffo, Pierfranco Bruni, Carlo Del Grande, Marino Moretti, Virgilio Brocchi, Giorgio Caproni, Francesco Flora, Aldo Capasso, Piero Bargellini, Domenico Zappone, Mario de Gaudio, Antonio Piromalli, Alfredo Galletti, Massimiliano Pezzi, Ulderico Nisticò, Vito Barresi e tanti altri.

-Torniamo al Premio: per “sopravvivere” in un ambiente calabrese difficile, e resistere per ben 36 edizioni significa che ha incontrato il favore di un notevole e qualificato pubblico del mondo culturale italiano?

Sì, è proprio così. Con l’ampliamento degli orizzonti culturali e geografici, il Premio ha assunto l’attuale doppia denominazione suscitando l’interesse di autorevoli personalità delle istituzioni scolastiche, del mondo accademico e giornalistico italiano. L’organizzazione del Premio si è mossa su fronti paralleli e convergenti, conferendo riconoscimenti a personalità di consolidato spessore culturale così da offrire ai giovani premiati delle scuole, esempi di studio di impegno da imitare.  Basti dare qualche dato: sono venuti a Cassano in qualità di premiati, cattedratici provenienti da ventitré università italiane, delle quali due pontificie (Gregoriana e Lateranense), trentasei docenti universitari dei quali sei rettori (Frega, Latorre, Crisci, Otranto, Bucci, Berlingò, Volpe, Borzomati); diciannove  giornalisti  di varie testate: Gazzetta del mezzogiorno, La Stampa, Corriere della Sera, TGR Rai, Gazzetta del sud, il Presidente dell’Ordine Nazionale Giornalisti, il Segretario della FNSI, Rai Mediterraneo Magazine. Tra i giornalisti di queste testate, ben cinque sono stati docenti universitari nelle università LUISS “Guido Carli”, UniMessina, Uniroma Torvergata, Università della Calabria. Giova rammentare ancora quattro arcivescovi legati al mondo del giornalismo e un cardinale già rettore della Pontificia Università Gregoriana. Nella sezione scuola, sono stati coinvolti circa 2.500 giovani, più precisamente 2.484. Un’associazione privata (il Centro studi CRESESM che promuove e organizza l’evento) non poteva far di più.

-Vogliamo citare qualche evento particolare organizzato unitamente al Premio?

Ne cito qualcuno. Mostra retrospettiva con esposizione di testi editi e inediti di Troccoli, foto d’epoca, manoscritti e documenti vari, nella Biblioteca civica di Cassano all’Ionio, (1995); Incontri di studio su: Il mediterraneo calabrese nella poetica di Francesco Grisi, 2001; I luoghi, le immagini, i ricordi nella poesia di Sandro Penna, 2006; Il viaggio poetico di Guido Calogero, 2004; Il sentimento poetico di Giuseppe Selvaggi, 2003; I segmenti della Calabria in Cesare Pavese, 2007; Le matrici letterarie di Fabrizio De André nel decennale della scomparsa, 2008; Collettiva di Fotografia, grafica e pittura: Omaggio a Giuseppe Troccoli nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, 2011; La settimana della letteratura calabrese, alla quale hanno aderito dieci istituti scolastici di istruzione secondaria inferiore e superiore; e un annullo filatelico speciale in occasione della 25.ma edizione. Gli incontri di studio e di approfondimento critico sui vari autori italiani sono stati tenuti e coordinati dal presidente del comitato scientifico del Premio Pierfranco Bruni.

-Per la 36^ edizione si preannuncia qualche novità?

Gli organizzatori del Premio -in seguito ai suggerimenti di alcuni accademici amici del Premio- hanno istituito un gruppo di partner culturali, denominato Partners istituzionali per la promozione culturale del territorio. In pratica sono stati invitati i responsabili di musei e di altre strutture similari a fornire idoneo materiale promozionale da distribuire gratuitamente nel corso della cerimonia di consegna dei riconoscimenti. Gli invitati sono i direttori del Museo archeologico e del Parco archeologico di Sibari e di Amendolara, del Museo archeologico di Broglio, del Museo della civiltà contadina di Trebisacce, del Museo archeologico di Castrovillari, dei Musei diocesani di arte sacra di Cassano all’Ionio e di Rossano, Museo Amarelli della liquirizia di Rossano, del Parco Nazionale del Pollino, del G.a.l. Pollino e del G.a.l. della Sibaritide Federico II.


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