Questo sito contribuisce alla audience di globalist-logo
Usa, incendio Hawaii: il nuovo bilancio è di 96 morti
Si tratta del peggior incendio mai registrato negli Stati Uniti fin da quello del 1918, verificatosi nel Minnesota e nel Wisconsin, in cui persero la vita 453 persone.
(Prima Pagina News)
Lunedì 14 Agosto 2023
Roma - 14 ago 2023 (Prima Pagina News)
Si tratta del peggior incendio mai registrato negli Stati Uniti fin da quello del 1918, verificatosi nel Minnesota e nel Wisconsin, in cui persero la vita 453 persone.
Aumenta ancora il bilancio dell'incendio che ha devastato l'isola di Maui, nell'arcipelago delle Hawaii. Secondo l'aggiornamento diffuso dall'omonima contea, citato da Nbc News, i decessi finora accertati sono 96.

Così, quello delle Hawaii è il peggior incendio mai registrato negli Stati Uniti fin da quello del 1918, verificatosi nel Minnesota e nel Wisconsin, in cui persero la vita 453 persone.

Le vittime dell'incendio di Maui sono superiori rispetto a quelle del Camp Fire del 2018, che in California aveva ucciso 86 persone.

Secondo le autorità hawaiiane, il bilancio dei decessi sarà destinato a salire ancora: circa un migliaio di persone, infatti, risultano essere disperse, ed è stato setacciato soltanto il 3% delle zone colpite dalle fiamme, anche con i cani molecolari.

Per cui, il capo della Polizia Locale, John Pelletier, ha chiesto che la popolazione si sottoponga al test del Dna, così da velocizzare le difficoltose operazioni di identificazione: al momento, infatti, è stato possibile eseguirne soltanto due, per via della potenza degli incendi, particolarmente devastanti. "I resti che stiamo trovando provengono da un incendio che ha fuso il metallo", ha precisato. "Quando li raccogliamo... cadono a pezzi".

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha promesso che saranno elargiti aiuti: "Stiamo esaminando" l'ipotesi, ha detto ieri, replicando ai giornalisti mentre si trovava in giro con la sua bici nel Delaware, dove stava passando il finesettimana.

Sempre ieri, anche Papa Francesco ha ricordato la tragedia hawaiiana: "Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime degli incendi che hanno devastato l'isola di Maui nelle Hawaii", ha detto nel corso dell'Angelus.

All'Aeroporto Internazionale di Maui, il Ministero degli Esteri ha istituito un desk di assistenza, dove il consolato generale italiano di San Francisco aiuterà i connazionali presenti, che sono circa 60.

Molte sono anche le iniziative di solidarietà che coinvolgono vip: l'ultima è Oprah Winfrey, che è arrivata a Maui per distribuire pacchi in un rifugio dove sono accolti gli sfollati.

Oltre alle vittime, crescono anche il dolore e la rabbia, nonché le polemiche legate alla mancata prevenzione e alla pessima gestione dell'emergenza, per cui è iniziata un'inchiesta ufficiale.

Nello specifico, si indaga sul perché non sia stato attivato il sistema d'allarme, il più grande del mondo, che consta di 400 sirene, 80 delle quali a Maui, che non sono entrate in funzione mentre il fuoco stava dialgando. Neanche l'allerta via sms è stata attivata, perché il fuoco ha fatto crollare la copertura telefonica, per cui molte persone sono venute a conoscenza dei roghi dalla gente che stava scappando o dall'apparizione delle fiamme vicino casa.

Fino ad un anno fa si riteneva che il rischio di incendi alimentati da siccità e uragani fosse "basso". Il governatore delle Hawaii, Josh Greene, ha difeso la reazione all'emergenza, precisando che si è trattato di una situazione complicata dalla presenza di più roghi e di venti forti. "Dopo aver visto quella tempesta, dubitiamo che si sarebbe potuto fare molto con un fuoco impetuoso e veloce come quello", ha dichiarato.

Da Lahaina, la città più popolosa delle Hawaii, con più di 12mila abitanti, nonché la più colpita dai roghi, arrivano immagini che raccontano una tragedia inaudita: circa 3000 edifici andati distrutti, danni al 'banyan tree' (l'albero più grande degli Stati Uniti e tra i più grandi al mondo, della misura di 20 metri d'altezza, 400 di circonferenza, e con 16 tronchi), rovine e cenere.

Si stimano danni per circa 5,5 miliardi di dollari, ma quelli all'ecosistema sono ancora incalcolabili. Nel 2022, i disastri causati dal meteo estremo, favorito dal cambiamento climatico, sono stati 18 negli Stati Uniti, e hanno ucciso almeno 474 persone, oltre a causare danni economici per un ammontare pari a 165 miliardi di dollari.

Al conteggio per quest'anno, non sono stati ancora aggiunti i danni degli uragani che, stando agli esperti, saranno superiori alla norma a causa del riscaldamento globale. Per questo, in molti hanno avanzato al Presidente Biden la richiesta di dichiarare l'"emergenza climatica nazionale".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Hawaii
incendi
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU