Salute: la pandemia da Covid non é finita

A complicare la situazione con inizio dell’anno è l’aumento dei contagi e il picco dell’influenza stagionale con i soliti sintomi, febbre, raffreddore, tosse secca e dolori. Allarme dei pediatri per il virus respiratorio sincinziale.

di Informazione Pubblicitaria
Sabato 31 Dicembre 2022
Roma - 31 dic 2022 (Prima Pagina News)

A complicare la situazione con inizio dell’anno è l’aumento dei contagi e il picco dell’influenza stagionale con i soliti sintomi, febbre, raffreddore, tosse secca e dolori. Allarme dei pediatri per il virus respiratorio sincinziale.

La pandemia da Covid continua e il quadro è diventato più complicato poiché l’influenza stagionale denominata “Australiana” ha ormai raggiunto numeri elevatissimi di contagi.

Quest’anno l’influenza stagionale colpisce in particolare i bambini, infatti i ricoveri in ambiente ospedaliero per influenza e sue complicanze in particolare nei bambini da un anno a cinque anni è di quattro volte più alta di quella riferita alle persone con età superiore ai 65/70 anni rispetto agli anni precedenti.

Come ampiamente previsto all’inizio della stagione invernale siamo quindi ora in piena triplendemia, termine utilizzato per descrivere l’attuale momento in cui la sovrapposizione tra Covid 19 e sue varianti, influenza stagionale Australiana, e virus respiratori sincinziali colpiscono una stessa popolazione o area geografica.

La situazione non deve essere sottovalutata poiché i VIRUS a RNA come quello dell’influenza Australiana e i virus respiratori sincinziali responsabili delle bronchioliti in età pediatrica stanno nelle ultime settimane diventando sempre più aggressivi e richiedono molta attenzione.

Lo afferma Augusto Sannetti Direttore Scientifico dell’Istituto Probiomics Care – Clinical Advancement Research Educational di Roma, a margine dell’importante convegno scientifico di Medicina di Precisione che si è tenuto recentemente a Roma organizzato dall’Associazione Ospedale e Territorio dove un Work Team di esperti nazionali ha discusso e approfondito il tema di effettiva attualità rigurdante “LE INFEZIONI VIRALI E IL MANAGEMENT DELLE MALATTIE INFLUENZALI E DELLA COVID 19 E SUE VARIANTI”.

Anche se la sovraesposizione dei vari virus stagionali influenzali a quella dell’infezione da Covid 19 non comporta eccessivi rischi di prenderle tutte e due insieme per un meccanismo di interferenza virale che protegge ed esclude la doppia infezione è però vero che la contagiosità ed effetti dei virus influenzali e parainfluenzali possono trovare porte aperte in diverse parti del nostro organismo e non solo dell’apparato respiratorio ma ad esempio anche attraverso il sistema vascolare che ci espone a maggior possibilità di essere infettati con effetti collaterali dirompenti sul sistema cardiocircolatorio con conseguente abbassamento complessivo delle difese immunitarie e reale rischio di poter contrarre tutti i vari tipi di infezione virale, sostiene Augusto Sannetti.

I molti tipi di infezione virali potrebbero essere dovuti ad un deficit immunitario causato dalle misure di contenimento utilizzate durante la pandemia e dalle infezioni precedenti concomitanti di Covid 19 che possono essere la causa di aggravamento dei sintomi provocati da altri virus respiratori di tipo influenzale spiega  Zaccagna Alberto uno dei maggiori esperti del Work Team di Roma, medico internista specialista in anestesia e rianimazione di Torino che sottolinea la fondamentale importanza di una corretta profilassi per contrastare l’avanzata dei vari virus influenzali e parainfluenzali di questa stagione anche con il supporto di complessi molecolari nutrigenomici ben conosciuti come GENELASI D3.

La maggioranza degli esperti prevede che il numero di casi di influenza e di infezioni virali continuerà a salire anche nel mese di Gennaio e le principali ragioni del contagio sono da imputare agli incontri di famiglia, cenoni vari consumati durante le feste di fine anno periodo in cui, in particolare, i più piccoli portano il virus influenzale nelle case contagiando i nonni e tutti gli altri parenti in particolare i più fragili.

E’ fortemente raccomandato aumentare quindi la sorveglianza, sottolinea l’immunologo Mauro Mantovani Direttore scientifico dell’Istituto di Medicina Biologica di Milano, raccogliendo campioni da sottoporre a test molecolari e aumentare i sequenziamenti genomici per rilevare le nuove varianti del virus SARS-COVID 2 al fine di monitorare tutti i virus in circolazione per fare diagnosi differenziali attraverso la ricerca di dati attendibili di laboratorio al fine di impostare le più idonee strategie terapeutiche per la personalizzazione delle cure.

Raccomandazioni e indicazioni puntuali su come affrontare l’influenza stagionale e  i vari virus circolanti e le varianti di Covid sono state sottolineate ed approfondite da Nora Moselli Dirigente Medico di anestesia e rianimazione dell’I.R.C.C.S. FPO di Candiolo Torino una delle esperte del Work Team nella gestione domiciliare del paziente critico nelle infezioni respiratorie virali, la quale ricorda come oggi ci troviamo comunque di fronte ad una endemizzazione perfettamente controllabile curabile e guaribile anche con il ricorso di terapie orali diffuse in tutto il mondo.

Nora Moselli in particolare ricorda che la disponibilità di complessi molecolari farmacogenomici come il PIRV F20 per gli adulti e il PIRV D3 PED per l’età pediatrica hanno semplificato la gestione clinica e rappresentato una strategia primaria in corso di infezioni virali per controllare e migliorare la sintomatologia in fase acuta, presidi medici che risultano essere sicuri ed efficaci sul sistema immunitario innato ed adattivo capaci di contrastare le infezioni virali riducendo le complicazioni e le resistenze ai farmaci e all’antibiotico resistenza.

Così come già avvenuto nel mese di dicembre anche nel prossimo mese di gennaio gli ambulatori pediatrici saranno super affollati afferma il noto pediatra Carlo Tonarelli uno dei maggiori esperti del Work Team fondatore della APOI (Associazione dei Pediatri Omeopati Italiani) che osserva come due anni di mancata immunità a causa del Covid sembra essere la ragione della maggiore aggressività dei virus che causano nei bambini  infezioni delle alte vie aeree, con tosse persistente e febbre alta per 4/5 giorni e che lascia conseguenze che possono durare anche due o tre settimane.

La situazione continua Carlo Tonarelli nei bambini è talvolta ancora più complicata in caso di infezione di virus respiratorio sincinziale poiché non esistono misure preventive o vaccini per contrastarlo. Nei bambini è causa di bronchioliti o di affezioni bronchiali e l’utilizzo del PIRV D3 PED è risultato essere utile per ridurre la gravità dell’infezione e il tasso di contaminazione del virus rallentandone la trasmissione.

Un importante trial sperimentale sulle manifestazioni cardiorespiratorie del Long Covid e della sindrome Post Covid è stato descritto ed illustrato da Andrea Salzani Dirigente Medico in cardiologia riabilitativa presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli e Senior Research Fellow – University of Leicester (UK), la sperimentazione e ricerca è stata realizzata presso il Dipartimento di Medicina Interna dell’Università Federico II di Napoli diretto da Antonio Cittadini.

I risultati ottenuti su pazienti che manifestavano dopo infezioni da SARS COV2 sintomi non specifici a partire da febbre, dolori diffusi, astenia e dispnea sono stati molto incoraggianti e hanno dimostrato che una strategia terapeutica con adeguata integrazione farmacogenomica con il complesso molecolare PIRV F20 ha prodotto un’adeguata e più rapida riabilitazione personalizzata migliorando le condizioni dei pazienti fino alla totale scomparsa della sintomatologia.

In conclusione il lavoro degli scienziati del “Work Team Report di Roma” e di quanti altri medici hanno condiviso, dati, informazioni sul Covid e sulle “Infezioni Virali e il Management delle Malattie Influenzali” ha consentito di sviluppare strategie terapeutiche preventive utili per il controllo ed il contenimento sia della pandemia da Covid e delle sue varianti ancora in atto e dei virus influenzali e parainfluenzali stagionali offrendo dei Report qualificati utilizzabili dai medici di medicina generale, dai pediatri di famiglia e dai vari specialisti di settore per conoscenze più condivisibili di una Medicina di Precisione idonea a curare patologie e malattie croniche e comorbidità correlate alle infezioni virali respiratorie e dell’influenza stagionale Australiana a partire dall’età pediatrica fino alla terza età.





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