E' stata riattivata, a Kiev, una parte della rete idrica danneggiata stamani da un nuovo attacco dell'Esercito russo. E' quanto ha fatto sapere il Sindaco della Capitale, Vitaly Klitschko. Gli uomini del personale tecnico, ha detto, "stanno lavorando per stabilizzare il funzionamento delle stazioni idriche il prima possibile. Stamattina, a causa dei danni a un impianto energetico vicino a Kiev, l'80% dei consumatori della capitale era senza approvvigionamento idrico e 350.000 appartamenti senza elettricità. Adesso, il 40% dei consumatori è ancora senz'acqua" e sono "270.000 gli appartamenti senza elettricità".
I russi sono tornati ad attaccare 10 regioni ucraine, anche attraverso l'uso di droni. Lo ha fatto sapere il primo ministro, Denys Shmyhal, evidenziando che in "centinaia di insediamenti" di sette Oblast sono state riscontrate interruzioni all'elettricità. "Missili e droni hanno colpito dieci regioni, dove sono stati danneggiati 18 siti, la maggior parte dei quali legati all'energia", scrive il premier ucraino su Telegram. "Centinaia di insediamenti in sette regioni dell'Ucraina sono rimasti senza elettricità", prosegue.
In seguito ai nuovi raid russi, l'80% della popolazione di Kiev è rimasta senz'acqua, ed è stata tolta l'elettricità a 350.000 abitazioni. A riferirlo è il Sindaco, Vitaly Klitschko. "A causa dei danni subiti ad una centrale elettrica vicino a Kiev, l'80% dei consumatori della capitale è rimasto senza acqua" e "350.000 famiglie di Kiev sono rimaste senza elettricità", scrive Klitschko in un post su Telegram.
L'esercito russo ha lanciato un "attacco massiccio" alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Lo ha reso noto la Presidenza ucraina. "I terroristi russi hanno nuovamente lanciato un attacco massiccio contro gli impianti elettrici in diverse regioni ucraine", ha riferito Kyrylo Tymoshenko, vice capo della Presidenza di Kiev. L'esercito ucraino ha fatto sapere che "più di 50 missili da crociera" sono stati lanciati dalle truppe di Mosca.
Questa mattina, inoltre, un missile distrutto dall'esercito ucraino è precipitato nel territorio della Moldavia. Lo ha reso noto il Ministero dell'Interno moldavo, ripreso da Ria Novosti, precisando che il missile è caduto nei pressi del villaggio di Naslavcha, nel Nord, quasi al confine con l'Ucraina. La caduta, aggiunge il Ministero, ha provocato danni, ma non ci sarebbero vittime.
Spesso, i riservisti schierati da Mosca in Ucraina ricevono come equipaggiamento fucili in "condizioni a malapena utilizzabili". Così l'intelligence inglese nel bollettino di oggi sul conflitto. "In molti casi questi riserviti sono male equipaggiati", evidenzia il rapporto, per poi ricordare che soltanto un mese fa gli ufficiali di Mosca avevano manifestato preoccupazione, poichè alcuni riservisti stavano arrivando in Ucraina senza portare armi. Solitamente, continua il rapporto, ai riservisti vengono consegnati fucili Akm, usati per la prima volta nel 1959, e "molti di essi sono probabilmente in condizioni a malapena utilizzabili".
Per l'Akm si utilizzano munizioni da 7,62 mm, mentre le unità regolari combattono usando fucili Ak-74M o Ak-12 da 5,45 mm, per cui il fatto che i riservisti vengano integrati con i veterani e i soldati a contratto indica che saranno necessarie due tipologie di munizioni per armi leggere, e questo, conclude il rapporto, potrebbe rendere la logistica più difficile per i russi.
Intanto, desta preoccupazione la decisione di Mosca di sospendere l'accordo sul grano. "Sospendere questa iniziativa non sarà un vantaggio per la Russia, per l'Ucraina e per nessun altro. Stiamo mantenendo i contatti con i ministri della Difesa di Russia e Ucraina. Parleremo e cercheremo di assicurare che l'iniziativa continui". Così il Ministro della Difesa turco Hulusi Akar, ripreso da Anadolu, commenta lo stop all'accordo. "La sospensione di questa iniziativa colpisce tutta l'umanità, ricordiamo alle parti di rivedere le loro decisioni. In quanto Turchia abbiamo fatto tutto quello che potevamo riguardo al cessate il fuoco e per l'iniziativa sul grano", aggiunge Akar, per poi annunciare che oggi avrà un colloquio telefonico con il suo omologo russo, Serghei Shoigu oggi. "La Turchia è pronta a fare tutto quello che deve fare per porre fine al conflitto il prima possibile", continua.
"La Russia torni all'accordo" inerente l'esportazione di grano ucraino "per permettere che ci siano dei corridoi attraverso i quali mandare alimenti al mondo". E' quanto ha chiesto la Commissione Europea, nel corso del briefing quotidiano. "I corridoi" per esportare grano e altre materie prime "sono molto importanti da maggio a ottobre, oltre 14 milioni di tonnellate di grano sono stati esportati con i corridoi di solidarietà dall'Ucraina", ha evidenziato il portavoce della Commissione Europea, Stefan de Keersmaecker.
La Norvegia eleverà il suo stato d'allerta militare. E' quanto ha fatto sapere il premier, Jonas Gahr Støre nel corso di una conferenza stampa, precisando che fino ad oggi non ci sono state minacce dirette da parte della Russia, con cui divide un confine lungo il versante artico. "Da domani la difesa aumenterà il suo livello di allerta in Norvegia", ha detto, per poi aggiungere che "oggi non abbiamo motivo di credere che la Russia voglia trascinare la Norvegia o qualsiasi altro Paese direttamente in guerra, ma la guerra in Ucraina rende necessario che tutti i Paesi della Nato stiano più in guardia".
"Condanniamo con la massima fermezza gli attacchi missilistici della Russia contro Kiev e le infrastrutture critiche in altre regioni. La strategia di Mosca di seminare paura non funzionerà. Continueremo a stare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario". Così, su Twitter, il Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel.
Stamani, l'esercito russo ha compiuto un nuovo attacco contro un'"infrastruttura critica" a Zaporizhzhia. Così il Sindaco ad interim, Anatolii Kurtiev, in un post su Telegram ripreso da Ukrinform, precisando che ci sono state interruzioni dell'elettricità. Non è noto se ci siano morti o feriti, e non ci sono informazioni circa i danni dovuti all'attacco.
Intanto, 12 navi cariche di grano hanno lasciato i porti dell'Ucraina, a discapito della sospensione unilaterale da parte della Russia dell'accordo raggiunto attraverso la mediazione dell'Onu e della Turchia. A riferirlo, su Twitter, è il Ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov. "Oggi - scrive - 12 navi hanno lasciato i porti ucraini. Le delegazioni dell'Onu e della Turchia hanno messo a disposizione dieci squadre di ispezione per controllare 40 navi al fine di soddisfare l'iniziativa sul grano del Mar Nero. Il piano di ispezione è stato accettato dalla delegazione ucraina. La delegazione russa è stata informata".
Il Presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha reso noto che Ankara "si impegna a continuare gli sforzi" per giungere a un'intesa sul grano.
Il governo di Kiev ha deciso di razionare l'energia elettrica, in seguito agli attacchi russi contro le infrastrutture fondamentali della nazione. Lo ha reso noto il vice capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko, in un post su Telegram ripreso da Ukrinform. "Importante! A causa di massicci bombardamenti della infrastrutture critiche, vengono introdotte interruzioni d'emergenza della corrente elettrica", scrive, evidenziando che i sistemi aerei di difesa hanno distrutto alcuni missili, mentre altri hanno centrato il loro obiettivo.
Ieri, l'esercito di Kiev ha respinto attacchi russi nelle vicinanze di 11 villaggi. E' quanto fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa ucraina, in un post su Facebook ripreso da Ukrinform. L'esercito ucraino ha respinto attacchi vicino ai villaggi di Zelene, nell'Oblast di Kharkiv; Bilohorivka, Mykolaivka e Novoselivske, nell'Oblast di Lugansk; Avdiivka, Bakhmutske, Vesele, Vodiane, Maiorsk, Marinka e Novobakhmutivka, nell'Oblast di Donetsk. Le truppe di Mosca, prosegue il post, stanno tentando di mantenere l'occupazione temporanea delle zone, e si stanno sforzando di contenere l'azione ucraina. Nel contempo, proseguono gli sforzi per portare avanti azioni offensive verso Bakhmut e Avdiivka.
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