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L'assessore regionale al Lavoro: "Le parti sindacali non sottoscriveranno l’accordo e l’azienda richiederà l’ammortizzatore sociale per un ulteriore anno, a partire da novembre, ma non ne integrerà l’importo fino al raggiungimento del salario pieno".
L'assessore regionale al Lavoro: "Le parti sindacali non sottoscriveranno l’accordo e l’azienda richiederà l’ammortizzatore sociale per un ulteriore anno, a partire da novembre, ma non ne integrerà l’importo fino al raggiungimento del salario pieno".
Come programmato, si è riunito oggi il tavolo regionale di monitoraggio relativo alla reindustrializzazione realizzata da Innovatek nello stabilimento produttivo ex Safilo di Longarone (BL). All’incontro, convocato dall’Assessore regionale al lavoro Valeria Mantovan e coordinato da Giuliano Bascetta dell’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, hanno partecipato la Direzione lavoro regionale, l’azienda con i suoi consulenti, le Organizzazioni Sindacali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL e i rappresentanti dei lavoratori.
“L’incontro di oggi non ha visto la convergenza delle Parti in merito alla Cassa Integrazione guadagni - afferma l’assessore regionale al lavoro Valeria Mantovan - le parti sindacali non sottoscriveranno l’accordo e l’azienda richiederà l’ammortizzatore sociale per un ulteriore anno, a partire da novembre, ma non ne integrerà l’importo fino al raggiungimento del salario pieno come fatto sinora in virtù di un onere definito con Safilo. Il colosso dell’occhialeria due anni fa aveva ceduto ad Innovatek lo stabilimento con i suoi lavoratori trasferendole l’impegno a garantirne la remunerazione al 100% per 24 mesi. Due anni fa Innovatek aveva anche definito con la Regione un patto, non scritto, che era quello di non procedere, in nessun caso, a licenziamenti unilaterali al termine dei due anni dall’acquisizione. Un onere morale che oggi viene rispettato, anche a fronte di condizioni di mercato più difficili che hanno portato l’azienda a modificare più volte il Piano industriale e a diversificare i prodotti oltre l’occhialeria.
Oggi la preoccupazione comune è quella di riportare tutti i lavoratori in piena attività, azzerando l’uso degli ammortizzatori sociali e per far questo l’azienda dovrà continuare ad investire. D’altro canto però, in questo periodo intermedio, è essenziale che tutti i lavoratori siano coinvolti nei processi formativi e produttivi e si operi un’ampia rotazione tra chi è in cassa e chi lavora, per il duplice scopo di salvaguardare le competenze e migliorare il reddito rispetto all’importo garantito dalla CIG. Oggi i lavoratori mediamente in azienda sono 40, con una previsione di incremento netto a 90 già da novembre. Sull’ organico complessivo di 154 lavoratori sono definite, per fine ottobre, con accordo tra le Parti, 19 fuoriuscite su base volontaria e incentivata. Nelle prossime settimane potranno essere valutate dalle Parti ulteriori posizioni”.
“Registro positivamente – continua l’assessore - che il dialogo prosegua su altri argomenti, come gli elementi migliorativi della remunerazione, in particolare sul welfare aziendale, auspicando che grazie a questi elementi le remunerazioni di tutti i lavoratori possano essere tutelate e migliorate al di là di quanto dovuto per legge. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri tra le Parti proprio in riferimento a queste tematiche”.
“Confermo – conclude Mantovan - l’impegno della Regione a supportare il prosieguo del confronto tra le Parti con le nostre strutture tecniche e ribadisco che renderemo disponibili le politiche attive regionali a corredo dell’ammortizzatore sociale che sarà avviato”.