Salute: AMWC | Aesthetic & Anti-Aging Medicine World Congress 2024
Come agisce l’ormone della longevità, una scoperta dell’Universita degli studi di Bari Aldo Moro.
di Angela Marocco
Domenica 31 Marzo 2024
Roma - 31 mar 2024 (Prima Pagina News)
Come agisce l’ormone della longevità, una scoperta dell’Universita degli studi di Bari Aldo Moro.
Salute: AMWC | Aesthetic & Anti-Aging Medicine World Congress 2024
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Il mondo della medicina estetica e delle terapie mediche anti-aging ha fatto un passo avanti significativo, numerose innovazioni e scoperte sono state presentate al Convegno Anti-Aging di Monaco (AMWC) il 27- 28-29 marzo 2024.

Questo evento annuale ha riunito i migliori esperti del settore per condividere conoscenze, tendenze e tecnologie emergenti nell'ambito dell'invecchiamento sano, di successo e della bellezza duratura.

Esperti provenienti da tutto il Mondo, scienziati affermati in diverse discipline, tra cui dermatologia, chirurgia plastica, medicina estetica endocrinologia e nutrizione, hanno collaborato per sviluppare protocolli integrati che affrontano l'invecchiamento da diverse prospettive, garantendo risultati più completi e duraturi.

Di particolare interesse nella sessione curata dal coordinatore scientifico Prof. Ascanio Polimeni , sessione dedicata all’area della longevità e dell’invecchiamento di successo, l’intervento del Prof. Fabio Sallustio, professore associato presso l’Universita degli studi di Bari Aldo Moro.

Con il suo team di ricerca il Prof. ha scoperto come funziona l’ormone della longevità -il kloto - ossia il meccanismo che permette alle cellule staminali dei reni di rimanere attive e di produrre una notevole quantità di questa proteina anti-aging. Lo studio, condotto dai ricercatori dell'Università "Aldo Moro" di Bari in collaborazione con la Biobanca dell'Ircss "Giovanni Paolo Il" di Bari, è stato pubblicato recentemente sulla rivista internazionale Stem Cells.

Il Prof. Fabio Sallustio spiega che queste cellule staminali, producono alcuni rna (l'acido nucleico che, insieme al dna, serve a produrre le proteine) che non danno origine a nessuna proteina, ma che in realtà servono a regolare alcuni importanti processi cellulari. In particolare, uno di questi rna non codificanti, chiamato Hotair, sostiene la capacità proliferativa delle cellule staminali renali e limita la loro senescenza nel tempo.

L'RNA non codificante HOTAIR regola l'invecchiamento delle cellule staminali adulte renali (Adult Renal Stem/Progenitor Cells, (ARPC). Esso limita l'apoptosi, promuove la proliferazione cellulare e regola l'espressione del CD133 (il marcatore tipico di queste cellule, ma anche marcatore inverso di senescenza) e la secrezione della proteina antietà α-Klotho mediante trimetilazione dell'istone H3K27 e silenziamento della ciclina p15. Questi risultati gettano nuova luce sui meccanismi di regolazione di queste importanti cellule renali e potrebbero supportare il futuro sviluppo di terapie di precisione per le malattie renali.

Sebbene il ruolo di Klotho nella mediazione dell’infiammazione rimanga un campo di studio attivo, il possibile effetto terapeutico è promettente. Comprendere il ruolo di questa proteina potrebbe nascondere il segreto per rallentare l’invecchiamento e posticipare o prevenire le malattie ad esso correlate ( malattie cardiovascolari, neurodegenerative, diabete e sindrome metabolica, sarcopenia, osteoporosi e cancro).

Un futuro in cui gli integratori possano essere utilizzati per stimolare le cellule staminali renali a produrre alti livelli di Klotho endogeno potrebbe essere più vicino di quanto pensiamo.

Il Prof. Fabio Sallustio e la sua equipe stanno lavorando su questo aspetto mediante lo Spin-off dell’Università degli Studi di Bari che si chiama PersonGene.

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