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Ricorso annunciato da Giustizia per Taranto e PeaceLink.
Ricorso annunciato da Giustizia per Taranto e PeaceLink.
Oggi le associazioni Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente, sotto la Prefettura di Taranto, il proprio ricorso al TAR contro la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che consente l’uso del carbone a Taranto per altri dodici anni. Una decisione destinata a riaccendere il dibattito sulla sostenibilità dello stabilimento siderurgico e sul futuro ambientale della città.
La mobilitazione cittadina è stata immediata: sono stati già raccolti oltre cinquemila euro per coprire le spese legali dell’azione giudiziaria, a dimostrazione di un diffuso sostegno popolare alla lotta contro l’ulteriore proroga delle lavorazioni a carbone.
Al ricorso si sono unite altre tre associazioni: ISDE Taranto, Genitori Tarantini e Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.
Iniziativa in Prefettura
Questa mattina, alle 11:30, proprio mentre a Roma si svolgeva l’incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente di PeaceLink Alessandro Marescottisi è recato in Prefettura a Taranto per consegnare al Prefetto una lettera contenente proposte operative per il futuro dello stabilimento.
Nel documento vengono delineate alternative concrete alla produzione a carbone, tra cui:
Secondo Marescotti, queste misure potrebbero garantire occupazione, salute pubblica e una reale transizione ecologica, rompendo con la logica della proroga indefinita dell’attività a carbone.
Il ricorso e la consegna della lettera segnano un passaggio simbolico: mentre a livello istituzionale si discute di piani industriali, parte della società civile chiede con forza un cambio di rotta radicale, capace di coniugare lavoro e tutela ambientale.