Ucraina, oltre 2 milioni di bambini sfollati. Unicef e Fondazione Bellisario a Leopoli

I bambini rappresentano la metà di tutti i rifugiati della guerra in Ucraina, secondo l’UNICEF e l’UNHCR. Oltre 1,1 milioni di bambini sono arrivati in Polonia, centinaia di migliaia stanno arrivando in Romania, Moldavia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. A Leopoli arrivano gli aiuti della Fondazione Bellisario.

di Pino Nano
Sabato 02 Aprile 2022
Roma - 02 apr 2022 (Prima Pagina News)

I bambini rappresentano la metà di tutti i rifugiati della guerra in Ucraina, secondo l’UNICEF e l’UNHCR. Oltre 1,1 milioni di bambini sono arrivati in Polonia, centinaia di migliaia stanno arrivando in Romania, Moldavia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. A Leopoli arrivano gli aiuti della Fondazione Bellisario.

 “La situazione in Ucraina sta precipitando", dichiara il Direttore generale dell'UNICEF Catherine Russell. "Mentre il numero di bambini che fuggono dalle loro case continua a crescere, dobbiamo ricordare che ognuno di loro ha bisogno di protezione, istruzione, sicurezza e sostegno".L’opera dell’Unicef sotto questo profilo è davvero straordinaria. L’UNICEF continua a ricordare ogni giorno i rischi aggravati di tratta e sfruttamento. Per cercare di ridurre i rischi che i bambini e i giovani affrontano, l’UNICEF, l’UNHCR, i governi e i partner della società civile stanno realizzando i “Blue Dots” nei paesi che ospitano rifugiati, compresi Moldavia, Romania e Slovacchia. I “Blue Dots” sono spazi sicuri one-stop per fornire informazioni alle famiglie in viaggio, aiutare a identificare i bambini non accompagnati e separati e garantire la loro protezione dallo sfruttamento e servire come un hub per l'accesso ai servizi essenziali. Mai come in queste settimane, l’UNICEF sta lavorando con urgenza con i governi nazionali e altre autorità nella regione per predisporre ulteriori misure per tenere al sicuro i bambini, anche rafforzando i processi di monitoraggio per la protezione dei bambini ai valichi di frontiera. Il Direttore generale dell'UNICEF Catherine Russell, stima che oltre 2 milioni e mezzo di bambini siano sfollati interni in Ucraina, un dato quasi raccapricciante e unico nella storia moderna. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha invece documentato che oltre 100 bambini sono stati uccisi durante il conflitto e altri 134 sono stati feriti. Ma il numero reale è probabilmente molto più alto.

Il quadro generale descritto dal direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell è per certi versi devastante, soprattutto quando si parla dei “bambini e delle loro famiglie bloccati o impossibilitati a lasciare le zone accerchiate a causa dell'aumento dei rischi per la sicurezza e della mancanza di vie d'uscita sicure. Segnalazioni di gravi mancanze di cibo, acqua, riscaldamento e altri servizi di base continuano ad aumentare, sottolineando l’importanza di un accesso umanitario sicuro e senza limiti a tutte le aree del paese”.

E se è vero che alcuni bambini che sono fuggiti dall'Ucraina sono ancora in grado di accedere al loro programma scolastico ucraino online, “Per altri- sottolinea il report ufficiale dell’UNICEF-, devono essere intraprese azioni collettive, anche da parte dei paesi che ospitano i rifugiati, per assicurarsi che la loro istruzione continui. Oltre all'opportunità di continuare a imparare, l'accesso all'istruzione dà anche ai bambini una certa stabilità, protezione e un senso di appartenenza in un periodo di incertezza. Ma è per questo che l'UNICEF continua ad aumentare la sua risposta in Ucraina e nei paesi che ospitano i rifugiati”.

Questa settimana, l'UNICEF ha iniziato un programma di trasferimento di denaro umanitario per sostenere 52.000 delle famiglie più vulnerabili in Ucraina, e al 28 marzo 2022, l'UNICEF aveva inviato 114 camion che hanno trasportato 1.275 tonnellate di forniture di emergenza per sostenere i bambini e le famiglie in Ucraina e nei paesi confinanti. 63 nuovi camion di forniture sono arrivati in Ucraina, e risponderanno ai bisogni di oltre 8 milioni di persone, compresi 2 milioni di bambini. Le forniture -precisa l’UNICEF- includono medicine e attrezzature mediche, vestiti invernali per i bambini, e kit igienici, scolastici, per lo sviluppo della prima infanzia e per il tempo libero.

Ma non solo UNICEF. In questa corsa “contro il tempo” e in difesa dei bambini sono scese in queste ore anche le donne della Fondazione Marisa Bellisario, che a Leopoli hanno portato enormi quantità di viveri , medicinali, abbigliamento di prima necessità e giocattoli destinati ai bambini dell’Ucraina, una catena di solidarietà senza precedenti anche questa, che ha visto in prima fila la “pasionaria” Lella Golfo, presidente della Fondazione e che all’età di 81 anni si è messa alla guida di un convoglio umanitario pari ai tanti già organizzati da UNICEF e Croce Rossa Internazionale. A Leopoli i TIR di Lella Golfo hanno trasportato il frutto di una campagna umanitaria che ha visto in prima fila le regioni italiane del Sud, Calabria e Sicilia in testa, seguite da tutte le altre realtà mobilitate dalla Fondazione da lei guidata. La foto in alto racconta appunto un momento di questa straordinaria mobilitazione in difesa dell’infanzia negata della guerra. Tra qualche giorno il prossimo report.


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