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Domenica 7 Aprile, Rai-Documentari ripropone il racconto, per certi versi affascinante e suggestivo, della storia di Natuzza, la mistica calabrese scomparsa 14 anni fa all’età di 85 anni, e che durante la Settimana Santa viveva il mistero delle stigmate.
Lo speciale firmato da Pino Nano e Maurizio Pizzuto dal titolo “Il Rifugio delle Anime- Storia di Natuzza Evolo”, presentato dal direttore di Rai-Documentari, Fabrizio Zappi, andrà in onda per la seconda volta su Rai 3 alle ore 13.00 di domenica prossima.
Lo speciale -spiegano gli autori- non è altro che la storia di questa donna calabrese che raccontava di “vedere e di parlare con la Madonna” Ma la mistica di Paravati -precisa il docufilm- raccontava anche di essere in grado “dialogare con gli angeli e con le anime dei defunti”.
Lo speciale prodotto da Studio Colosseo -la regia è di Simone Rubin. - propone alcune interviste inedite ed esclusive in cui Natuzza ha raccontato negli anni come “dietro le spalle di ognuno di noi c’è un angelo custode con il quale io parlo, e che mi aiuta a riconoscere cosa pensa e cosa vuole chi viene a cercarmi”.
È lo stesso angelo custode- ripeteva più volte Natuzza- che “mi permette di parlare tante lingue diverse, pur non essendo io mai andata a scuola, e pur non avendo mai imparato né a leggere né a scrivere”.
”Il Rifugio delle Anime” –per gli autori- vuole essere soprattutto la ricostruzione dettagliata di quello che per la Chiesa diventò negli anni 30/40 un caso davvero “difficile da decodificare e da interpretare”.
Un grande “mistero ancora irrisolto”, e che a cento anni dalla nascita di Natuzza Evolo -questo il messaggio finale del film di Pino Nano e Maurizio Pizzuto- hanno trasformato la storia di questa contadina calabrese in “una vera e propria leggenda popolare”.
Sarà ora la Chiesa di Papa Francesco, nei prossimi anni, ad analizzare i “frutti di Paravati” e a decidere sulla santità o meno di Natuzza Evolo, anche se per la gente che l’ha incontrata e conosciuta- questo il messaggio finale dello speciale televisivo di Rai Documentari- “Natuzza è già Santa”.