Sciopero per Gaza: tensioni con la polizia a Milano, bloccata l'autostrada a Bologna

A Roma, il corteo ha raggiunto la tangenziale. Sassi contro la sede di Leonardo a Firenze.

(Prima Pagina News)
Lunedì 22 Settembre 2025
Roma - 22 set 2025 (Prima Pagina News)

A Roma, il corteo ha raggiunto la tangenziale. Sassi contro la sede di Leonardo a Firenze.

Continuano gli scontri a Milano tra i poliziotti e i manifestanti che hanno preso parte alla protesta per Gaza: dopo che le forze dell'ordine hanno lanciato i lacrimogeni muovendosi dalla Stazione Centrale, i manifestanti hanno reagito lanciando pietre, fermando quattro camionette della polizia. In Via Vittor Pisani, i manifestanti hanno costruito delle barricate con bidoni della spazzatura, biciclette e altro.

La circolazione delle automobili è bloccata da piazza della Repubblica, i commercianti hanno chiuso i loro esercizi abbassando le saracinesche. In precedenza, la polizia ha fatto sgombrare i manifestanti che cercavano di entrare nella stazione centrale al termine del corteo.

Dall'interno della stazione, i poliziotti hanno lanciato lacrimogeni, spingendo i manifestanti in Via Vittor Pisani. Dopo che i cancelli della stazione centrale erano stati chiusi, alcuni manifestanti avevano provato a entrare, lanciando oggetti contro le forze dell'ordine ancora all'interno. Una parte dei manifestanti, inoltre, ha lanciato oggetti e parti di impalcature verso la polizia, che ha tentato di respingerle con cariche di alleggerimento e ha chiuso i cancelli di ingresso della stazione, bloccandoli anche con un estintore, per impedire l'irruzione dei manifestanti.

Dall'altra parte, i manifestanti hanno innalzato barricate con dei cestini e hanno continuato a lanciare oggetti, fra cui bottiglie e taniche. Usando delle impalcature, hanno distrutto la vetrata dell'entrata principale della stazione e usato gli idranti della struttura contro i poliziotti. Sul posto si è sollevato un fumo denso, a causa dei fumogeni, e agli ingressi della metro sono apparse le scritte Acab (acronimo di All Cops Are Bastards).

Le forze dell'ordine hanno respinto i manifestanti dalla Galleria delle Carrozze della stazione Centrale. Ora, gli scontri si sono spostati in piazza Duca d'Aosta, dove i manifestanti, alcune centinaia di persone, stanno lanciando transenne contro lo schieramento di forze dell'ordine urlando "assassini". I manifestanti stanno, comunque, arretrando. Avevano cercato di accedere dalla fermata della metropolitana, ma i poliziotti li hanno fermati usando il manganello. Molti fumogeni sono stati lanciati, e ci sono state anche cariche di alleggerimento.

Prima, il corteo si era avvicinato al Consolato degli Stati Uniti, presidiato dalle forze dell'ordine, gridando "assassini". In seguito, è stata bruciata una bandiera americana. Al corteo, che è partito da Piazzale Cadorna, partecipano migliaia di persone. In testa ci sono i rappresentanti del Cub. Tra gli striscioni, uno riporta la frase 'bloccheremo tutto, stop al genocidio". Ad aderire allo sciopero sono lavoratori del trasporto pubblico, docenti e personale di scuole e atenei.

"Oggi 22 settembre noi studentesse e studenti del liceo classico Manzoni blocchiamo la nostra scuola. E lo facciamo in maniera differente dalle altre volte". E' così che il collettivo degli studenti della scuola milanese ha annunciato l'occupazione che è "uno dei gesti più forti di cui disponiamo".

A Roma, i manifestanti hanno raggiunto la tangenziale passando dallo Scalo di San Lorenzo, al grido di "Ora blocchiamo tutto" e "Free free Palestine". Trentamila persone, in precedenza, si sono radunate in Piazza dei Cinquecento: quando la testa del corteo è arrivata a Piazza Vittorio, la coda era ancora lì. La funzionalità della stazione è stata garantita con varchi controllati. Questa mattina, ci sono stati alcuni treni regionali cancellati e ritardi fino a 80 minuti. La metro, invece, è attiva regolarmente. Su disposizione delle forze dell'ordine, la Stazione Termini è stata chiusa.

Stando a quanto riferisce Roma Servizi per la Mobilità, la situazione è la seguente: Metro A,B,B/1: attive. Termini-Centocelle: attiva. Bus e tram: possibili riduzioni delle corse.

Alcuni studenti di licei romani hanno lanciato uova e altri oggetti contro la porta dell'Ufficio scolastico regionale del Lazio. "Valditara non ci permette di parlare dentro le scuole del genocidio di Gaza e noi ci riprendiamo i nostri spazi", hanno urlato i ragazzi.

A Bologna, i manifestanti hanno occupato la tangenziale e l'Autostrada A14. La polizia sta tentando di farli sgombrare: in precedenza, gli agenti hanno lanciato fumogeni e azionato gli idranti contro i manifestanti, che hanno indietreggiato e si sono sparpagliati sulle carreggiate dell'autostrada che, quindi, è ancora bloccata. In precedenza, mentre la testa del corteo aveva lasciato la tangenziale, un altro pezzo ha invaso questa e la A14, bloccando il traffico.

"In 100.000 ci siamo presi la tangenziale di Bologna", hanno urlato al megafono. Molti manifestanti sono fermi, seduti sulle carreggiate. In precedenza, il corteo era arrivato davanti alla stazione centrale, presidiata da almeno una quindicina di blindati della polizia. Una parte dei manifestanti si è fermata, mentre la testa del corteo ha proseguito il percorso. Dal centro del corteo sono stati lanciati uova e petardi, che hanno oltrepassato i blindati. Alcune uova hanno colpito le forze dell'ordine. Secondo la Questura, ci sono tra le 10 e le 12mila persone, mentre per gli organizzatori i manifestanti sono 50mila.

Dalle prime ore di stamani, gli accessi principali al Rettorato dell'Università sono stati bloccati: davanti agli ingressi delle facoltà di giurisprudenza e matematica, in via Zamboni, gli attivisti dei collettivi Cua e Cambiare Rotta hanno messo delle transenne, mentre gli accessi posteriori risultano ancora aperti. Nel frattempo, il Comune ha esposto, sulla facciata di Palazzo d'Accursio, una bandiera della Palestina, in linea con le iniziative di sostegno in programma.

A Firenze, il corteo pro Gaza è arrivato davanti alla sede di Leonardo a Campi Bisenzio: un gruppo di manifestanti è riuscito ad avvicinarsi alla recinzione e a creare un varco, ma senza proseguire oltre, perché un'altra recinzione blocca l'accesso. Quindi, hanno lanciato petardi, bottiglie vuote e sassi contro la polizia,m schierata all'interno in tenuta antisommossa. Altri manifestanti hanno urlato cori contro la Leonardo.

Questa mattina, a migliaia si sono ritrovati davanti all'uscita autostradale di Calenzano (Firenze) della A1, bloccando per circa un'ora il traffico e l'accesso e l'uscita al casello autostradale, con pesanti ripercussioni sulla circolazione. In testa al corteo c'erano giovani palestinesi. Alla manifestazione partecipano sindacati di base, studenti, docenti, associazioni e movimenti, oltre a semplici cittadini. Sulla "Ruota del tempo" dell'artista israeliano Dani Karavan, posizionata sulla rotonda davanti all'uscita della A1, è stata posizionata una bandiera palestinese.

A Trieste, almeno 3mila persone, secondo gli organizzatori, stanno partecipando alla manifestazione al Varco 4 del porto. L'iniziativa, spiega l'Usb di Trieste in una nota, "nasce dall'appello dei portuali di Genova, che hanno già dimostrato la forza e la dignità di chi rifiuta di essere complice di guerre e massacri. Oggi quell'appello ha trovato risposta in tutta Italia e la mobilitazione si annuncia imponente, con porti, fabbriche, trasporti, scuole e servizi pubblici che si fermeranno".

"Trieste, città di confine e nodo strategico dei traffici internazionali, non può restare indifferente. Fermare il lavoro al porto significa colpire uno snodo fondamentale delle catene economiche che alimentano le guerre e che scaricano i costi sociali sulle comunità. Forse pochi lo sanno, ma il porto di Trieste è da tempo considerato uno dei canali commerciali anche verso Israele - prosegue la nota dell'Usb - con trattative e collegamenti che ne hanno fatto un punto di passaggio per i traffici marittimi con lo Stato responsabile del massacro in Palestina".

A Roma, le manifestazioni pro Gaza sono tutte confluite in Piazza dei Cinquecento, dove alcuni gruppi di manifestanti hanno bloccato l'ingresso alla Stazione Termini via Giolitti, Piazza dei Cinquecento e via Marsala. Gli ingressi sono comunque garantiti, attraverso i varchi controllati. Secondo la Questura, in Piazza ci sono almeno 20mila persone. Le persone hanno urlato cori a favore della popolazione palestinese e accuse contro il governo Meloni di complicità con Israele. In corso gli interventi sul palco centrale, davanti alla statua di San Giovanni Paolo II. Molti i disagi per i turisti, costretti a tornare indietro con le valigie, ma al momento non si registrano incidenti.

"Siamo più di ventimila, ma non è finita qui". Lo hanno annunciato gli organizzatori del corteo di Marghera. I manifestanti sono partiti da piazzale Giovannucci, e hanno raggiunto il termine della strada che porta al casello del Porto commerciale. Davanti a loro sono state schierate grate, cinque camionette della polizia e alcuni agenti in tenuta antisommossa. "Le merci oggi non partono, è giunto il momento di dire stop al genocidio - dichiarano gli organizzatori -. Qui in via dell'Azoto inizia ufficialmente il blocco. La giornata è ancora lunga, non abbiamo fretta".

Al corteo stanno partecipando manifestanti provenienti da tutto il Veneto. Nel serpentone, che ha percorso quasi due chilometri, ci sono studenti medi e universitari, centri sociali e lavoratori aderenti allo sciopero indetto dall'Usb.

Anche a Palermo stanno sfilando migliaia di persone: in testa al corteo c'è uno striscione, con su scritto "Fermare il genocidio a Gaza, difendere la Flotilla, stop economia di guerra, abbassate le armi alzate i salari". Presenti anche due avvocati con la toga. Secondo gli organizzatori, ci sono 20 mila manifestanti. "Free Palestina, Israele terrorista, sciopero generale", urlano le persone in piazza, sventolando le bandiere dei Usb, della Palestina e il Tricolore. Nel capoluogo siciliano, i trasporti urbani sono regolari.

Stamani, il collettivo studentesco Depangher ha contestato il rettore dell'Università di Macerata (Unimc) John McCourt, nel corso dell'intervento iniziale dell'assemblea di dipartimento organizzata dall'ateneo sulla questione della Palestina. Il rettore è stato interrotto a più riprese dal collettivo, che ha contestato "l'atteggiamento che l'università ha mantenuto fino a oggi, con accordi mai recisi con istituzioni israeliane, facoltà chiuse e celere schierata contro gli studenti pro Palestina per la manifestazione dello scorso 21 novembre".

A Potenza, alcune centinaia di persone, inclusi studenti, hanno partecipato a un corteo 'pro Palestina'. Partito nei pressi del rione Santa Maria, dove si sono riuniti gli studenti delle scuole superiori, il corteo è arrivato fino al centro storico del capoluogo.

A Livorno, code lunghissime sono state registrate al varco Valessini, uno degli accessi doganali del porto: decine di manifestanti si sono radunati in presidio rallentando e bloccando i mezzi in entrata e in uscita per lo sciopero per Gaza indetto dall'Usb. "Il presidio di oggi - ha dichiarato Giovanni Ceraolo dell'Usb di Livorno - che deriva dallo sciopero nazionale di tutte le categorie è partito a Livorno alle 6 di mattina sta vedendo l'arrivo continuo di diverse centinaia di persone, e si stanno bloccando i vari varchi doganali del porto. Noi siamo in sciopero per la questione di Gaza, per la Flotilla, ma anche perché qui a Livorno è previsto l'arrivo di una nave americana carica di armi per domani sera, la 'Slnc Severn'. Quindi una nave che è stata utilizzata per il trasporto di materiale bellico per Israele, quindi siamo qui anche per denunciare questo".

"Ci uniamo all'appello di pace che anche ieri il Papa ha lanciato all'Angelus. Ci riconosciamo pienamente nelle sue parole: 'Non c'è futuro basato sulla violenza, sull'esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente, lavora per la pace'. Anche per questo, visto il massacro a Gaza, rappresentanti dell'Adlv saranno presenti stasera alla marcia della rete dei 'Preti contro il genocidio' e alla veglia a Santa Maria in Trastevere". Lo si legge sul sito dell'Associazione dei Dipendenti Laici del Vaticano.

"La situazione a Gaza necessita di una mobilitazione comune - proseguono i dipendenti laici - , affinché siano anche liberati gli ostaggi in mano ad Hamas. Il massacro che sta avvenendo nella Striscia è senza precedenti, e chiediamo che ci sia uno scatto di dignità da parte di tutti i governi, affinché interrompano la fornitura di armi ad Israele e diano piena dignità istituzionale al popolo palestinese. Rigettiamo inoltre ogni rigurgito di antisemitismo, convinti che la maggior parte degli ebrei sia solidale con questo popolo da troppo tempo martoriato".

A Pisa, i manifestanti hanno invaso la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, bloccando il traffico verso il mare. Migliaia di persone hanno avuto accesso alla superstrada dallo svincolo vicino all'aeroporto e occupato completamente la corsia in direzione mare, bloccando il traffico, che invece, in direzione Firenze, scorre normalmente, pur con qualche rallentamento per la curiosità degli automobilisti.

A Napoli, migliaia di studenti sono partiti da Piazza Mancini verso Piazza Municipio. Durante il corteo, alcuni studenti hanno bruciato foto della premier Giorgia Meloni e di Benjamin Natanyahu, in segno di protesta. Nel pomeriggio ci sarà un altro corteo di studenti, movimenti e sindacati, nelle vicinanze dell'ex base Nato di Bagnoli, a poca distanza dalla scuola dove il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, inaugurerà l'anno scolastico.

Intanto, gli effetti dello sciopero si fanno sentire: forti ritardi per i treni in partenza e in arrivo alla Stazione Centrale, dove i manifestanti dei sindacati di base hanno occupato alcuni binari per circa 20 minuti, per poi lasciare la zona. Il traffico ferroviario sta lentamente ripartendo. Attualmente, sono attive le linee 1 e 6 della metropolitana e la funicolare di Mergellina, mentre è sospeso il servizio per le funicolari Centrale e Chiaia. Soltanto corse dirette, invece, per la funicolare di Montesanto e servizio parzialmente ridotto per tram, bus e filobus, stando a quanto riferisce l'Anm.

A Genova, nonostante l'allerta arancione dovuta al maltempo, centinaia di persone hanno bloccato i varchi portuali di via Albertazzi e San Benigno. Manifestano anche studenti e insegnanti con due cortei partiti da via Balbi e piazza Montano che arriveranno a San Benigno per protestare insieme ai sindacati di base e ai cittadini. Più di mille persone hanno partecipato al corteo partito da Via Balbi, partito con in testa uno striscione con su scritto "Blocchiamo tutto, con la Palestina, con la Flotilla e contro il sionismo". Un altro corteo, di antagonisti e antifascisti, è partito, invece, dal quartiere di Oregina ed è diretto verso San Benigno. Oggi pomeriggio, poi, ci sarà un altro corteo, diretto verso il centro del capoluogo ligure.

A Bari, almeno 10mila persone hanno manifestato partendo dal Molo di San Nicola. Sotto lo slogan "Blocchiamo tutto, scendiamo in piazza per la Palestina contro il genocidio", i manifestanti sono passati simbolicamente davanti alla sede del consolato israeliano e hanno proseguito fino all'Estramulare Capruzzi. . "Siamo stati i primi a proclamare lo sciopero generale - ha spiegato Francesco Laterza, di Usb Puglia -. È la prima volta da anni che accade per motivi strettamente politici". Alla mobilitazione si uniscono anche Cobas, Sbg e Cub. "Manifestiamo per fermare il genocidio del popolo palestinese - prosegue - e in sostegno alla nave Flotilla sulla quale si trova anche un nostro delegato sindacale" "Ma - ha evidenziato - ci sono anche ragioni lavorative, perché siamo contrari all'economia di guerra sostenuta dal governo, sarebbe necessario pensare a serie politiche del lavoro, alla sicurezza e ai salari". In Puglia ci sono state manifestazioni anche a Taranto (presidio in piazza della Vittoria) e a Lecce (presidio in piazza Sant'Oronzo).

Circa 10mila persone stanno manifestando per Gaza a Torino. Partendo dalla stazione Porta Nuova, il cui ingresso principale è stato bloccato dagli uomini delle forze dell'Ordine, il corteo principale sta attraversando via Madama Cristina. Da questo si sono staccati i manifestanti di 'Torino per Gaza' (centri sociali) che hanno occupato i binari nelle vicinanze della Stazione di Porta Nuova.

Sempre a Torino sta protestando anche il movimento Ultima Generazione: diverse persone si sono sedute per terra sulle strisce pedonali nel centro della carreggiata di corso Vittorio Emanuele II, all'angolo con corso Re Umberto, bloccando il traffico, e un'attivista si è incatenata ad un semaforo.

"Grande successo per lo sciopero chiamato da USB per fermare il genocidio in Palestina: sono milioni i lavoratori e le lavoratrici che stanno scioperando in tutto il paese, dai porti come Genova e Livorno, alle scuole che hanno chiuso fino al 70% in alcune città, passando per i magazzini della logistica, le fabbriche e le amministrazioni pubbliche. A decine di migliaia sono scesi in piazza, con 100 mila solo a Piazza dei Cinquecento a Roma, con le manifestazioni ancora in corso e che andranno avanti per tutta la giornata. Questo sciopero è un avviso di sfratto al governo Meloni, che si sta dimostrando complice con lo stato sionista e che continua ad aumentare le spese militari a scapito dei salari e dei servizi! È una giornata di lotta senza precedenti: per rompere l'assedio a Gaza, a fianco della Global Sumud Flotilla e con la Palestina nel cuore", fa sapere l'Usb.


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