A Roma la terza edizione di "Sciapitò - Il Circo del Teatro"
Sotto un tendone da circo, dal 12 al 21 aprile, saranno presentati una serie di spettacoli di altissima qualità a Km 0.
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Lunedì 08 Aprile 2024
Roma - 08 apr 2024 (Prima Pagina News)
Sotto un tendone da circo, dal 12 al 21 aprile, saranno presentati una serie di spettacoli di altissima qualità a Km 0.
La terza edizione di Sciapitò presenta, dal 12 al 21 aprile, sotto un tendone da circo, una serie di spettacoli di altissima qualità a Km0. Sciapitò, promosso dal Consorzio Altre Produzioni Indipendenti, con il sostegno del Comune di Roma e Zètema Progetto Cultura è arrivato alla terza edizione.

Il progetto di Sciapitò - il Circo del Teatro lavora alla riqualificazione e valorizzazione di un luogo di aggregazione estremamente affascinante come Villa Bonelli, una villa storica alla periferia di Roma, promuovendo la centralità del ruolo del cittadino e dello spettatore.

Sciapitò, con la sua struttura costituita da un tendone da circo, colma una lacuna, portando nel quartiere, che non ha nel proprio vastissimo municipio un teatro, una serie di spettacoli a Km 0, in un’ottica di sostenibilità ambientale nel rispetto dell’Agenda 2030 con una grande attenzione alle nuove tecnologie, in prospettiva dello sviluppo sostenibile del Paese.

Il consumo energetico massimo di circa 5 kw/h, dovuto all’uso di materiale digitale e illuminazione led di alta qualità, ha fatto sì, infatti, che l’ambiente sia prossimo alla resa estetica di un teatro, ma con un consumo energetico molto ridotto.

“La programmazione di questa edizione, come per quelle passate, è incentrata nel portare artisti di qualità e un tipo di drammaturgia contemporanea che sia comunque vicina ad un pubblico che non frequenta assiduamente la sala teatrale. Dopo le due edizioni precedenti, in cui sono stati presenti nomi di chiara fama e titoli importanti che hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni di produzione teatrale italiana, abbiamo scelto quest’anno alcuni spettacoli più recenti o più ricercati del panorama del teatro contemporaneo”, afferma il direttore artistico Dario Aggioli.

Ad inaugurare questa edizione sarà, venerdì 12 aprile, ore 20,30, la Compagnia circense Petit Cabaret 1924 con Le Petit Cabaret 1924, spettacolo circo contemporaneo ispirato al teatro di varietà e alle atmosfere della Parigi degli anni ’'20, realizzato con il sostegno del FNSV - Ministero della Cultura. Il regista, Romeo Matteo Zanaboni Dina, dirige artisti di provenienza internazionale in un ricco programma di intrattenimento al ritmo di musiche jazz, charleston e swing.

Sabato 13 aprile Arianna Cremona e Claudio Righini, saranno diretti da Marcello Cotugno in Blush. Tre donne e due uomini divorati dalla vergogna, ciascuno di loro vuole vendetta in cinque storie sul revenge porn. Il testo, scritto da Charlie Josephine, è stato tradotto da Marta Finocchiaro e messo in scena da La Contrada per Trend 2023 di Rodolfo Di Giammarco. Due attori di talento per un tema attualissimo in uno spettacolo che mette in mostra le leggi non scritte riguardo la responsabilità di genere e induce a riflettere su come la vergogna che proviamo quando non ci sentiamo all’altezza possa diventare violenza.

Scritto da Emiliano Valente, che lo dirige e interpreta, ed Emanuele Di Giacomo Stacce deppiù, in scena domenica 14, è uno spettacolo nato alcuni anni fa in occasione delle elezioni ed ha tuttora un seguito di 20.000 follower su X. “Se urlare non ti ha aiutato, incatenarti nemmeno, denunciare ancora meno, non hai altra speranza: Stacce”. È lo slogan di una finta campagna elettorale di un candidato che ha come grande idea politica quella di arrendersi.

Storia d'incroci e d’anarchia, scritto e interpretato da Veronica Milaneschi, sarà in scena lunedì 15, dopo aver vinto il Bando Ingiusto lo scorso anno. Nella Roma dei giorni nostri una donna nata a Villa Bonelli si arrabbia, contro se stessa, contro la sua famiglia e la società. Si sente un’erinni chiamata dalle divinità per punire gli uomini per le loro nefandezze ma, invece di usare il carro di Apollo, si muove con “Cesare Augusto” il suo motorino.

Martedì 16 aprile Alessandra Chieli / Teatro Macondo interpreterà Il canto sulla polvere - Invocazione a Ingeborg Bachmann, spettacolo finalista al finalista premio tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2023. Un’invocazione, una trama di storie, poesie e immagini, in cui la parola come in un radiodramma diventa musica, dove l’amore e il dolore si aprono ad altri mondi. La voce di Bachmann attraversa storie e personaggi, ci racconta l’amore e le vite sempre vicine al limite.

Saranno i Tony Clifton Circus - Nicola Danesi De Luca, Iacopo Fulgi, Enzo Palazzoni e Werner Waas – i protagonisti martedì 17, con Xsmar forever, coproduzione internazionale che porta in scena la morte di Babbo Natale, eutanasia di un mito sovrappeso. Babbo Natale è un santo, è un vecchio, è come Dio. Lui è un supereroe, il simbolo assoluto del consumismo smoderato, ma è anche un sogno infantile deprimente, sfruttato volgarmente.

Come il mondo di oggi. Antonio e Cleopatra nella versione della compagnia Scena Nuda Questioni di famiglia, in programma giovedì 18, conducono per mano lo spettatore, protagonisti e narratori dell’omonima opera di Shakesperare, uno dei drammi storici dell’autore inglese che più rispecchia l’incertezza e l’assurdità. Teresa Timpano con il marito Filippo Gessi interpretano Antonio e Cleopatra, in uno spettacolo che mescola testo shakespeariano e autobiografia familiare, rendendo ogni replica, sera dopo sera, un unicum.

Ha debuttato la scorsa estate a Kilowatt Festival con grande successo di critica e di pubblico Di ridere di piangere di paura, scritto, diretto e interpretato da Gioia Salvatori feat. Simone Alessandrini, in scena venerdì 19. Lagnazioni, scrosci dei sentimenti e tutta la scalata dei nostri disagi primi e ultimi, sospiri e altri grossi inconvenienti dello stare al mondo. E poi, anche un po' ridere. In scena attrice e musicista, perchè anche in due si fa un po' il mondo.

Dario Aggioli dirige e interpreta, sabato 20, Le voci di Fuori. Un ventriloquo, rimasto solo con i pupazzi e gli oggetti della sua vita, pensa al suo passato. Un attore lo interpreta ed è solo a provare, a gestire i 7 pupazzi e, con i piedi, le luci e le voci. Un one man show in stile grand guignol che racconta la solitudine dell’artista e gli orrori della vita.

Concluderà la programmazione, domenica 21, Aldo morto, scritto, diretto e interpretato da Daniele Timpano. Un attore nato negli anni ’70, che di quegli anni non ha ricordo, partendo dalla vicenda del sequestro di Aldo Moro, trauma che ha segnato la storia della Repubblica italiana, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. Lo spettacolo ha vinto il premio Rete Critica ed è stato candidato al Premio Ubu come “Migliore novità italiana”.

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